Una villa che nel tempo ha cambiato pelle
Villa Blanchi (Blanchì, alla francese) fu una fra le prime ville che sorsero sulla collina del Berigo a Ponente della città. Ne abbiamo notizia dalla guida del Da Prato che già la raccomandava ai forestieri.
Era l'ex villa dei Baroni Blanchi di Bezancourt, costruita in stile neogotico.
Si trovava in via Roccasterone, in un bel giardino dietro il vecchio Hôtel Bellevue (oggi demolito), progettata dall'architetto Pulan di Nizza.
« Due branche di scale in marmo, con balaustrata, mettono al piano nobile appunto al gran salone d'una "rotonda".
In esso salone sono due bellissimi panneaux eseguiti dal pittore G. Ferrarini di Parma. In questo piano sono altre quattro sale, splendidamente montate, una delle quali è la "salle a manger".
Al di sopra dello stesso piano si comprendono, in altri due piani, quattordici o quindici locali, sale e camere, con pari lusso addobbate. Grandi cucine e diverse altre comode stanze si ritrovano nel sottosuolo.
La "rotonda" s'innalza bellamente sopra la fabbrica e di su essa vedesi agevolmente tutta la zona che circoscrive il territorio di Sanremo nonché un gran tratto di Mediterraneo che l'occhio può desumere ».
La villa divenne per un breve periodo Hôtel Paradis. La guida di Sanremo del Marest del 1882 lo segnalava per l'arredamento molto lussuoso, per il limitatissimo numero degli ospiti, e per il grande comfort.
Come suggeriva il Kerr nella sua opera "Casa del gentiluomo inglese" del 1864, dove proponeva una sola pianta con dieci facciate diverse, molta parte dell'effetto artistico dell'edificio doveva essere dato dalle ombre ottenute con avancorpi e rientranze, da masse di fabbrica più o meno elevate come torri, logge, terrazze. Inoltre, complemento essenziale della residenza e delle sue caratteristiche esterne doveva essere l'arredo interno inteso sia come funzione sia come simbolo.
Gli ingressi ed i salotti abbondavano infatti di mobili, tappeti, tendaggi, piante, quadri, specchi; pareti e soffitti presentavano quasi sempre o decorazioni in stucco e legno oppure affreschi.
Dagli anni '30 fu un Albergo col nome Pensione Imperiale. Oggigiorno la villa è stata abbattuta ed al suo posto fu costruito un condominio.
(libera elaborazione dal libro"Sanremo tra due Secoli" di Autori vari; immagini da archivio privato)