Astrologo ed Astronomo

La sua vita e le sue conoscenze

Giandomenico CassiniL' 8 giugno 1625 nasce a Perinaldo Giandomenico Cassini, primo di quattro generazioni di astronomi. Figlio di Giacomo Cassini, piccolo proprietario terriero, e di Tullia Crovese, appartenente ad una ricca famiglia di notai di Perinaldo, allora terra dei Marchesi Doria, nella Contea di Nizza.

Riceve la prima istruzione da uno zio materno e poi fu inviato nella scuola del Padre Giovanni Francesco Aprosio a Vallebona, nell’immediato entroterra di Bordighera, dove restò per due anni.
Nel 1638 parte alla volta di Genova, per entrare nel prestigioso Collegio dei Gesuiti, dove portò a termine i suoi studi. Nel 1649 lascia Genova per Bologna, dove a soli 25 anni ottiene la cattedra di astronomia nella prestigiosa Università.

Giandomenico CassiniA Bologna passa 20 anni di intenso studio e ricerca, dedicandosi allo studio delle comete, quelle del 1652 e del 1664; allo studio del Sole, costruendo la Meridiana nella Basilica di San Petronio, che gli consente di calcolare con esattezza la lunghezza dell’anno tropico, di verificare la disuniformità del moto apparente del Sole, di calcolare l’obliquità dell’eclittica, di definire precise Tavole della rifrazione; osserva Marte, Giove e Venere di cui stabilisce i tempi di rotazione; calcola con esattezza gli istanti delle eclissi dei satelliti di Giove, pubblicando nel 1668 le "Tavole delle loro effemeridi", fondamentali per la determinazione delle longitudini e che possono essere considerate il suo passaporto per la Francia.

Chiamato da Colbert, ministro di Luigi XIV, arriva a Parigi il 4 aprile 1669 e lì resta per il resto della sua vita.

Telescopio all'Osservatorio di PerinaldoA Parigi, il 14 settembre 1671 entra all’Observatoire: da quel giorno registra scrupolosamente in un “Journal” personale tutte le sue osservazioni, di cui poi darà il resoconto all’Académie des Sciences, di cui è membro.
Studia le macchie solari, le eclissi di Luna e di Sole; organizza spedizioni in varie parti del mondo per osservazioni coordinate, osserva ancora Giove e le sue macchie; Marte, di cui calcola la parallasse, che gli permette di determinare la distanza Terra-Sole e quindi quella di tutti i pianeti; osserva ancora le comete, nel 1681-82, scopre la luce zodiacale; realizza una dettagliatissima carta della Luna; ma più in particolare si occupa di Saturno, di cui scopre quattro nuovi satelliti, due nel 1671-72 e due nel 1684, dei suoi anelli, e la divisione fra gli anelli, detta ancora oggi Divisione Cassini.

Nel 1694 parte per l’Italia, in compagnia del figlio Jacques, per il restauro della Meridiana di San Petronio, e ritorna a Perinaldo; anche qui, come in ogni città dove si sono trovati a passare, fanno osservazioni, dalla casa natale e da varie località, tra le quali, pare, la “Torre dell’Alpicella”, una collinetta non lontana dal paese. Ritornano a Parigi nel 1696.

Si accinge poi, negli ultimi anni della sua vita, ad un’opera gigantesca: il rilevamento sistematico di tutto il territorio francese, utilizzando nello stesso tempo il sistema delle triangolazioni e il suo metodo di determinazione delle longitudini, per disegnare la nuova Carta della Francia, voluta dal Re; Cassini inizia l’opera con Picard e la continuerà con il figlio Jacques; ma il grande lavoro sarà completato dopo quasi 130 anni dai suoi discendenti, Cassini III di Thury e Cassini IV.

Giandomenico Cassini muore il 14 settembre 1712 a Parigi e viene sepolto a Saint Jacques du Haut-Pas, la Parrocchia dell’Observatoire.

(tratto da note di Anna Cassini)

Si hanno tracce dei passaggi di Cassini in Sanremo, città che lo ha tenuto in grande considerazione intitolando a lui il Liceo-Ginnasio nel 1860 ed la Piazza antistante la Chiesa dei P.P. Gesuiti.

Nella modernità il nome di Cassini ha avuto modo di essere utilizzato più volte e l'esempio più eclatante è stata la:

Missione Spaziale Cassini - Huygens

Cassini–Huygens è stata una missione robotica interplanetaria congiunta NASA/ESA/ASI, lanciata il 15 ottobre 1997 con il compito di studiare il sistema di Saturno, comprese le sue lune e i suoi anelli.
La sonda Cassini - HuygensLa sonda si componeva di due elementi: l'orbiter Cassini della NASA e il lander Huygens dell'ESA.
La sonda ha concluso la sua missione con il suo "gran finale" il 15 settembre 2017 dopo che, come programmato, è stata fatta rientrare nell'atmosfera di Saturno e così disintegrata. La sonda è andata distrutta circa alle 10:31 UTC e l'ultimo segnale è stato ricevuto alle 11:55 UTC.[1]

Cassini è stata la prima sonda ad essere entrata nell'orbita di Saturno, il 1º luglio 2004 (ore 04:12 GMT), e solo la quarta ad averlo visitato (prima della Cassini erano già passate la Pioneer 11 e le Voyager 1 e 2).

Il 25 dicembre 2004 la sonda Huygens si è separata dalla nave madre e si è diretta verso la principale luna di Saturno, Titano.
Il 14 gennaio 2005 Huygens è scesa nell'atmosfera del satellite e durante la corsa ha raccolto dati sull'atmosfera, immagini della superficie, rumori dall'ambiente circostante.
Ha toccato il suolo dopo una discesa di 2 h e 30 m ed ha poi continuato a trasmettere il suo segnale per altri 90 minuti.

L'orbiter Cassini prende il nome dall'astronomo italiano Giovanni Domenico Cassini che, verso la fine del Seicento, ebbe un ruolo di primaria importanza nello studio di Saturno e dei suoi anelli. Il lander Huygens prende il nome dall'astronomo olandese del XVII secolo Christiaan Huygens che, utilizzando il proprio telescopio, scoprì Titano.

(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

Osservatorio Astronomico

L'Osservatorio di PerinaldoA Perinaldo, non lontano da Sanremo, paese natale dell'astronomo è stato creato da più di vent'anni e rimodernato recentemente, un osservatorio astronomico intestato propio all'illustre figlio. Dal 1997 gestito dall'Associazione Stellaria che dalla sua fondazione in forma quasi amatoriale, le cui sue strutture e dotazioni di allora consistevano ancora in una specola sul tetto dell’edificio comunale e in un telescopio riflettore newtoniano di 380 mm.
Grazie alla tenacia e la volontà dei soci è stato incrementato lo sviluppo del'Osservatorio, collaborando anche con Agenzie spaziali internazionali fino a raggiungere la possibilità di arricchire notevolmente il patrimonio strumentale dell’Osservatorio del Comune di Perinaldo (nuovi telescopi, Planetario..), realizzare e attrezzare nuovi spazi osservativi (una nuova postazione d’osservazione), rinnovare ed aggiornare il Museo Cassini, creare percorsi astronomici in Perinaldo e fuori, realizzando strumenti originali ed innovativi nel campo della divulgazione astronomica.



(Note a cura dell'Associazione Stellaria)