La Villa per per lunghi anni fu soprattutto un ospedale
Nel corso dell'inverno 1887-88 alcuni dei più autorevoli membri della colonia tedesca locale si riunirono in comitato per raccogliere fondi per costruire un piccolo Ospedale ove i connazionali residenti e quelli di passaggio bisognosi di cure avrebbero potuto trovare un ambiente familiare e un'assistenza effettuata esclusivamente da medici e infermieri tedeschi.
Le sottoscrizioni, arricchite da cospicue oblazioni dell'Imperatore Federico di Germania, che da qualche tempo per ragioni di salute soggiornava in Sanremo, dalla Principessa Elisabetta di Mecklemburg- Schwerin, da altre personalità della casa regnante tedesca, nonché dai facoltosi tedeschi residenti in Sanremo e in parte dalla stessa Germania dove era stata fatta pubblicità in questo senso, furono talmente numerose che il Presidente del Comitato Promotore Dott. Giorgio Goltz poté acquistare ben presto la villa Maddalena in regione Peirogallo, che fu il primo nucleo dell'erigendo Ospedale, che per gentile concessione dell'Imperatrice di Germania fu intitolato all'Imperatore Federico.
Restaurata la villa il Goltz ottenne dal Prefetto di Porto Maurizio l'autorizzazione ad aprire « un Ospedale avente lo scopo prefisso di accogliervi senza distinzione di nazionalità e di religione ammalati di ambo i sessi e per tutte le malattie della Colonia Straniera di Sanremo e di altri luoghi del Circondario, tanto a titolo gratuito, come dietro pagamento ».
L'ospedale venne inaugurato il 1 dicembre 1890 ed ebbe fortuna sempre crescente grazie all'afflusso degli stranieri in Italia, mentre i cittadini italiani, per legge, non potevano essere curati dai medici tedeschi dell'ospedale. Il Kaiser Friedrik Krankenhaus, oculatamente amministrato funzionò sempre, a determinate tariffe, come casa privata di cura e riposo, e poté nel tempo ingrandirsi e apporre moderne innovazioni.
È molto interessante e anche controversa l'esatta definizione del carattere dell'Istituto in questione e la sua posizione giuridica di fronte al governo Italiano. ( in base ai documenti conservati negli archivi dell'ospedale tedesco si è potuto fare una ricostruzione che, al momento esula da queste brevi note ...)
Durante la prima guerra mondiale l'ospedale Imperatore Federico fu requisito dal Governo Italiano, come bene di sudditi nemici e solo alcuni anni dopo la fine del conflitto i tedeschi ottennero la restituzione dello stabile con diverse imposizioni, prima di tutte quella che il 20% dei posti sia gratuiti, sia a pagamento ridotto dovevano essere riservati ad ammalati poveri, non cronici, nativi di Sanremo, e in genere cittadini italiani.
Tornato in mano della Società proprietaria con atto di restituzione del 18 giugno 1925 l'edificio fu rimesso a nuovo, dotato di tutti i confort necessari ad una clinica moderna e riaperto al pubblico: la gestione, anziché come prima a libere infermiere tedesche, fu affidata alle Suore Diaconesse di Kaiserwert, molto stimate in Germania per le loro capacità assistenziali e amministrative.
Progressivamente la clientela italiana era aumentata e veniva a rappresentare per l'ospedale un buon cespite di guadagno così la proprietà si adattò ad assumere un medico italiano per i servizi interni e a consentire che ogni professionista italiano che lo desiderasse, potesse curare i propri malati nel Kranhenhaus come in una clinica privata.
Gli ultimi documenti riguardanti l'ospedale Imperatore Federico risalgono al 1942, quando le suore Diaconesse lasciarono Sanremo per riparare in Germania, portando seco tutto quanto era possibile asportare. L'ospedale fu chiuso e lasciato alle cure dei custodi.
Alla fine della guerra, dietro interessamento del Presidente dell'ospedale civile di Sanremo, l'ospedale tedesco Imperatore Federico, gravemente danneggiato dai bombardamenti subiti, già requisito dal Governo Italiano come bene appartenente al nemico venne affidato alla tutela dell'ospedale civile di Sanremo che stipulò un contratto di locazione di lunga durata con una Società disposta ad assumersi gli oneri della ricostruzione e del riattamento per il funzionamento dell'Istituto.
L'istituto assunse successivamente il nome di Villa Speranza e funzionò come Casa di cura privata ove si potevano effettuare anche interventi chirurgici, (vi hanno operato insigni chirurghi: il prof.Battezzati, il prof Paletto. ed il prof. Cazzaniga tra gli altri) si curavano i pazienti e vi era anche un punto nascita fino ai primi anni del '90.
Il resto è storia recente: attualmente è utilizzato come Casa di Riposo per Anziani.
(fonti: testo Andrea Gandolfo; immagini private)