IN PORTO E IN RADA DI SANREMO
(A CURA DI DINO TAULAIGO)
Anno 1887-1888
Il primo dicembre del 1887 giunsero in rada a Sanremo tre corazzate tedesche per rendere omaggio al KronPrinz (Principe Ereditario) di Germania Federico Guglielmo ospite a Villa Zirio.
Il 25 gennaio del 1888, fu presente in rada, anche l'Avviso Agostino Barbarigo della Regia Marina, per omaggiare il futuro Imperatore di Germania, come riporta il giornale dell'epoca "L'Armonia", in rappresentanza del Re.
Infatti in tale data si festeggiava il 30° Anniversario del matrimonio del Kronprinz con la principessa Vittoria e la nave oltre ad essere illuminata "in modo affascinante" con la luce elettrica di bordo, la proiettava sulle ville e le colline di Sanremo, producendo "un magico effetto".
Ma probabilmente la permanenza dell' Avviso Barbarigo in rada a Sanremo durò più a lungo, in quanto il 18 gennaio 1888 fu visitato dal Principe Enrico di Prussia, il 21 Gennaio dalla Principessa Vittoria (consorte di Federico Guglielmo) e avrebbe dovuto trasportare anche lo stesso KronPrinz ad Alassio in gita di piacere ma ciò non avvenne per subentrati impegni del Principe stesso.
Poi il 3 Marzo trasportò alla Mortola i Principi Federico Guglielmo, Eugenio e Luigi IV d'Assia e la Principessa Irene di Meiningen.
E infine il 31 maggio portò a Savona il Comandante della Squadra Navale del Mediterraneo della Regia Marina Viceammiraglio Bertelli nonché numerosi altri ufficiali.
L'avviso Barbarigo era comandato dal Comandante Alberto Persico che ritroveremo nel 1899 come abitante della Villa denominata Castello di MENELIK che si era fatto costruire in località Pietralunga.
(fonti: testi "Profumo di Salsedine " di Marco Macchi; immagini Collez. Dino Taulaigo [salvo diverso marchio] ).
Anno 1893
Nel 1893 una squadra navale della Regia Marina venne in visita, in rada e in porto a Sanremo. Era formata dalle Corazzate Lepanto, Enrico Dandolo e dall' Affondatore, da tre Incrociatori e da alcuni Cacciatorpediniere.
Nella cartolina la Corazzata Lepanto che, varata nel 1883, fu il modello precursore, insieme all'unità gemella Italia, delle navi da battaglia e per diversi anni furono le piu' grandi e veloci navi da guerra del mondo.
Pur diventando obsolete, con l'avvento del cannone a tiro rapido, rimasero comunque tra le migliori navi della Regia Marina dell'epoca.
La Corazzata della Regia Marina Enrico Dandolo partecipò alla Guerra Italo/Turca (1911/12) e alla Prima Guerra Mondiale.
Varata nel 1878 era considerata, insieme alla gemella Caio Duilio (foto a destra), l'Unità Navale più potente dell'Epoca e insieme potevano contrastare l'intera Squadra Navale Francese del Mediterraneo.
Entrambe montavano infatti i più grandi cannoni che si potessero all'epoca costruire.
L'Ariete Corazzato a Torri di 1° Ordine Affondatore era stato varato in un cantiere Londinese nel 1865, aveva partecipato alla Battaglia di LISSA cercando di speronare (aveva uno sperone di metri 2,50 !!!) la nave avversaria Kaiser senza riuscirci.
Per i suoi tempi era considerato nave avveniristica, avendo due soli cannoni da 254/30mm., di un notevole calibro per l'epoca, collocati su torrette girevoli una a prua e una a poppa.
Ma aveva l'apparato motore inadeguato, l'eccessiva lunghezza che rallentava la virata di bordo e il baricentro troppo elevato tanto che il 6 agosto del 1866, al largo di Ancona un fortunale lo affondò.
Recuperato, dal 1904 al 1907 prestò servizio come vascello principale nella difesa del porto di Venezia.
(Immagini e testo: Dino Taulaigo)
(Nota di Sergio Manente) :
Le navi da guerra del periodo, e per un lungo periodo, infatti, avevano la prua al contrario (più avanzata in chiglia ed arretrata sul ponte) in stile "antico" da principio addirittura con un "ariete" sotto il livello di galleggiamento e una prua rinforzata fino al ponte dove c'era un abbozzo di rostro per non farla penetrare troppo (e quindi evitare rimanesse incastrata) come per le antiche navi Fenicie e Romane.
Poi rimasero comunque con la prua rafforzata perché la tecnica dello speronamento fu utilizzata per lungo tempo (scemando con l'avvento di cannoni sempre più a lunga gittata e punterie sempre più tecnologiche e precise).
Addirittura nella seconda guerra mondiale era una tecnica di routine, ma oramai la si utilizzava quasi solo contro i sottomarini in superficie o intenti ad immergersi, insomma contro chi era inerme o comunque poco difeso.
Anni 1896
Nel 1896, in occasione delle regate per barche a remiche si svolsero ai primi di agosto, venne in visita a Sanremo una squadra navale composta dalle Corazzate Re Umberto, Lepanto, Italia, Ruggero Di Lauria , dagli Incrociatori Stromboli e Fieramosca e da ben 19 Torpediniere.
In queste immagini si vede l'affollamento di persone che dal molo di levante attendono che le barche li conducano in visita alle navi che si vedono al largo.
La Nave Corazzata da Battaglia Re Umberto era stata varata nel 1888 ed entrò in servizio nel 1893.
Fu una delle navi più potenti della Regia Marina fino al 1897 nonostante i lunghi tempi di costruzione l'avessero resa superata, al momento dell'entrata in servizio.
Fu impiegata nella Guerra Italo Turca (1911/12).
Fu radiata nel 1914 ma nel 1915, riarmata, fu impiegata come Batteria Navigante prima a Brindisi e poi a Valona.
Modificata nel 1918 e trasformata in Nave d'Assalto per forzare le difese della base navale austriaca di Pola.Fu infine demolita nel 1920.
(Caratteristiche. Dislocamento 15.674 Tonn. a Pieno Carico. Velocità max 18,6 nodi. Armamento : 4 Pezzi Binati da 343/30 mm.16 Pezzi da 120/40 mm.16 Pezzi a Tiro Rapido da 57/43 mm.10 Pezzi a Tiro Rapido da 37/30 mm.2 Mitragliere. Protezione in Acciaio Schneider da 100 a 350 mm.).
L'Incrociatore Stromboli, varato nel 1886, inizialmente classificato come Ariete Torpediniere al momento del varo fu riclassificato come Incrociatore Corazzato di 2° Classe.
Subì importanti modifiche nel 1900 e nel 1907 per migliorare i calibri, la gittata e l'aumento della cadenza di tiro.
Ma fu radiato proprio nel 1907.
(Caratteristiche. Dislocamento 3950 Tonn. p. c. Velocità max 16,60 nodi. Armamento: 2 Pezzi Singoli da 255/30 mm.6 Pezzi Singoli a Tiro Rapido Armstrong da 152/40 mm.6 Pezzi Singoli a Tiro Rapido Hotchkiss da 57/ 40 mm.8 Pezzi Singoli da 37/20 mm.2 Mitragliere MG3 Tubi Lanciasiluri da 355 mm.).
La Corazzata di 1° Classe Ruggero di Lauria, l'immagine della quale la ritrae proprio mentre è in rada a Sanremo.
Fu varata nel 1884 e fu un derivato delle Unità Classe Caio Duilio rappresentando un regresso in confronto allo sviluppo delle contemporanee Navi da Battaglia.
Svolse servizio attivo dal 1888 al 1911.
Dopo la Radiazione venne utilizzata come Deposito di Carburante nel porto di La Spezia fino al 1943.
Bombardata da aerei Alleati affondò in acque basse e fu recuperata nel Secondo Dopoguerra per essere demolita nel 1947.
(Caratteristiche. Dislocamento 14.726 tonn. p.c. Velocità Max 16 nodi. Armamento : 4 Pezzi Binati da 431/ 27 mm.2 Pezzi Singoli da 152/32 mm.4 Pezzi Singoli da 120/32 mm.2 Pezzi da 75 mm.10 Pezzi da 57 mm.17 Pezzi da 37 mm.5 Tubi Lanciasiluri da 450 mm.).
(Collezione Dino Taulaigo)
Anno 1899
Nel 1899, dal 19 al 22 Agosto, la Flotta Inglese del Mediterraneo venne in visita a Sanremo. Era comandata dall' Ammiraglio Noel ed era composta dalle Corazzate Revenge, Royal Oaks, Caesar, Illustrious, Hood, Ramilles, Empress of India, Anson e da 4 Incrociatori.
La visita era motivata dal fatto che la Regina Vittoria , che soggiornava a Mentone, doveva trasferirsi a Bordighera dove era attesa dalla numerosa Colonia Inglese.
Ma ne fu impedita dallo scoppio della Guerra Anglo Boera che la costrinse a tornare in patria.
(Collezione Dino Taulaigo)
L' '800 volgeva al termine ma nuove squadre navali tornavano a fare visita a Sanremo anche nel nuovo secolo il 1900.
Anno 1905
Nel 1905 in Agosto, una squadra navale della Regia Marina comprendente gli Incrociatori Corazzati Varese, Vettor Pisani,e Carlo Alberto gettava l'ancora nella rada di Sanremo mentre altre Unita' della Squadra si disponevano da Ventimiglia a Diano Marina.
L'Incrociatore Corazzato Varese fu varato nel 1899, costruito dal Cantiere Orlando di Livorno ed entrò in servizio nel 1901 e risultò un'eccellente unità sia per progetto che per costruzione.
Fu un modello intermedio tra la Corazzata e l'Incrociatore unendo la potenza di fuoco della prima alla velocità e alla manovrabilità del secondo. Fu, come si suol dire, un modello riuscito tanto che esemplari della stessa classe furono acquistati da diverse Marine Straniere.
La Nave Varese partecipò alla Guerra Italo Turca e dal 1920 al 1922 fu impiegata come Nave Scuola per gli Allievi dell'Accademia Navale.
Fu infine radiato nel 1923.
(Caratteristiche : Dislocamento 8.100 tonn. p.c. Velocità 20 nodi. Protezione acciaio cementato Sistema Harvey da 38 mm.(ponte) a 150 mm. (torrione e scudi artiglierie) Armamento: 2 Pezzi da 203/45 mm. 1 pezzo da 254/40 mm. 14 pezzi da 152/40 mm. 10 pezzi da 76/40 mm. 6 pezzi Hotchkiss MK 1 da 47/50 mm. 2 Mitragliere Maxim MG, 4 Tubi Lanciasiluri da 450 mm. Equipaggio 549 permanente effettivo, di complemento 1200).
Come detto sopra, era un modello così ben riuscito che l'Argentina ne commissionò quattro :
General Garibaldi, General San Martin, General Belgrano e Pueyrredon.
Il Giappone due : Nisshin e Kasuga, la Spagna uno : Cristobal Colon.
L'Italia incredibilmente fu l'ultima con la Giuseppe Garibaldi, la Francesco Ferruccio e naturalmente la Varese.
Qui ai lati le navi Argentine, derivate dal Varese.
L'Incrociatore Corazzato Vettor Pisani (Vettor Pisani e non Vittor Pisani come erroneamente scritto sulla foto) fu varato nel 1895 e fu completato nel 1899.
Dotato di scafo marino e manovriero presentava deficienze nell' armamento per calibro,tipo e disposizione dei pezzi.
Si distingueva dalla Capoclasse Carlo Alberto per la presenza dell'albero maestro, oltre al trinchetto, tra i quali nel 1902 Guglielmo Marconi stese le antenne per i primi esperimenti di trasmissione radio a lunga distanza.
Nel 1900 venne inviata in Cina con truppe da sbarco per proteggere la Legazione Italiana e gli interessi Europei durante la Rivolta dei Boxers.
Partecipò inoltre alla Guerra Italo Turca e nel 1911 prese parte alla conquista della Libia.
Si noti come la prima foto del Vettor Pisani è un'immagine successiva a modifiche perché un albero è stato tolto, mentre nell'altra ha due alberi proprio dove Marconi fece il suo esperimento.
(Caratteristiche Dislocamento 7128 tonn a pieno carico. Velocità 18,60 nodi. Protezione da 37mm.(ponte) a 150 mm. (cintura, artiglierie, torrione). Armamento : 12 Pezzi da 152/40 mm. 4 pezzi da 120/40 mm. 14 pezzi da 57/40 mm. 8 pezzi da 37/20 mm. 2 Mitragliere MG 2 Pezzi da Sbarco da 75 mm. 5 Tubi Lanciasiluri da 450 mm).
L'Incrociatore Corazzato Carlo Alberto fu varato nel 1896 ed entrò in servizio nel 1898.
Come il Vettor Pisani presentava deficienze nell'armamento per calibro, tipo e disposizione.
Partecipò alla Guerra Italo Turca.
Fu trasformata nel 1917 /1918 in Nave Trasporto Truppe e prese il nome di Regia Nave Zenson.
Fu radiata nel 1920.
(Caratteristiche Dislocamento 7170 tonn. p.c. Velocità 19,50 nodi. Armamento : 12 Pezzi da 152/40 mm. 6 pezzi da 120/40 mm. 2 pezzi da 75 mm. 10 pezzi da 37 mm. 10 pezzi da sbarco da 57 mm. 2 mitragliere 5 tubi lanciasiluri da 450 mm.).
(fonti : per le note "Profumo di Salsedine" di Marco Macchi e "Archivio Bozzo Navi da Guerra"; immagini da cartoline della Collezione Dino Taulaigo).
Anno 1910
Nel 1910 venne in visita a Sanremo una squadra navale della Regia Marina composta dagli Incrociatori Corazzati Giuseppe Garibaldi, Francesco Ferruccio e Amalfi, al comando dell'Ammiraglio Nicastro che promise che sarebbe tornato con la squadra al completo.
(NOTA: Le visite delle Unità della Regia Marina culminavano con grandi ricevimenti nei lussuosi alberghi della città ed erano occasione per vitalizzare la vita mondana e al tempo stesso i Sanremesi correvano a visitare le navi).
L'Incrociatore Corazzato Giuseppe Garibaldi fu impostato nel 1898, varato nel 1899 e completato ed in servizio nel 1901.
Era una delle Navi più moderne dell'epoca, aveva lo scafo in acciaio ed era stato costruita dai Cantieri Ansaldo di Genova Sestri.
Era un ibrido tra gli Incrociatori e le Navi da Battaglia, più lenta dei primi però disponeva dell'armamento della seconda.
Adatta al combattimento di squadra aveva buona velocità per sfuggire alla superiorità degli avversari.
Questo tipo di nave ebbe molto successo e, come detto per il Varese, ne vennero costruite dieci unità per quattro diverse Marine Nazionali.
Fu impiegato nella Guerra Italo Turca nelle acque della Libia, dell'Egeo e del Levante e il 24 febbraio 1912 con la gemella Francesco Ferruccio affondò una cannoniera turca nelle acque di Beirut.
Venne affondata il 18 luglio del 1915 dal siluro di un sommergibile austriaco U-4 durante il cannoneggiamento della ferrovia Ragusa - Cattaro.
(Caratteristiche Dislocamento a p.c. 8100 tonn. Velocità 19,70 nodi Protezione in acciaio cementato Harvey da 38 mm. (ponte) a 150 mm.(scudi artiglierie, cintura, torrione) Armamento : 1 pezzo da 254/40 mm. 2 pezzi da 203/45 mm. 14 pezzi da 152/40 10 pezzi da 76 mm. 6 pezzi Hotchkiss Mk 1 da 47/50mm. 2 mitragliere Maxim MG 4 tubi lanciasiluri da 450 mm.).
L'Incrociatore Corazzato Amalfi, Classe Pisa fu costruito nei Cantieri Odero, Foce, Genova.
Impostato nel 1905, fu varato nel 1908 e completato nel 1909.
Con la Unità Gemella Pisa formava l'ultima generazione di grossi Incrociatori potentemente armati.
Tuttavia poco dopo queste Unità vennero superate dagli Incrociatori da Battaglia.
Nel 1911 partecipò alla Guerra Italo Turca nei Dardanelli, in Cirenaica, in Tripolitania e nel Mare Egeo appoggiando gli sbarchi e le occupazioni delle Isole del Dodecaneso Stampalia e Patmos.
All'entrata in Guerra dell'Italia il 24 maggio 1915 fu trasferita a Venezia per appoggiare le truppe operanti su quel fronte.
Il 7 Luglio 1915 uscita in mare, con altre Unità, per effettuare una missione esplorativa nell'Alto Adriatico fu silurata dal sommergibile tedesco U-26 che operava con personale tedesco sotto la bandiera austro ungarica.
I compartimenti stagni adatti a resistere alle armi inizio secolo risultarono inefficaci per il siluro da 450 mm. con carica da 140 kg. lanciato dal sommergibile. Affondò in pochi minuti e morirono 67 uomini dell'equipaggio.
(Caratteristiche Dislocamento 10.401 tonn. p.c. Velocità 23,6 nodi Protezione acciaio Vickers da 51mm (ponte ) a 200 mm.(cintura). Armamento : 4 pezzi binati IT mod.1906 da 254/45 mm. 8 pezzi binati C 1908 da 190/45 mm. 16 pezzi singoli C 1911 da 76/40 mm 2 pezzi da 47 mm. 2 mitragliere 3 tubi lanciasiluri da 450 mm.).
L'Incrociatore Corazzato Francesco Ferruccio era stato Impostato nel 1899, varato nel 1902 e completato e in servizio nel 1905.
Operò nella Guerra Italo-Turca nelle acque della LIbia, dell'Egeo e del Levante e col Giuseppe Garibaldi partecipò all'affondamento cannoniera turca nelle acque di Beirut.
Fu impiegato dal 1924 al 1929 come Nave Scuola per gli Allievi dell'Accademia Navale.
Fu Radiata nel 1930 e demolita nel 1931.
(Caratteristiche della Nave: le stesse dell'Incrociatore Corazzato Giuseppe Garibaldi essendo Unità Gemella).
(Testo e immagini dalla Coll.ne Dino Taulaigo)
Anno 1911
Nel 1911, in previsione della Guerra Italo-Turca (detta anche Guerra di Libia) la flotta della Regia Marina Italiana effetuò ma ovre nel Mar Ligure ed esercitazioni di sbarco a Diano Marina.
Al comando dell'Amiraglio Aubry giunsero a Sanremo, oltre le unità già citate, le Corazzate Vittorio Emanuele I°, Regina Elena, Napoli, Roma, Benedetto Brin, gli Incrociatori Corazzati Pisa e Amalfi, l'Incrociatore Torpediniere (poi Esploratore) Coatit e ben sedici Cacciatorpediniere, tra i quali il Corazziere ed il Lanciere.
Fu la più numerosa presenza di unitò navali in rada a Sanremo prima del Primo Conflitto Mondiale e la cosa attirava numerosi spettatori, grandi e piccoli!
Nella foto della cartolina possiamo vedere schierate da destra a sinistra la Corazzata Benedetto Brin, l'Incrociatore Corazzato Amalfi, l'Incrociatore Torpediniere Coatit, l'Incrociatore Corazzato Pisa e alcuni Cacciatorpediniere della Classe Granatiere (o meglio Classe Soldato).
La Corazzata a Torri Vittorio Emanuele I° fu costruita nei Cantieri di Castellammare di Stabia, varata nel 1904 ed entrò in servizio nel 1908.
Era considerata un'eccellente unità dalle caratteristiche ben equilibrate tra la necessità di minor tonnellaggio,della massima protezione e della potenza di armamento.Fu realizzata per contrastare efficacemente i nuovi Incrociatori Corazzati Francesi ma risultò essere più veloce delle Navi da Battaglia Inglesi e Francesi dell'Epoca , e più armata degli Incrociatori.
Queste Unità furono le antesignane delle Nuove Corazzate Monocalibro adottate poi da tutte le Marine.
In origine dotata di 2 alberi a seguito di un ammodernamento nel 1912 ne venne tolto uno.
Partecipò alla Guerra Italo Turca e alla Prima Guerra Mondiale.
Dal Luglio 1922 fu classificata come "Corazzata Costiera" fino alla Radiazione del 1923.
La Vittorio Emanuele I° a Taranto (foto a destra) sta passando dal Ponte Girevole che collega il Mare Grande col Mare Piccolo.
In quel periodo era sede del Comando in Capo delle Forze Navali Riunite.
(Caratteristiche. Classe Regina Elena.. Dislocamento p.c. 14.137 tonn.. Velocità max forzata 21,36 nodi.. Protezione Acciaio Terni da 50mm. (ponte batteria) a 250 mm.(torrione, torri,cintura).. Armamento: 2 Pezzi Singoli da 305/40 mm.; 12 pezzi binati da 203/45 mm.; 16 pezzi singoli da 76 mm.: 10 pezzi singoli da 47 mm.; 2 mitragliere; 2 tubi lanciasiluri da 450 mm.).
La Nave Corazzata da Battaglia Regina Elena, Unità "Capoclasse", venne costruita nel Cantiere dell' Arsenale di La Spezia per essere varata nel 1904 ed entrò in servizio nel 1907.
Partecipò alla Guerra Italo Turca (Guerra di Libia) e al Primo Conflitto Mondiale.
Nel Primo Dopoguerra fu impiegata come Nave Ammiraglia Dipartimentale e come Nave Scuola.
Dal 1927 fece servizio come Unità di Addestramento fino alla cancellazione dai Registri della Regia Marina, avvenuta nel 1932.
(Caratteristiche : Dislocamento a pieno carico 13.804 tonn. Velocità 20,8 nodi. Protezione e Armamento lo stesso della Gemella Vittorio Emanuele I°. (per le Note Tecniche le stesse della Gemella Vittorio Emanuele I°).
La Corazzata a Torri Napoli, anch'essa Classe Regina Elena, fu costruita a Castellammare di Stabia, varata nel 1905 ed entrò in servizio nel 1908.
Partecipò alla Guerra Italo Turca e alla Prima Guerra Mondiale.
Nel 1926 fu cancellata dai Registri della Marina e venduta ai demolitori.
Fu smantellata a Savona nel 1928.
(Dislocamento p.c. 13.995 tonn.. Velocità max forzata 22,40 nodi. Protezione ed Armamento lo stesso della Vittorio Emanuele I°. Note Tecniche le stesse della Vittorio Emanuele I°)
La Nave Corazzata da Battaglia Benedetto Brin fu costruita dai Cantieri di Castellammare di Stabia per essere varata nel 1901 e per entrare in servizio nel 1906.
Era un'Unità Eccellente per la sua Velocità, l'Alta Protezione, il Buon Armamento, le Ottime Qualità Marine unite ad una più confortevole sistemazione dell'equipaggio.
Affondò il 20 settembre 1915 nel porto di Brindisi per un sabotaggio nemico.
Perirono 454 uomini dell'equipaggio tra cui il Comandante della 3° Divisione Navale e il Comandante della Nave.
(Caratteristiche : Dislocamento 14.974 tonn. p.c. Velocità 20 nodi. Protezione da 80 mm.(ponte) a 220 mm. (artiglierie). Armamento : 4 pezzi da 305/40 mm.; 4 pezzi da 203/45 mm.; 12 pezzi da 152 mm.: 20 pezzi da 76 mm.; 2 pezzi da 47 mm.; 2 pezzi da 37 mm.; 2 mitragliere da 10 mm., 4 tubi lanciasiluri da 450 mm.).
La Corazzata a Torri Roma, (classe Regina Elena), fu costruita nel Cantiere dell'Arsenale di La Spezia per essere varata nel 1907 ed entrò in servizio nel 1908.
Partecipò alla Guerra Italo Turca e alla 1° Guerra Mondiale.
Fu cancellata dai Registri della Marina nel 1928 e demolita nel 1932.
(Altra immagine della Corazzata Roma. La somiglianza con la Napoli è impressionante !)
(Caratteristiche della Nave. Dislocamento e Velocità la stessa della Corazzata Napoli. Protezione ed Armamento lo stesso della Corazzata Vittorio Emanuele I°).
L'Incrociatore Torpediniere Coatit, costruito a Castellammare di Stabia fu varato nel 1899 ed entrò in servizio nel 1900.
Progettato come Incrociatore Torpediniere, dopo modifiche effettuate nel 1914, venne riclassificato come "Esploratore Torpediniere".
Tuttavia a causa della bassa velocità sviluppata come Esploratore ebbe scarso successo.
Originariamente era dotato di 2 Alberi ma in seguito ne fu tolto uno.
Si distingueva dall'Unità gemella Agordat a causa dei fumaioli più corti. Nel 1919 fu trasformato in Posamine.
Dal Giugno 1903 al Febbraio 1904 fu dislocata nel Mar Rosso e in Africa Orientale per contrastare la pirateria.
Partecipò alla Guerra Italo Turca e al Primo Conflitto Mondiale. Fu radiata nel 1920.
(Caratteristiche: Classe Agordat. Dislocamento p.c. 1.510 tonn. Velocità 23 nodi. Protezione 20 mm. (ponte). Armamento : 12 pezzi singoli da 76/40 mm.; 2 tubi lanciasiluri da 450 mm.).
L'Incrociatore Corazzato Pisa (gemello dell' Amalfi), era stato costruito nei Cantieri Orlando di Livorno e fu varato nel 1907 entrando in servizio nel 1911 (prima dell'inizio dello scoppio della Guerra Italo Turca).
Quindi quando venne a Sanremo era appena entrato in servizio.
Come già detto per l'Amalfi, era l'ultima generazione di grossi Incrociatori potentemente armati. Tuttavia vennero presto superati dagli Incrociatori da Battaglia.
Partecipò alla Guerra Italo Turca ( Guerra di Libia) nel 1911.
Il 24 maggio 1915 fu trasferito a Venezia per appogiare le truppe operanti a terra in quella zona.
Nel 1921 fu riclassificata come "Corazzata Costiera" e dopo lavori di modifica trasformata, dal 1925 al 1930, in Nave Scuola per gli Allievi dell'Accademia Navale.
(Caratteristiche : Dislocamento p.c. 10.401 tonn. Velocità 23,3 nodi. Protezione in acciaio Vickers da 51 mm. (ponte) a 200 mm. (cintura). Armamento : 4 pezzi binati IT mod. 1906 da 254/45 mm.; 8 pezzi binati C 1908 da 190/45 mm.; 16 pezzi singoli C 1911 da 76/40 mm.; 2 pezzi da 47 mm.; 2 Mitragliere; 3 Tubi Lanciasiluri da 450 mm.).
Tra i 16 Cacciatorpediniere presenti in rada ve n'erano alcuni della Classe Soldato.
Fu una Classe progettata e costruita dai Cantieri Ansaldo di Genova. Unità ben riuscite, stabili, veloci e con buone doti di manovrabilità.
Tutte le Unità sopravvissero alla 1° Guerra Mondiale ad eccezione della Nave Garibaldino che affondò a Villafranca nel Luglio 1918 per una collisione con una Nave da Guerra Inglese.
Tutte le Unità restanti vennero declassate a "Torpediniere" a partire dal 1 Luglio 1921 e radiate tra il 1925 e il 1930.
Immagini dei Cacciatorpediniere Corazziere e Lanciere unità della Classe Soldato sottoclasse Artigliere.
(Caratteristica : Dislocamento p.c. 415 tonn. Velocità : 28,50 nodi. Armamento : 4 pezzi da 76/40 mm.; 3 tubi lanciasiluri da 450 mm.).
(testo e immagini da Collezione Dino Taulaigo)
Anno 1921
Nel 1921 una squadriglia di sommergibili venne in visita a Sanremo e anche la Regina Elena andò a far loro visita.
(L'immagine è tratta da un poster dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e la foto da cui è ricavata è della collezione Gino Guglielmi. É datata 1920 ma potrebbe trattarsi di uno dei Sommergibili in visita a Sanremo nel 1921)
Nello stesso anno si presentò nella nostra rada una Squadra Navale composta da ben tre Navi Corazzate da Battaglia: Giulio Cesare, Andrea Doria e Caio Duilio con la scorta di cinque cacciatorpediniere.
Comandava la Squadra l'Ammiraglio Nicastro che era già stato in visita, con altra Squadra, a Sanremo undici anni prima e aveva promesso che sarebbe tornato. E così fece !!
La Nave Corazzata da Battaglia Andrea Doria (Classe Caio Duilio), fu la prima della Squadra Navale ad arrivare in rada.
Impostata nel 1912, varata nel 1913, fu completata ed entrò in servizio nel 1916 , in seguito completamente ricostruita nel 1940.
Costruita su progetto elaborato dal Generale Valsecchi, derivata dalla Classe Conte di Cavour, fu costruita nell'Arsenale di La Spezia.
Nel 1920 fu inviata in missione politico militare nelle acque albanesi e dalmate in occasione dell'occupazione di Fiume da parte di GabrieleD'Annunzio.
Nel 1923 partecipò all'occupazione di Corfù a seguito degli attriti Italo Greci per gli eccidi di Janina.
Dal 1937 al 1940 fu sottoposta a radicali lavori di trasformazione. Allungata di 11 metri, montata nuova motorizzazione e rifatte le torri per i nuovi pezzi. Dopo i lavori di trasformazione eseguiti nei Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste, rientrò in Squadra nell'Ottobre 1940.
Partecipò a numerose operazioni belliche tra le quali nel 1941 la "Prima Battaglia della Sirte" e alla scorta di convogli verso l'Africa Settentrionale.
Negli ultimi 18 mesi di Guerra rimase inattiva per mancanza di carburante. Dopo l'Armistizio dell'8 Settembre 1943 diresse a Malta e venne internata dagli Alleati.
Col Trattato di Pace del 1947 ritornò all'Italia e divenne Sede del Comando della Squadra fino a quando venne posta in disarmo e radiata nel 1956.
Fu demolita tra il 1957 e il 1961.
(Caratteristiche tecniche
Dislocamento: all'origine 25.200 tonn. a pieno carico, ricostruita 29.200 tonn. p. c.; Velocità: all'origine 21,50 nodi, ricostruita 27 nodi.; Autonomia: all'origine 4800 miglia a 10 nodi, ricostruita 3390 miglia a 20 nodi.; Protezione: all'origine Cintura 250 mm., ponte 97 mm., torri 280 mm., torrione 280 mm. Ricostruita cintura 250 mm., ponte 140 mm.,torri 280 mm., torrione 260 mm.; Armamento: all'origine 13 pezzi da 305/46 mm., 16 p. da 152/45 mm., 13 p. da 76/45 mm., 6 pezzi da 76/40 mm., 2 p. da 40/39 mm., 6 mitragliere, 2 tubi lanciasiluri da 450 mm.; Ricostruito: 6 pezzi Trinati in 2 torri da 320/44 mm, 4 pezzi Binati in 2 torri da 320/44 mm., 12 p. Trinati in 4 torri da 135/45 mm.,10 p. singoli da 90/50 mm.,19 pezzi singoli da 37/54 mm., 12 pezzi singoli da 20/65.; Equipaggio: all'origine 1005 permanente effettivo, ricostruita 1495 permanente effettivo.)
La Nave Corazzata da Battaglia Caio Duilio, gemella dell'Andrea Doria, venne costruita nei Cantieri di Castellammare di Stabia per essere varata nel 1913 ed entrare in servizio nel 1915.
Radiata e disarmata nel 1956, fu demolita 1957/ 1961.
Progettata, costruito come la sua Gemella, fu anch'essa, dal 1937 al 1940, sottoposta a radicali lavori di trasformazione strutturale e nell'Armamento presso i Cantieri del Tirreno di Genova.
Allungata di 11 metri, montata nuova motorizzazione e rifatte le torri per i nuovi pezzi.
I lavori durarono fino al Maggio 1941 e riprese servizio a Taranto nel luglio dello stesso anno.
Non ancora operativa non partecipò alla "Battaglia di Punta Stilo" del 9 Luglio 1940.
Fu fatta invece oggetto del lancio di siluri nella "Battaglia di Taranto" tra l'11 e il 12 Novembre 1940. conosciuta anche come "La notte di Taranto"
Subì uno squarcio di metri 11 X 7 vicino al deposito di munizioni di Prua e fu incagliata in acque basse per evitarne l'affondamento.
Partecipò tra il Novembre 1940 e il Gennaio 1941 alla difesa contraerea della piazzaforte.
Nel Gennaio 1941 fu rimessa a galla e il 3 Febbraio entrò in Bacino a Genova. I lavori durarono fino al Maggio 1941 e riprese servizio a Taranto nel Luglio 1941.
Dopo l'Armistizio dell'8 settembre del 1943 diresse a Malta e venne internata dagli Alleati.
Dopo il Trattato di Pace ritornò all'Italia e dal 1947 al 1949 divenne sede del Comando delle forze Navali.
Fu trasferita a La Spezia nel 1953 fino al Settembre del 1956 quando fu messa in disarmo e poi Demolita.
(Caratteristiche della Nave: Classe Andrea Doria. Dislocamento all'origine e dopo la ricostruzione, velocità all'origine e dopo la ricostruzione, protezione all'origine e dopo la ricostruzione, armamento all'origine e dopo la ricostruzione gli stessi dell'Andrea Doria.)
La Nave Corazzata da Battaglia Giulio Cesare fu costruita presso i Cantieri Ansaldo di Genova per essere varata nel 1911 e completata nel 1914.
Accantonando i dubbi del suo progettatore Generale Masdea sull'efficienza delle torri sovrapposte queste furono montate per la prima volta sulle Navi della Classe Cavour.
Era inusuale, per l'epoca, la vista di torri binate montate su torri trinate.
Sopravvissute al Primo Conflitto Mondiale la Conte di Cavour e la Giulio Cesare vennero rifatte negli anni '30.
Nel 1923 fu impiegata contro l'Isola di Corfu' a causa della Crisi Italo/Ellenica dopo l'eccidio di Ufficiali Delegati Italiani a Janina.
Nel 1933 fu trasferita ai Cantieri del Tirreno di Genova per essere ricostruita al 60%, aggiornato l'armamento, aumentato il dislocamento, la potenza dell'apparato motore e la velocità.
Nel 1940 partecipò alla "Battaglia di Punta Stilo" e fu colpita da una granata della Corazzata Inglese Warspite, e alla "Battaglia di Capo Teulada" .
Nel 1941 partecipò alla "Prima Battaglia della Sirte".
L'11 settembre del 1943 salpò da Pola per Taranto e infine per Malta dove rimase fino alla fine del conflitto.
Nel 1949 fu radiata e ceduta all'URSS e prese il nome di Novorossisk.
Il 30 ottobre del 1954 affondò nel porto di Sebastopoli ufficialmente per una mina da fondo tedesca ma pare che la causa sia un sabotaggio.
(Caratteristiche della Nave Dislocamento p.c. 25.086 tonn. Velocità 21,50 nodi. Armamento : 13 pezzi da 305 /46 mm.; 18 pezzi da 120 /50 mm.; 16 pezzi da 76/50 mm.; 6 pezzi da 76/40 mm.; 3 tubi lanciasiluri da 450 mm).
Le due immagini che seguono sono due cartoline riprese proprio nel 1921, durante la visita di si è parlato sopra.
Precisiamo quindi che le due Corazzate in rada sono la Andrea Doria e la Giulio Cesare.
Ormeggiati al molo di levante ci sono i Cacciatorpediniere La Masa (sigla di identificazione ottica sulla fiancata LM) e La Farina.
Ormeggiati al molo lungo di ponente i Cacciatorpediniere Premuda e Fabrizi e l'Esploratore Falco.
(Testo e immagini dalla Coll.ne Dino Taulaigo)
Anno 1929
Nel 1929, malgrado nel corso degli anni le visite si siano diradate, ai primi di giugno, per la festa dello Statuto (e per questo viene esposto il Gran Pavese), giunsero in porto i Cacciatorpediniere della Regia Marina Nembo ed Euro che erano di ritorno da una crociera in Spagna ed avevano al seguito la Banda Musicale della Marina.
Nello stesso anno venne in visita a Sanremo anche il Sommergibile della Regia Marina Giovanni da Procida.
Anch'esso "espone" il Gran Pavese e potrebbe aver fatto parte della Squadra Navale venuta in visita ai primi di Giugno, per la Festa dello Statuto, con i Caccia Nembo ed Euro e gli Incrociatori Pesanti Trento e Trieste
L' Incrociatore Pesante Trento era stato costruito nei Cantieri Orlando di Livorno per essere varato nel 1927 ed entrando in servizio nel 1929 (quindi quando venne in visita a Sanremo era "fresco" di Messa in Servizio !!!).
Fu la prima Unità costruita in Italia rispettando le limitazioni del Trattato di Washington.
Risultò essere un'Unità veloce ma poco protetta e poco maneggevole.
Nel 1937 subì importanti modifiche nell'armamento.
Partecipò nel 1940 alla "Battaglia di Punta Stilo" e alla "Battaglia di Capo Spartivento".
L'11 novembre 1940 subì un attacco aereo nel porto di Taranto, la tragica "Notte di Taranto", da parte dell'Aviazione Inglese che studiò la tattica giapponese a Peral Harbour.
Nel 1941 partecipò alla "Battaglia di Capo Matapan" e alla distruzione di un convoglio navale nemico formato da 7 navi.
Fu affondata, nel 1942, da un siluro lanciato da un Sommergibile Inglese.
(Caratteristiche : Dislocamento p.c. 13.548 tonn. Velocità 35 nodi. Protezione da 50 mm. (ponte) a 100 mm. (Torrione e Artiglierie). Armamento :8 Pezzi da 203/50 mm.; 16 Pezzi da 100/47 mm.; 4 Mitragliere da 40/39 mm.; 4 Mitragliere da 12,7 mm.; 8 Tubi Lanciasiluri da 533 mm.; 3 Aeroplani PIAGGIO P 6).
l'Incrociatore pesante Trieste (Unità Gemella del Trento) era stato costruito nei Cantieri dello Stabilimento Tecnico di Trieste, impostato nel 1925, varato nel 1926 e anch'esso entrato in servizio nel 1929.
Nel maggio 1929 compì assieme al Trento una crociera da La Spezia a Barcellona. Nel 1935 fu temporaneamente nave ammiraglia della III Divisione (ruolo solitamente assegnato al Trento).
Durante la seconda guerra mondiale, dai primi mesi del 1940 fino al 10 aprile 1943, quando fu affondata, svolse varie missioni, prendendo parte ad alcune delle principali operazioni e battaglie del Mediterraneo e svolgendo missioni di scorta indiretta a convogli, non riportando alcun successo di rilevante importanza.
Anzi, il 21 novembre 1941, mentre era in mare (assieme al Trento, al Gorizia e alla VIII Divisione), di scorta ad un convoglio per la Libia, fu centrato da un siluro lanciato dal sommergibile HMS Utmost. Subì gravi danni che la immobilizzarono e solo dopo un'ora e mezza fu possibile ripartire per rientrare faticosamente a Messina.
In seguito alle riparazioni ricevette una livrea mimetica.
Il 10 aprile 1943, mentre era alla fonda alla Maddalena, la base fu attaccata da 84 bombardieri USA che avevano come obbiettivo proprio il Trieste ed il Gorizia oltre che i sommergibili.
Il Trieste fu colpito da più di 120 bombe che ne provocarono l''affondamento con la perdita di 77 uomini.
Il suo relitto venne recuperato nel 1950 e venduto alla Spagna che lo avrebbe voluto utilizzare, ricostruendolo come portaerei, ma il progetto non ebbe seguito e lo scafo venne successivamente demolito.
(Caratteristiche tecniche: Dislocamento p.c. 13.885 tons; Velocità ed Armamento come per il Trento).
(foto Dino Taulaigo e Informazioni supplementari riprese da fonti esterne)
Anno 1938
Nel 1938 venne in visita a Sanremo la Nave Corazzata da Battaglia di 1° Classe della Royal Navy Inglese Qeen Elizabeth.
Era Unità Capoclasse e alla sua Classe appartenevano la Valiant, la Barham, la Warspite e la Malaya.
Fu varata nel 1913 ed entrò in servizio nel 1915.
Questa Classe di Unità fu costruita per portare grande copertura di fuoco sul primo fronte delle linea navale nemica da battaglia con un mix di alta velocità e potenza di fuoco adeguata alla stazza.
Il 19 febbraio 1915 bombardò le difese costiere Turche dei Dardanelli e venne colpita da cannonate nemiche senza riportare gravi danni.
Il 27 aprile 1915 aprì il fuoco contro l'ex Germanica Goeben utilizzando un pallone aerostatico frenato per localizzarla.
Dal 1919 divenne Nave Ammiraglia della Flotta Atlantica e dal 1924 lo divenne della Flotta del Mediterraneo.
Ricostruita dall'inizio del Secondo Conflitto Mondiale fu aggregata alla Flotta del Mediterraneo.
Il 18 dicembre 1941, nel porto di Alessandria d'Egitto fu attaccata dal "Maiale" (Mezzo Anfibio) della Regia Marina condotto da Marcegaglia e Schergat, mentre un altro "Maiale", condotto da Durand De La Penne e Bianchi affondò la gemella HMS Valiant e un terzo "Maiale", condotto da Martellotta e Marino affondò una petroliera e il Cacciatorpediniere HMS Jervis.
Recuperata dagli Americani e riparata a Norfolk in Virginia venne messa in servizio nel 1944, nel Pacifico prendendo parte al bombardamento di basi Giapponesi in Indonesia.
Fu disarmata nel 1945, radiata nel 1946 e demolita nel 1948.
(Caratteristiche della Nave: Dislocamento normale 36.450 tonn. Velocità 23,50 nodi. Protezione in acciaio cementato tipo Krupp da 50 mm.(ponte superiore) a 280 mm. (torrione). Armamento : 4 pezzi binati da 381/42 mm.; 14 pezzi singoli da 152/45 mm.; 2 pezzi singoli a fuoco rapido da 76/45 mm.; 10 pezzi singoli da 76/26 mm.; 4 pezzi singoli da 47 mm.; 4 tubi lanciasiluri da 534 mm.)
Nello stesso anno, tra il 25 ed il 28 febbraio, venne in visita a Sanremo una Squadra Navale della Regia Marina.
Era formata dagli Incrociatori Leggeri Armando Diaz, Alberico da Barbiano e Luigi Cadorna della Classe Ccondottieri.
La Armando Diaz è la in primo piano nella foto della quale si ringrazia l'amico Giancarlo P. per averci fornito questa preziosa foto.
Completavano la Squadra i Cacciatorpediniere Grecale, Scirocco et Libeccio.
(le due foto dei caccia gentilmente forniti da Adriano Amadio, marinaio)
Formavano la IV Divisione Navale e parteciparono ad una Rivista Navale alla presenza di Mussolini e del Ministro della Difesa Tedesco Von Blomberg.
(a cura di Dino Tulaigo)
Anno 1956
Nel 1956, nella foto sottostante, riguardante i Giardini Oberdan con la statua dell'"Ondina" in primo piano, si vede sullo sfondo una nave da guerra.
Dopo accurate richerche, siamo riusciti ad identificare la Nave come unità della U.S. NAVY e cioè l'Incrociatore Pesante Salem (CA 139) che, con il Des Moines, il Newport News e il Dallas (la cui costruzione fu poi annullata nel 1946) facevano parte della Classe Des Moines della US Navy.
Fu varato nel 1947 ed entrò in servizio il 14 maggio del 1949.
Ha fatto parte della Sesta Flotta del Mediterraneo come Nave Ammiraglia dal Maggio al settembre del 1950 e poi successivamente al 1951 al 1956 (quando fu di base a Villafranca in Costa Azzurra per 20 mesi ), quindi nel 1957 e 1958 quando, per celebrare la nascita di Alberto di Monaco (figlio del Principe Ranieri e di Grace Kelly) fu in visita nel Principato.
Ritirata dal servizio il 30 Gennaio 1959 dall'ottobre del 1994 è a Quincy , Massachussetts come Nave Museo, parte del Museo Navale degli Stati Uniti.
(Caratteristiche della Nave: Dislocamento Standard 17.000 tonn, dislocamento a pieno carico 21.500 tonn. , velocità 33 nodi, equipaggio 1799 .; Armamento 9 cannoni da 203 mm., 12 cannoni da 127 mm., 23 cannoni da 76 mm., 12 mitragliere da 20 mm.; Fu disarmato nel 1959 e fu l'ultimo Incrociatore Pesante al mondo ad entrare in servizio e l'unico ancora esistente perché Nave Museo)
Tra il Novembre 1955 e l'Agosto 1956 venne in visita a Sanremo la Portaerei della US Navy Ticonderoga (CVA 14).
Era della Classe Essex, aveva un dislocamento di 40.000 tonn. e imbarcava 91 aeri.
All'epoca della visita faceva parte della Sesta Flotta USA del Mediterraneo con base a Napoli.
Era entrata in servizio nel 1944 e partecipò ad alcune operazioni navali della Seconda Guerra Mondiale. Modernizzata nel 1950 partecipò alla Guerra del Vietnam.
Fu radiata nel 1973 fu venduta per la demolizione nel 1975.
La sua sigla iniziale fu CV 14 ma dopo la modernizzazione divenne CVA 14 (portaerei d'attacco) e successivamente CVS 14, cioè portaerei con mansioni Anti Sommergibile.
Questa nave porta il nome dell' omonimo Forte Ticonderoga (1755 - 1759), costruito a pianta stellare nel XVIII° secolo, nella parte meridionale del Lago Champlain nello Stato di New York.
Diventò famoso nella Storia degli Stati Uniti per le battaglie che vi furono combattute nel 1759, nel 1775 e nel 1777 che videro protagoniste le Truppe Inglesi e quelle Francesi, quindi un commando di coloni Usa e i soldati Inglesi ed infine le truppe degli Stati Uniti e quelle Inglesi.
Testimonianza personale di Gian Franco Bianchi (membro del Gruppo FB):
« La portaerei rimase in rada assieme ad altre unità militari di varie nazionalità alcuni giorni, per partecipare ad una manovra della NATO che si stava svolgendo al largo della costa, da terra si sentivano i copi di cannone in lontananza. Era dotata dei primi aerei a getto imbarcati, si sentiva il sibilo dei reattori durante le prove di lancio.
Mentre era in rada, con un gruppo di bambini di dieci - undici anni, accompagnati dai Padri Gesuiti di Santo Stefano siamo stati invitati a bordo. Visitato l'enorme nave sopra e sotto coperta, ci hanno portato in sala mensa e con nostra meraviglia, in belle tazze di ceramica bianca ci hanno offerto cioccolata calda fumante. Per tutti noi era la prima volta che gustavamo simile meraviglia e facemmo più volte il bis. Indimenticabile! ».
(a cura di Dino Taulaigo)
Anno 1959
Nel 1959, in Aprile, venne in visita in rada a Sanremo la Nave da Sbarco della US Navy Fort Mandan (LSD 21).
Portava il nome del Forte dove nel 1804/1805 svernarono gli esploratori dell'America Nord Occidentale Lewis et Clarck e che era situato in quello che diventerà il Nord Dakota lungo il fiume Missouri.
La Nave partecipò alla Guerra di Corea e fece parte della Sesta Flotta Americana del Mediterraneo dall'ottobre 1952 al gennaio 1953 e successivamente dal febbraio all'agosto del 1959. (e fu in questo secondo periodo che venne in visita a Sanremo).
Nel 1971 fu ceduta alla Marina Ellenica dove prese il nome di Nafkratousa.
Imbarcava mezzi da sbarco di vario tipo : 5 LCT, 14 LCM da 1500 tonn., 47 DUKW e 41 LVT.
Nel luglio del 1959 mentre era in visita al porto francese di Séte, i suoi marinai collaborarono coi pompieri francesi allo spegnimento dell'incendio sulla petroliera Italiana Ombrina. Avvenimento riportato da questo ritaglio di giornale.
C'è chi giura di aver visto la Portaerei Forrestal della US Navy in visita in rada a Sanremo.
Qualcuno addirittura l'aveva vista ormeggiata al Molo di Ponente !!!! (SIC). Chi invece giura di aver visto la USS Randolph !!!
Beh io non giuro nulla, Senz'altro per me non sono venute né l'una né l'altra, tanto meno ormeggiate al Molo di Ponente (la vedete una Portaerei di 81.000 tonn. entrare in porto ??? )
Quel che posso dire è che ricordo la visita della Saratoga, portaerei Classe Forrestal anch'essa di 81.000 tonn. a pieno carico, venuta a Sanremo senz'altro prima del 1959, prima che tenessi il Diario del Movimento Navi e la cartolina lo conferma.
(Nota personale di Dino Taulaigo).
Sempre nel 1959 a febbraio, gettava l'ancora in rada a Sanremo una Squadra formata da 4 Cacciatorpediniere della US Navy le USS "Hank" (DD702), "English" (DD696), "Soley" (DD707) e la "John R.Pierce" (DD5753).
(come annotava l'Autore sul suo diario "Navi Militari a Sanremo" quando aveva da poco compiuto 11 anni !!)
Anno 1960
Nell'Agosto 1960 vennero in visita in porto 4 Dragamine della Marina Militare Italiana , 5510-Larice, 5511-Noce, 5512-Olmo, 5514-Pino, 5507-Faggio, 5516-Platano.
Erano Dragamine Classe Legni e Sottoclasse Abete.
Questa Sottoclasse comprendeva 17 Unità costruite in Cantieri USA su specifiche N.A.T.O. tra il 1953 e il 1957. Avevano lo scafo Monocarena in legno e Materiali amagnetici.
(Erano armate con due mitragliere antiaeree da 20/70 mm. in impianto binato. Apparato Motore : due Motori Diesel della potenza di 900 HP. Velocità Max 14 nodi).
Nello stesso mese di agosto venne in rada a Sanremo anche l'Incrociatore Leggero della Regia Marina, Raimondo Montecuccoli.
Era uno dei 4 Incrociatori classe Condottieri (con il Cadorna, il Giuseppe Garibaldi,e il Duca degli Abruzzi) lasciati alla Marina Militare Italiana dal Trattato di Pace.
E quando venne a Sanremo era gia' stato trasformato in Nave Scuola.
Verra' radiato 4 anni dopo.
Nell'Agosto 1960 vennero a Sanremo in visita (ma non quando c'era il Montecuccoli) 4 Dragamine Classe Legni, Sottoclasse Agave.
Erano tutti costruiti in Cantieri Italiani. 5533-Edera e il 5532-Alloro varati nel 1955 presso i CRDA di Monfalcone, 5538-Loto varato nel 1956 presso i Cantieri Celli di Venezia, 5541-Trifoglio varato nel 1955 presso i Cantieri Navali di Taranto.
La Sottoclasse Agave comprendeva 12 Unità.
(Dislocamento 405 tonn. s.l. , Propulsione 2 motori diesel da 1200 HP, velocita' 14 nodi -- armamento 1 Mitragliera Binata da 20/70 mm.)
(fonti: testo Dino Taulaigo; immagini da archivio personale)