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Monumento alla Resistenza

Il Monumento alla ResistenzaIl Monumento, sotto le mura del Forte di Santa Tecla a fianco degli scavi archeologiciII Monumento, era in origine collocato al centro della piana antistante, in sostituzione simbolica della fontana monumentale formata dalle tre M di Mussolini dell'era fascista, che si ergeva in quel punto: con i lavori di restauro dei giardini è stato necessario spostarlo leggermente dal centro della piazzola per lasciare spazio ai sottostanti reperti archeologici.

  

     Gli scavi archeologici di Pian di Nave


Dépliant per l'inaugurazione del MonumentoL'opera, realizzata dallo scultore, pittore e partigiano Renzo Orvieto, rappresenta uomo seminudo con le mani legate a un albero, probabilmente ulivo, piegato in avanti dopo essere stato fucilato. Il gruppo scultoreo è costituito in bronzo dalle dimensioni di cinque metri per cinque e con una profondità di 3,20 metri.
La collocazione del monumento direttamente sopra un tappeto erboso, senza piedistallo, vuole simboleggiare lo speciale legame che ha unito il partigiano alla terra.

Fu inaugurato il 2 giugno 1972 nel corso di una manifestazione, tenuta nella ricorrenza della festa della Repubblica, alla quale parteciparono oltre settemila persone.
Alla cerimonia di inaugurazione del monumento, donato dallo stesso Orvieto al Comune di Sanremo e collocato in un apposito spazio verde lungo i Giardini Vittorio Il Monumento sotto le mura del Forte ed in primo piano la dabella descrittivaVeneto a fianco del forte di Santa Tecla, parteciparono delegatidi associazioni partigiane e semplici cittadini provenienti da varie regioni del nord e centro Italia, dalla Jugoslavia e dalla Francia, oltre ai gonfaloni dei comuni di Cuneo, Boves, Milano, Genova, Domodossola, Sesto San Giovanni, Gorizia, Marzabotto, Vittorio Veneto, Ravenna e Stazzema, tutte città decorate con medaglia d'oro al Valor militare per attività partigiana.

Nel corso della cerimonia tennero i discorsi ufficiali per l'inaugurazione del monumento il sindaco di Sanremo Piero Parise, il presidente nazionale dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) Arrigo Boldrini e il sottosegretario agli Esteri Angelo Salizzoni, che ricordò come la guerra di Liberazione fosse stata un grande movimento popolare e sottolineò l'esigenza di vigilare per evitare che i valori della Resistenza venissero traditi.

Annotazione storica:
Nel periodo della Resistenza contro il nazifascismo, la Liguria, come il resto d'Italia, era divisa in zone di competenza nella quale agivano gruppi omogenei di combattenti partigiani.

La nostra zona era la "prima Zona LIguria" e che agì dal settembre del 1943 all'aprile del 1945, come bien spiegato nel pannello descrittivo di fronte alla statua.


Tabella descrittiva degli eventiSi estendeva dal torrente Roja (Latte di Ventimiglia) al torrente Pennavaire (Ceriale) e a tutto il relativo entroterra; per attività partigiana il Gonfalone della provincia di Imperia è stato decorato con medaglia d'oro al Valor Militare,

« a consacrazione del sacrificio eroico delle genti della "prima Zona Liguria" che, con la lotta armata, hanno liberato lo loro terra dall'oppressione del nazifascismo, riscattando con la Resistenza l'onore della nostra patria ».

Sei sono le nostre Medaglie d'oro alla memoria. assegnate a sei giovani Partigiani che eroicamente hanno sacrificato la vita: il più giovane di essi aveva solo 14 anni.
Parteciparono alla lotta divisioni di combattenti provenienti da diverse parti politiche e tra questi si ricordano i nomi e le imprese dei Comandanti delle divisioni Garibaldine che qui hanno operaio: tra i tanti, ricordiamo Felice Cascione, "U Megu", autore di "Fischia il vento", canzone simbolo della Resistenza imperiese, Silvio Ronfante, il "Cion" morto a Upega, Nino Siccardi, U' "Cürtu", Gino Napolitano."Gino", e Guglielmo Vittorio,"Vittò": a questi ultimi due sono stati dedicati rispettivamente i giardini in cui sorge questo monumento e quelli davanti al Forte Santa Tecla.
Perché gli anziani ricordino e i giovani sappiano.

L'Iscrizione scolpita su una lastra di pietra alla sua base recita:
«  25 aprile 1945/Eroi senza uniforme/umili e fieri/fanno guerra alle guerre e agli oppressori/eroi di sempre/poeti e operai trovano la morte/ad un solo cenno uniti /a un capestro uniti sempre nella resistenza ».

(fonti: dal libro "Sanremo Guida al patrimonio artistico e monumentale della città"; altre provenienze; immagini  da Achivio privato e Web)

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