La cisterna di via Cisterna
Una delibera del parlamento sanremese nel 1607 concedeva l'uso dell'Oratorio di Santa Brigida ai confratelli di Santa Brigida purché essi utilizzassero i fondi a loro disposizione per costruire una capiente cisterna per la raccolta delle acque ad uso pubblico, utile soprattutto nel periodo estivo quando maggiore era la siccità e il fabbisogno idrico.
La cisterna è di dimensioni considerevoli: struttura di base rettangolare di circa m 11 x 7 e una profondità intorno ai 7 metri, con volta a botte in mattoni; le pareti sono accuratamente intonacate con malta idraulica per una perfetta impermeabilizzazione, e questo non consente, in assenza di ulteriori verifiche, di stabilire se siano in pietra o anch'esse in mattoni.
La piccola parte della pavimentazione che ancora si vede, non essendo stata ricoperta dalle macerie che vi sono state introdotte e che riempiono molta parte della cisterna fin quasi all'imposta della volta, mostra come questa sia rivestita con lastre di ardesia.
L'acqua piovana veniva convogliata nella cisterna attraverso una tubatura in laterizio ancora visibile in alto nel punto dove la volta si innesta sulla parete.
La particolarità di questa cisterna, che la differenzia da tutte le altre conosciute, è la presenza, all'interno di essa, di una struttura in mattoni di m 1,50 x 1 circa, che, dal livello della pavimentazione raggiunge la volta; si può solo ipotizzare la sua funzione, forse ambiente di decantazione dell'acqua che, entrando sporca nella cisterna, tramite canali di raccolta dell'acqua piovana, si riversava, da una apertura laterale, all'interno di questa sorta di pozzo, per venire poi prelevata pulita dall'alto.
In alto sulla parete di fondo è scritta la data della costruzione della cisterna: MDCXVII.
Alla base della via, quasi all'incrocio con via Palma. esiste da tempo una fontana che probabilmente viene rifornita diretamente dalla cisterna stessa.