Seconda parte (anni 1949 - 1954)
Anno 1949
La prima edizione dopo l’interruzione forzata, dovuta alla seconda guerra mondiale, si svolse il 24 febbraio 1949 e fu particolarmente festosa: la gente desiderava dimenticare in fretta la guerra e le sue dolorose conseguenze e non voleva perdere l’occasione di assistere alla rinnovata manifestazione. Tutti i parcheggi della città erano pieni di auto provenienti da diverse regioni ed erano presenti anche numerosi pullman che avevano trasportato comitive di spettatori.
Una grande folla si assiepava lungo le transenne e sulle tribune, mentre dai balconi lungo il percorso di via Roma pendevano stendardi e decorazioni floreali elegantemente allestite.
Durante il corso fiorito alcuni aerei da turismo, partiti dal campo di aviazione di Nervia, hanno lanciato migliaia di volantini per annunciare la prossima inaugurazione ufficiale della struttura, in occasione della quale erano previsti lanci di paracadutisti, acrobazie aeree e altri eventi promozionali.
Malgrado si temesse il maltempo, uno splendido sole accolse l’inizio della sfilata, che venne aperta da una motocarrozzetta, allestita dalla fiorista Anfossi, sormontata da una grande farfalla, motivo ripreso da due bimbe che indossavano un costume munito di due ali di farfalla.
Seguivano alcune vetture e carrozze addobbate da Giuseppe Carbonetto : “Pergolato di glicini”, “Peschi in fiore”, e “Fiori romantici”: le figuranti indossavano costumi folcloristici locali.
La Federazione Operaia Sanremese presentava la vettura “I funghi” con alcune contadinelle. Presentata dal Comitato Arti e Tradizioni, sfilò una vettura intitolata “Cornucopia d’oro”, allestita dal fiorista Cassano, con garofani rosa e quattro giovani e belle ragazze. Lo stesso fiorista preparò anche la vettura “Corbeille” che al suo interno conteneva altre tre giovani bellezze.
Veniva poi la vettura “La Coppa d’Argento” addobbata da Giuseppe Carbonetto, tutta in garofani bianchi; dello stesso allestitore seguiva una non meglio definita “Carrozza fiorita” rivestita di pregiati garofani rosa; sfilava ancora un’altra “Vettura Fiorita” allestita da Giuseppe Carbonetto e decorata con particolare grazia da garofani rosa “Anita”: le figuranti indossavano il costume folcloristico previsto dal comitato organizzatore.
A seguire la vettura “Sveglia Mattutina” di Repetto e Ricci, con un arco di calendula che sorreggeva una campana e un galletto variopinto: i figuranti indossavano tutti classici indumenti campagnoli.
Subito dopo il carro “Leone Rampante”, anch’esso di Giuseppe Carbonetto, che presentava lo stemma cittadino con la palma e il leone rampante realizzati con garofani, calendula, foglie di palma e un grande ciuffo di calle: sulla sommità del carro sventolavano due bandiere con i colori del Comune di Sanremo. Da notare che l'autista del mezzo su cui era montata la struttura (una vecchia FIAT 501 adattata a camioncino) aveva seri problemi di visibilità, perciò due persone dovettero accompagnarlo stando in piedi sui predellini per dargli le opportune indicazioni.
Molto applaudite alcune vetture infiorate da Lindita Biggio per il comitato organizzatore: un bianco ventaglio di ginestra bianca, un mare di garofani rosa ed eleganti costumi da damine del settecento.
Veniva quindi il carro “Pagoda Cinese”, di Lindita Biggio, con un classico mandorlo in fiore che ombreggiava una pagoda con fiori variopinti.
Calorosi applausi per la vettura “La Campagnola”, progetto di Rosella Minaglia realizzato da Lindita Biggio, che presentava un grande cappello rivestito con fiordalisi, ranuncoli e giacinti.
Molto applaudita la vettura “Aeroplano”, presentata dall’Aereo Club Riviera dei Fiori e realizzata su di una Topolino, con progetto di Daniele Moro e infiorata da Rolleri; dalla carlinga fiorita di un velivolo sbucavano alcune graziose “pilote” in tuta azzurra.
Sfilava quindi il grande carro “Pozzo senza fondo”, realizzato da Nino Rodi per conto dell’Azienda Autonoma di Soggiorno di Sanremo che ospitava alcune giovani in costume da contadinelle.
Il carro “Corbeille”, presentato dal Casinò Municipale, era realizzato dalla fiorista Cagnacci con garofani “Radio” della ditta Sostegni: a cassetta della splendida corbeille/vettura un cocchiere con un’elegante marsina.
Altro carro allestito dalla signora Cagnacci era “Ventaglio”, con pregiate strelitzie e tulle di seta; molto intonati i costumi vaporosi indossati dalle figuranti.
Veniva quindi il carro “La Barca”, con vele costituite da foglie di ficus inargentate: il progetto e la realizzazione erano a cura di Giovanni Pistone e Mario Piras.
Altro carro di Pistone e Piras era “La Belle Sulamite” con una pingue figura femminile sotto il ventre della quale si trovavano alcuni figuranti con costumi orientaleggianti.
Un motocarrozzino, allestito per conto del Moto Club Sanremo, ospitava una “Ruota Alata” e alcune leggiadre contadinelle.
Il carro “Primavera” realizzato dal giardiniere del Casinò, Bestagno, presentava una corbeille con due graziose signorine dai costumi intonati e ingentiliti da leggiadre farfalle.
Era quindi la volta di un’altra magnifica “Corbeille” e di alcune vetture infiorate dallo stesso Bestagno con garofani color rosa, bianco e rosso vivo che destavano molta ammirazione.
Seguiva il carro “Carte in Libertà”, allestito da Adami e soci, dove centinaia di corolle di garofani rossi e soprattutto bianchi davano forma a belle ed originali carte da gioco mentre un ”poker d’assi” di giovani fanciulle attraeva gli sguardi degli spettatori.
Ancora ad opera del gruppo Adami, sfilò un prestigioso carro dal titolo “Pergolato”, che presentava una grande varietà di fiori e di colori.
Calorosi applausi accompagnarono il passaggio del “Landau stile Luigi XIV”, progettato dalla società buontemponi “La Cravatta”, realizzato con ingegno e infiorato da Panizzi e Parodi con abbondanza di margherite e mimosa. Anche i costumi e l’atteggiamento dei figuranti attraevano lo sguardo del pubblico.
Il carro presentato dall’ENAL di Ospedaletti , progetto di A. De Gregori, raffigurava gli strumenti musicali di un’orchestrina jazz, adornati con mimosa, garofani e ginestra.
Molto apprezzato il carro “Il Ventaglio”, della fiorista Anfossi, con alcune signorine che indossavano eleganti e seducenti costumi spagnoli. Seguiva una vettura fiorita, della stessa Anfossi, con profumate viole e alcune giovani contadinelle.
Un altro carro allestito da Anfossi e intitolato “Parigi 2 Secoli fa” con graziose fanciulle nelle vesti della Pompadour, di Mimì e di un affascinante cavaliere.
Veniva poi una riuscita “Pagoda”, ottenuta con pregiati garofani e violette, che ospitava due gentili e simpatiche cinesine.
Molto applaudita un’auto “Topolino” addobbata dalla fiorista Cattini con mimose e garofani rossi che ospitava due incantevoli fatine azzurre, mentre bellissime strelitzie ornavano una “Corbeille” allestita dalla fiorista Bestagno.
Mormorii di approvazione e di ammirazione suscitò il carro “La Slitta” progettata da O. De Maria per l’albergo Villa Italia e allestita da G. B. Panizzi. Sul carro una splendida damina bionda con un costume di seta e velluto confezionato dalla nota sartoria milanese Grippa, mentre la candida parrucca era fornita dal guardaroba della “Scala” di Milano.
Una originale carrozza ricoperta di garofani rosa ospitava un famoso conte, truccato alla perfezione da principe persiano, accompagnato da due avvenenti e misteriose odalische.
Seguiva la vettura “Cestello” adornata con garofani dal fiorista Gallino di Bordighera per conto dell’Associazione Albergatori di Sanremo.
Veniva quindi il carro “La Farfalla”, realizzato da Troja per la Pro Loco di Vallecrosia, con una grande farfalla posata su di un prato di verde ornamentale e garofani: due graziose contadinelle completavano il quadretto primaverile.
Era la volta del carro “Perla della Riviera”, preparato da Pistone e Piras per conto dell’ENAL femminile di Sanremo; sulla parte anteriore facevano bella mostra di sé due tentatrici sirene.
Applausi particolarmente nutriti hanno accolto il maestoso carro “Trionfo” progettato e realizzato da Mario Raimondo e Agostino Giraldi per conto della Pro Loco di Dolceacqua. Al centro si vedeva una grande coppa, con dentro una graziosa bimbetta, alla quale facevano cornice un gruppo di giovani affacciate da una balaustra fiorita.
Fu molto ammirato anche il carro di Donetti da Bussana, raffigurante un colorato e vivace “Pavone” sovrastante un giardino fiorito animato da diverse fanciulle.
Molto semplice ma elegante e di buon gusto la vettura ”fuori serie” dei coniugi Cerri addobbata con due magnifici mazzi di mandorlo e pesco e che ospitava anche la loro figlioletta.
Seguiva il “Motoscafo” presentato da Arrigo di Arma di Taggia era pieno di mimosa e ondeggiava su bianche onde fiorite: l’equipaggio era composto da due giovani marinarette e da una piccola mascotte.
Il carro “La Racchetta” allestito dai fratelli Bestagno per conto del Tennis Club di Sanremo era ricoperto da fiori di pesco e viole ed ospitava le giovani speranze del tennis matuziano, rigorosamente vestite di bianco e che impugnavano piccole racchette fiorite.
Subito dopo veniva la vettura “Le venditrici di Palloni”, guarnita da ben 6.000 garofani “Nizzardo” di un bel rosa corallo. Il carro era stato ideato dall’Ente Autonomo Turismo di Bordighera con l’organizzazione della Società Esercenti e realizzato dal fiorista Conte e dalla signora Monica. Alcune graziose signorine vi facevano bella mostra di sé fra gli applausi degli spettatori.
Originale e di buon gusto la vettura “Le Quattro Stagioni” ideato dalla signora Gauzzi e allestito dal gruppo Adami. L’addobbo era realizzato con frutta e fiori di ogni stagione, gli occupanti indossavano eleganti costumi e interpretavano le quattro stagioni. Giunti davanti alle tribune una graziosa bimba è scesa dal carro per offrire un cesto di frutta alle autorità presenti.
La sfilata venne chiusa da una motocarrozzetta “Lambretta” e da un moto-furgoncino “Ape” riccamente infiorati.
La manifestazione proseguì fra canti e suoni fino a quando la giuria fece fermare tutte le vetture e i carri, ad esclusione dei dieci concorrenti scelti per essere premiati.
La giuria, composta dal presidente, dottor Pastorino e dai membri: conte Paolo Orsi Mangelli, il pittore Alberto Beltrame, la signora Podestà e il signor Sogliano assegnò i seguenti premi:
1° premio : “Landau Stile Luigi XIV” - Soc. bontemponi “La Cravatta” - Panizzi e Parodi
2° “ “Trionfo” - Pro Dolceacqua - Raimondo e Giraldi.
Le rimanenti otto vetture compirono un altro giro del percorso al termine del quale furono assegnati anche gli altri premi così destinati:
3° premio : “La Venditrice di Palloni” - Az. Autonoma Bordighera - Conte e sig.a Monica
4° “ : “Ventaglio” - Casinò Municipale - Cagnacci
5° “ : “La Slitta” - Albergo Italia - O. De Maria e sartoria Grippa
6° “ : “La Campagnola” - Ditta Rosella - Lindita Biggio
7° “ : “La Racchetta” - Tennis Club Sanremo - F.lli Bestagno
8° “ : “Vettura Fiorita” - sigg. Cerri - Bestagno
9° “ : “Motoscafo” - Arrigo
10° “ : “Pozzo Senza Fondo” - Az. Autonoma Sanremo - Nino Rodi.
(Notizie estratte da “L’ECO DELLA RIVIERA” del 26.02.1949)
Anno 1950.
L’edizione del corso fiorito del 1950 si svolse Domenica 19 febbraio. Per l’occasione l’orario d’inizio, normalmente fissato per le ore 15, fu ritardato di circa mezz’ora, per consentire agli spettatori della partita Sanremese - Rivarolese, iniziata alle ore 13,45, di poter assistere alla manifestazione.
Parteciparono complessivamente 55 vetture, suddivise in tre categorie, sul percorso di via Roma, con andata e ritorno, iniziando dallo zampillo fino all’incrocio con via Verdi. Numerosi mazzetti da utilizzare per la “battaglia”, composti in prevalenza da violette, garofani e mimose, vennero distribuiti agli occupanti delle vetture, alle autorità, agli spettatori delle tribune a pagamento e anche agli inquilini delle abitazioni prospicenti il percorso.
Le vetture effettuarono un primo giro di presentazione, senza alcun getto di fiori, mentre la “battaglia” si svolse nei due giri successivi.
Al termine della sfilata, a giudizio insindacabile di tre distinte giurie, furono consegnati i rispettivi premi alle migliori vetture di ogni categoria.
La sera precedente tutti gli alberghi e le pensioni erano esauriti, mentre altri ospiti arrivarono la domenica con autobus, treni orinari e straordinari e mezzi privati.
Già verso le ore 14, tutte le tribune e i marciapiedi erano stipati di pubblico all’inverosimile: malgrado la lunghezza del percorso, molte persone dovettero rinunciare ad assistere alla sfilata per mancanza di spazio. Complessivamente gli spettatori furono stimati fra i trenta e i quaranta mila.
Finalmente ebbe inizio la sfilata delle vetture, precedute dalla banda Pasquale Anfossi di Taggia.
La prima fu “Passa la Gioventù”, progetto di Eugenio Ferrari e realizzazione del fiorista Vanni Pesante, con uno scalpitante cavallino in garofani bianchi che trainava una conchiglia variopinta con violette, margherite gialle e strelitzie.
Seguì una suggestiva “Fontana”, del gruppo Adami; un tripudio di garofani rossi e bianchi sormontati da una corbeille di strelitzie.
Veniva poi il carro ”Chante Clair” ideato dalla società Buontemponi “La Cravatta”, addobbato da Conti, G.B. Panizzi & C. che presentava un gallo di garofani rossi in atto di lanciare il suo “chicchirichì”: inoltre gallinelle e pulcini, impersonate da graziose fanciulle e vispi bambini, rallegravano e movimentavano la scena.
A seguire un delicato “ Grande Ventaglio” rosa-lilla in pampa e violette del sig. Bud Speiser realizzato dalla fiorista Cagnacci; sul carro, guidato da un elegante cocchiere, damine con costumi settecenteschi e parrucche bianche.
Molto ammirato il carro della Società Colombofila Sanremese, intitolato “Messaggeri”, presentava una torretta realizzata con violette e verde ornamentale, dalla quale si levavano in volo alcuni colombi viaggiatori, mentre dalla sommità si affacciavano alcune eleganti e simpatiche ragazze.
Il carro successivo era “I Mori di Venezia”, progetto di Vittorio ”Mandy” Semiglia e realizzazione di G.B. Moreno e dei f.lli Ferrandini. Due scapigliati “mori” percuotevano con mazzuoli fioriti un grosso campanone, attorniati da numerosi figuranti con costumi intonati .
Seguiva “Dalle Palme ai Pini”, carro ideato e realizzato da un gruppo di fioristi dell’ENAL Villetta, diretti da Giuseppe Capponi: un grande pino faceva da sfondo a palme, ciclamini e garofani e ad un gruppo di gaie contadinelle che gettavano fiori, caramelle e cioccolatini.
La vettura “Sole, Bellezza, Armonia”, del gruppo Adami, mostrava un enorme sole che sovrastava una serra di viole, garofani e calle; accanto ad essa, un’arpa fiorita e alcune fanciulle con appropriati costumi.
Era quindi la volta della vettura “Gli Svaghi della Nonna”, presentata ed allestita da Lena Molonaro; vispe e sorridenti “nonnine” in costumi d’epoca confezionati da Vilma Fusi animavano il carro, mentre una graziosa bimba si dondolava su di un’altalena appesa ad un elegante pergolato di glicine.
Molto apprezzato fu il carro, della signora Cagnacci, “Ombrello Campagnolo”, realizzato con margherite gialle e fresia, che dava riparo a due dolci damigelle.
Seguiva il carro, fuori concorso, intitolato “Apoteosi del Fiore” presentato dalla Associazio- ne Commercianti di Sanremo e allestito dalla fiorista Cagnacci: un bellissimo pergolato arricchito da corbeilles di garofani “Saffo” con alcune gentili fanciulle che dispensavano fiori e sorrisi.
Il carro “Sponsali Carnevale e Fiori”, di Giuseppe Carbonetto, raffigurava un grande cestello decorato con garofani “Anita” e “Nizzardo” e ornato da nastri di tulle; al centro, su poltroncine di velluto rosso, i due “sposi”: Re Carnevale e la Rosa, con suggestivi e ricchi costumi, attorniati da un gruppo di damigelle elegantemente vestite.
La vettura presentata dall’ANPI su progetto del col. Musso (Sumi) era “Lo Scarpone”, realizzato con muschio di Finlandia, garofani e margherite. Ai suoi piedi un applaudito gruppo di giovanissimi abbigliati da partigiani.
Molto significativo risultava anche il carro “Catarinette” presentato dalla Scuola di Taglio Carrara e allestito da Nino Rodi, con un morbido cestello di trine e ranuncoli facevano capolino alcune belle fanciulle, mentre accanto ad una simbolica forbice, da un nido di fiori spuntava tutta sola una bimbetta un po’ spaurita vestita da “Madame Pompadour”.
Molto ammirata la vettura fuori concorso presentata dall’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Sanremo addobbata dalla signora Cagnacci: un elegante calessino con un mare di pregiatissime rose “Edith Helen” fra le quali facevano bella mostra di sé due graziose bimbe in costume da damina e paggetto.
La “Vettura Fiorita” presentata dal sig. Arrigucci era adornata con rose “Giovinezza”, e orchidee viola: le eleganti signore ospitate a bordo distribuivano alle autorità e al pubblico orchidee e violette.
Il titolo della vettura presentata dai sigg. Peverello di Poggio e Monteventi (Bologna) era “Trionfo del Sole”: un enorme sole di margherite gialle contornato da splendenti strelitzie ospitava la regina del sole e un animato stuolo di deliziose ragazze.
Veniva poi “La Barca Fiorita”, allestita dal sig. Rambaldi: la vela era stata artisticamente realizzata con garofani bianchi e alcune marinarette si dilettavano cantando accompagnate dal suono della fisarmonica del sig. Giuseppe Arena.
Seguiva la vettura “Magnificenza Floreale” presentata dal gruppo Adami, con un tripudio di garofani rosa e violette: un gruppo di allegre contadinelle costituiva l’equipaggio.
Era quindi il turno della vettura fuori concorso “Harem” presentata da Franco Chierico di Baiardo, con un grande ombrellone infiorato e un gruppetto di chiassose fanciulle.
Molto ammirata la “Vettura Fiorita” presentata da Giuseppe Carbonetto, addobbata con garofani rossi, che ospitava tre graziose signorine.
Notevole interesse e favore destò anche il carro “La Tartaruga” del gruppo Adami, realizzata con garofani e violette, che portava sul dorso alcune giovani e carine fanciulle.
Sfilava poi la vettura “Zoccolo Olandese”, ancora del gruppo Adami, allestito con garofani, margherite e violette con efficaci tonalità di colore. A bordo un numeroso gruppo di ragazze in costume folcloristico.
Di grande effetto il carro “Albero Fiorito”, realizzato da Gina Cagnacci con fiori di bettonica (pianta erbacea selvatica - n.d.a) bianca e rosa, giacinti doppi su di un prato di muschio d’Irlanda, con cespugli di ranuncoli ed anemoni. Completavano il quadretto idilliaco due bimbe abbigliate con vaporosi abitini di tulle rosa ed azzurro.
La vettura “Mercato Floreale”, di Giovanni Lupi di Taggia, era addobbata con mimosa, garofani e margherite; vi figuravano alcune giovani contadinelle in costumi caratteristici.
Ammirata la “Primavera”, di Giuseppe Carbonetto, con garofani “Anita” e “Nizzardo”, oltre a rami di delicati fiori di pesco: piacevole la presenza di un gruppo di sorridenti belle figliole.
Seguiva un’altra vettura molto apprezzata dal pubblico: “Cineserie” della signora Cagnacci, con un drago realizzato con fiori di semprevivo, ciuffi di anturium e pampa colorata. A bordo due avvenenti “cinesine” e un conducente abbigliato secondo lo stile cinese.
Veniva quindi un’altra vettura dal titolo “Fuochi d’Artificio”, anch’essa realizzata dalla fiorista Cagnacci, addobbata con strelitzie e fiorellini di semprevivo; due briose “diavolette” vestite di rosso e nero si facevano notare per la loro vivacità.
Sfilava poi la vettura “Asperu Surdu” (animale mitico - n.d.a.), di Giuseppe Ziliani, con garofani e margherite, ingentilita dalla presenza di quattro fanciulle assai carine e simpatiche.
La vettura “Damigelle XV Secolo”, di Andrea Costamagna di Ventimiglia, ospitava due damine incipriate che indossavano costumi intonati al soggetto, mentre a cassetta della riuscita realizzazione fiorita c’era lo stesso allestitore con un collaboratore, entrambi in costumi appropriati.
Toccava a “Trine e Violette” chiudere la serie delle vetture di prima categoria; allestita dalla sig.ra Cagnacci, con fiorellini di semprevivo e violette, arricchita da finissimi pizzi e presentava due ombrellini di stipa (graminacea - n.d.a.) che riparavano due avvenenti fanciulle vestite come damigelle del settecento: stesso stile per il conducente seduto a cassetta.
Il Comitato Arti e Tradizioni presentava una “Tavolozza Fiorita”, creata con profusione di garofani e fiori di pesco: dal suo centro emergeva una bella giovane bruna mentre sul carro trovava posto anche un folto gruppo di vivaci paesanelle.
Il Moto Club di Sanremo presentò “Centauro”, aerea raffigurazione di un motociclista ospitata su di un moto-furgoncino assieme ad alcune vispe meccaniche in tuta blu.
Il carro “Fontana Fiorita” della fiorista Cagnacci evidenziava una cura particolare nella preparazione: garofani “Franca” della ditta Ghersi, fiori di pesco, ginestra, violette e medeola, il tutto era allietato dalla presenza di alcune giovani bellezze.
La vettura “Terra Mia” presentata dal sig. Donetti di Bussana ospitava il famoso “scoglio” con una varietà di fiori locali: garofani rossi e bianchi, violette di prima scelta e margherite. Alcune graziose figliole e baldi giovani componevano l’equipaggio.
Sfilò poi “Gondola Veneziana”, di Vittorio “Mandy” Semiglia, ravvivata da splendide calendule: alcuni giovani gondolieri scortavano una “fatina” e altre gentili signorine.
Era quindi il turno di “Landau Chic”, realizzato dalla signora Cagnacci con garofani ”Radio” della ditta Sostegni e molto tulle bianco e rosa.
Seguiva una “Vettura Fiorita”, allestita da Giuseppe Carbonetto con garofani rossi e bianchi, con a bordo due graziose fanciulle.
Veniva poi la carrozza fiorita “La Perla” di Vittorio “Mandy” Semiglia, realizzata con garofani e mimosa, con al centro un gruppo di giovani e attraenti signorine molto eleganti.
Ancora un carro, intitolato “La Primavera”, di Agostino Repetto, addobbato con fiori di pesco, anemoni e margherite, di grande effetto e reso ancor più suggestivo dai variopinti costumi indossati da tre simpatiche ragazze.
Il carro “Corsa ciclistica”, di Luigi Perotti, evocava le sfide fra Bartali e Coppi, con biciclette montate da instancabili cicliste e attorniate da uno stuolo di fanciulle e ragazzini.
Sfilavano quindi altre due “Vetture Fiorite” di Giuseppe Carbonetto; una era adornata di garofani rosa e ospitava tre simpatiche contadinelle; l’altra si distingueva per l’addobbo con garofani “Nizzardo” e aveva a bordo due sorridenti ragazze e un giovane “Pierrot”.
La vettura “Pergolato Cinese”, dell’ENAL di Bordighera, era allestita da Cesare Scotti; sotto al pergolato due baffuti “mandarini” attorniati da vezzose “geishe”.
Seguiva una “Vettura Fiorita” di Semeria di Taggia, con una profusione di violette e alcune signorine assieme ad un abile fisarmonicista.
Due vetture fuori concorso sono state allestite dal sig. Conte. La prima, per l’AAST di Bordighera, era veramente pregevole, addobbata con fiori di pesco e garofani corallini e ospitava quattro contadinelle assai aggraziate.
La seconda, per conto dell’Associazione Albergatori Sanremo, mostrava un addobbo di garofani rossi gran qualità e aveva a bordo alcune graziose fanciulle.
Sfilarono ancora due “Corbeilles Fiorite” realizzate da Giuseppe Carbonetto per conto del Comitato Organizzatore utilizzando bellissimi garofani e profumate violette.
Seguiva ancora un “Cestello Fiorito”, di Orlando Semiglia, con due belle fanciulle.
Chiudeva infine la sfilata il grande carro “Musica” della Banda Pasquale Anfossi di Taggia, con una torretta adorna di note musicali, dall’alto della quale una giovane arpista e alcune adorabili damigelle lanciavano mazzolini di violette avvolte nel cellophane recanti un saluto della città di Taggia.
A corso già iniziato si è aggiunto alla sfilata il carro caratteristico “Città Giardino” realizzato da Orlando Semiglia per l’ENAL di Val d’Olivi.
Ultimato il giro di presentazione, iniziò la vera e propria battaglia fra gli spettatori e le persone sui carri con un nutrito lancio di mazzetti fioriti, di caramelle e di cioccolatini. Secondo i dati forniti dal Comitato Organizzatore furono distribuiti al pubblico oltre 150.000 mazzetti oltre a circa 300.000 in dotazione ai figuranti sui carri.
La manifestazione ebbe termine verso le 16,30 con un ultimo fitto lancio di fiori da parte degli spettatori più scalmanati che presero di mira le ragazze più carine, mentre altri tentavano di accaparrarsi qualche fiore strappato dai carri per portare a casa e conservare un ricordo variopinto e profumato del corso fiorito..
Man mano che la folla andò diradandosi a terra rimase solo una distesa di mazzetti calpestati a chiusura di una indimenticabile giornata di bellezza e divertimento.
Tra carenze inevitabili, tenendo conto della non lieve difficoltà di giudicare e classificare con equanimità tante e così pregevoli vetture e che sarebbe stato opportuno disporre di maggior tempo per valutare meglio alcune realizzazioni degne di maggiore considerazione, le tre giurie, una per categorie, hanno stilato le seguenti classifiche:
I CATEGORIA (giuria: Donna Anita Gismondi, ing. B. Fenoglio, sig. Ermanno Moro)
1° classif.: “Sponsali Carnevale e Fiori” di Giuseppe Carbonetto
2° “ “Gli Svaghi della Nonna” " Molonaro
3° “ “Chanteclair” “ Società “La Cravatta”
4° “ “Passa la Gioventù” “ Ferraris
5° “ “Tartaruga” “ Gruppo Adami
6° “ “ Zoccolo Olandese” “ “ “
7° “ “Primavera” " Giuseppe Carbonetto
8° “ “Fontana” “ Gruppo Adami
9° “ “Catarinette” “ Scuola Taglio Carrara
10° “ “Magnificenza Floreale” “ Gruppo Adami
11° “ “Cineserie” “ Signora Cina Cagnacci
12° “ “Trine e Violette” “ “ “ “
13° “ “Grande Ventaglio” “ “ “ “
14° “ “Fuochi Artificiali” “ “ “ “
15° “ “Damigelle XV Secolo” “ Costamagna di Ventimiglia
II CATEGORIA (giuria: prof. Charles Henry, ing. S. Canepa, dr. G. Nobbio)
1° class. ex aequo “Trionfo del Sole” di Adelio Peverello di Poggio
" “Musica” “ Banda P. Anfossi di Taggia
3° “ “ “ “Asperu Surdu” “ Ziliani
" “Sole, Bellezza, Armonia” “ Gruppo Adami
5° “ “ “ “Fontana Fiorita” “ Cina Cagnacci
" “Messaggeri” “ Soc. Colombofila Sanremese
7° “ “ "Centauro” “ Moto Club Sanremo
8° “ " “Auto Fiorita” “ Gino Arrigucci
9° “ “ "Albero Fiorito” “ Cina Cagnacci
10° “ “ "Tavolozza Fiorita” “ Comitato Arti e Tradizioni Sanremo
11° “ “ "Terra Mia” “ Donetti di Bussana
12° “ " “Corbeille” “ Giuseppe Carbonetto
13° “ “ "Ombrello Campagnolo” “ Cina Cagnacci
14° “ “ "Gondola Veneziana” “ Vittorio “Mandy” Semiglia
15° “ “ "Landau Chic” “ Cina Cagnacci
III CATEGORIA (giuria: prof. A. Beltrame, arch. S. Gabrielli, dr. G. Taggiasco)
1° class. “Scarpone” di ANPI Sanremo
2° “ “Barca Fiorita” “ Rambaldi di Poggio
3° “ “Corbeille Fiorita” “ Giuseppe Carbonetto
4° “ “I Mori di Venezia” “ Vittorio “Mandy” Semiglia
5° “ “Primavera” “ Agostino Repetto
6° “ “Vettura Fiorita” “ Nobbio
7° “ “Corsa Ciclistica” “ Luigi Peretti
8° “ “Dalle Palme ai Pini” “ ENAL Villetta
9° “ “La Perla” " Vittorio “Mandy” Semiglia
10° “ “Mercato Floreale” “ Lupi di Taggia
11° “ “Vettura Fiorita” “ Giuseppe Carbonetto
12° “ “Vettura Fiorita” “ “ “
13° “ “Città Giardino” “ ENAL Val d’Olivi-Orlando Semiglia
14° “ “Vettura Fiorita” “ Giuseppe Carbonetto
15° “ “Vettura Fiorita” “ “ “
16° “ “Pergola” “ ENAL Borgo
17° “ “Cestello Fiorito” “ Orlando Semiglia
18° “ “Vettura Fiorita” “ Giuseppe Carbonetto”
19° “ “Vettura Fiorita” “ “ “
20° “ “Vettura Fiorita” “ “ “
Presidente onorario giurie Arnaldo Fraccaroli; Presidente effettivo ing. Bartolomeo Corradi.
(Notizie estratte da L’ECO DELLA RIVIERA del 16.2 – 19.2 - 23.2.1950)
Anno 1951.
Malgrado il tempo incerto, con un’abbondante spruzzata di pioggia che accompagnò parte della sfilata, il Corso Fiorito del 1951 si svolse regolarmente domenica 4 febbraio.
Già da prima dell’inizio una folla strabocchevole, ben oltre le ventimila persone, si accalcò sulle tribune e dietro le transenne lungo il percorso su via Roma.
Dagli altoparlanti si riversavano le allegre ed orecchiabili note della canzone del “Carnevale Matuziano”, composta espressamente per l’occasione da Natale Andreini, che si alternavano con una nuova e briosa canzonetta, quella dell’”Oca della Riviera”, musicata con ritmo di samba dal Maestro Andracco su parole della dott.ssa Rosa Scattina.
Alle ore 15 in punto Nello Ferrua, direttore della sfilata, diede il via alla banda musicale comunale “Giuseppe Verdi” che aprì il corteo al suono di allegri brani musicali intonati al Carnevale.
Accolti da calorosi e ripetuti applausi, le 30 vetture e i 20 carri in competizione, ai quali si aggiunsero alcune vetture fuori concorso, iniziarono a sfilare sul percorso.
Aprì il festoso e variopinto carosello della categoria “carri” “Fontana Profumata”, di Gino Barla, con un ricco addobbo di garofani rosa e violette, mentre alcune sorridenti ed eleganti fanciulle si affacciano fra le ghirlande di fiori.
Seguì il carro “Sanremo Eterna Primavera”, di Giovanni Pesante, con una enorme corbeille guarnita con straelitziae, garofani e fiori di mandorlo; un gruppo di graziose ragazze ingentiliva il tutto.
Venne quindi il carro “Sul Belvedere”, di Alessandro Donetti di Bussana, con una profusione di rose pregiate, viole e garofani; a bordo giovani signorine completavano il quadro.
Di seguito il carro “Carlin’s Boys”, presentato dalla società calcistica omonima su progetto di Sergio Lana; allestito con molto buon gusto e abbondanza di fiori, con prevalenza dei colori sociali azzurro e nero. Un grande galletto, pronto a spiccare il volo, agitava le sue ali su di un gruppo di vivaci tifose: un pallone costruito con i fiori si apriva al passaggio davanti alle tribune, liberando un volo di beneauguranti colombi. Nutrito il getto di fiori, confetti, caramelle e ben 5.000 palline da pingpong colorate di nero e azzurro.
Realizzato e ornato finemente con garofani rosa e ginestra sfilò il carro “La Caravella”, di Lindita Biggio, con quattro ragazze elegantemente vestite.
Seguirono due carri realizzati dalla fiorista Cagnacci: “L’Altalena dell’Amore”, con un’altalena addobbata con armonia di colori e “La Primavera”, che presentava tre archi rivestiti di splendide rose.
Fu quindi la volta del carro “Fiorito Asil” di Nino Rossi, sul quale spiccavano cinque invitanti e sorridenti “cinesine”.
Veniva poi “L’Aurora”, di Eugenio Ferrari, che rappresentava un sole nascente rivestito di calendula e trainato da tre cavalli volanti realizzati in garofani bianchi: completavano l’allegoria tre belle ragazze che indossavano costumi d’epoca romana.
Seguì il carro “Colori ed Armonie”, progettato da Ernesto Tonon per conto del Tennis Club Ventimiglia e realizzato da P. Baldizzone, T. Visiani e A. Cipriani con la supervisione e collaborazione di A. Gatti,A. Maccario e A. Giansoldati. Presentava tavolozze, cetre ed arpe accuratamente infiorate ed era allietato da cinque incantevoli ragazze.
Il carro “Bolle di Sapone” di Domenico Ziviani, presentava una serie di palloncini colorati realizzati con garofani dalle più diverse tinte, con un ottimo effetto visivo, ed era animato da tre allegre bimbe e quattro graziose signorine.
Subito dopo passò il carro “La Vispa Teresa” allestito con notevole buon gusto da Rino Ceriolo, che ospitava un gruppo di graziose bambine e da una bella signorina.
Il carro successivo fu “Colombofila” della Società omonima, di Sanremo, dal quale si levarono in volo, in lanci successivi, circa 700 piccioni viaggiatori. Presentava una struttura rialzata, ottenuta con tela e listelle di legno intrecciate, che ospitava un nido realizzato con giunchi e rametti: fiori di pesco, garofani e rose costituivano l’addobbo floreale, mentre una decina di signorine e giovanotti completavano il carro.
Molto ammirato e sfarzoso fu il carro “Galà bianco-lilla”, di Marchini e Ricci, per gli eleganti costumi e la ricca decorazione floreale, con delicate ghirlande di garofani e glicini: a bordo spiccava la presenza di un folto gruppo di graziose ragazze.
Sfilò di seguito il carro “Zampillo Fiorito”, di Giuseppe Carbonetto, che presentava una rocaille con piante grasse, ricchi ciuffi di strelitzie e bordure di garofani ed era sormontata da una riproduzione della celebre fontana sanremese “lo Zampillo”, realizzata con violette e garofani. Gli spruzzi d’acqua erano realizzati con corolle di giacinti e mughetti infilzate su dei supporti di fil di ferro. Sei graziose contadinelle lanciavano mazzetti di fiori al pubblico.
Il carro successivo era “Ippica Floreale”, di Nino Rodi: vi figuravano un grande cavallo stilizzato e un ferro portafortuna con alcune graziose cavallerizze.
Seguì “Il Regno di Satana” con figuranti che indossavano indovinati costumi rossi e neri da diavoli.
Molto applaudito fu il carro “Cronaca Rosa”, presentato dall’Unione Provinciale Giornalisti su disegno di Sergio Lana e realizzato da Ebe Flora dei f.lli Bestagno con la collaborazione di “Millino” Biga. Univa la grazia e l’eleganza floreale richieste dall’organizzazione e il carattere umoristico tipico dei corsi carnevaleschi: sul fondo del carro c’era una casetta fiorita, mentre più avanti una grande cicogna rivestita di garofani bianchi reggeva col becco una ghirlanda di roselline alla quale era fissata una soffice culla di garofani rosa. Nella culla, fasciato come un neonato, si trovava il popolare strillone “Barba” Triulzi” con tanto di cuffietta rosa, bavaglino con la scritta “Non mi baciate” e un grosso biberon…. collegato ad un bottiglione di Barbera. Alcune graziose “nurses” facevano corona al “neonato”.
Veniva quindi il carro “Santa Cecilia”, della Banda Filarmonica di Poggio, molto imponente e rumoroso, ospitava un gruppo di belle fanciulle e l’intero corpo bandistico.
Sfilò poi il carro “La Dea Fortuna”, presentato da Domenico Ziviani, con una roulette realizzata con garofani rossi e violette; una graziosa signorina bruna impersonava la Dea Fortuna ed era attorniata da altre ragazze e giovanotti nelle vesti di croupiers.
A questo punto iniziò la sfilata della categoria “vetture”, aperta da due “Carrozze fiorite” di A. Anfossi, la prima era decorata con garofani rosa e violette, mentre la seconda era addobbata con mimosa e garofani rossi.
La vettura successiva fu “Ricsciò”, dei fratelli Semiglia: il classico calessino ospitava una elegante “cinesina” e Orlando Semiglia, dei noti “Careghéti”.
Seguivano quattro “Carrozze Fiorite” presentate da Giuseppe Carbonetto: gli addobbi, eleganti e di buon gusto, erano costituiti da: garofani, violette, calendule, margherite e verde ornamentale. Graziose fanciulle e vivaci ragazzi costituivano gli equipaggi.
A seguire fu la volta di tre vetture infiorate da Marchini e Ricci, già apprezzati allestitori di alcuni carri: “Fuochi di Artificio”, “Coppa Fiorita” con garofani rosa e tulle, “Aeroplano Fiorito” con giacinti bianchi e lilla, mentre graziose signorine ingentilivano le realizzazioni.
Venne quindi la vettura “Passeggiata del Galletto”, presentata da Gino Carrara e dal cooncessionario locale della Moto Guzzi: fra i garofani rosa e bianchi facevano capolini alcuni vispi bambini.
Sulla vettura seguente, intitolata “Damine del 700” del Conte Bellentani, allestita da Ebe Flora dei f.lli Bestagno: a bordo salutavano sorridenti il pubblico le figliolette del conte Bellentani dalle grandi e alte crinoline di grande effetto.
Sfilò poi la vettura “Bianco e Nero”, anch’essa addobbata da Ebe Flora, per conto dell’Unione Provinciale Giornalisti: un landau curato nei minimi particolari, trainato da una pariglia di cavalli bianchi, ricoperto con maestria da una profusione di lillà bianchi con a bordo due esuberanti signorine in elegante abito da sera. Il pubblico ammirato la applaudì a lungo, considerandola la vettura più elegante del corso.
Fu quindi la volta della vettura “L’Oca Della Riviera” presentata da Giovanni Rissone, direttore del giornale Eco della Riviera, rinfiorata con garofani rosa e verde ornamentale: nell’equipaggio i figli del sig. Rissone, vestiti con abitini stampati con i caratteri del giornale, che cantavano la simpatica canzoncina:
“ Noi siam le belle ochette / della Città del Sole / versiamo inchiostro a rivi / scriviam con testa e cuore / …. “
facendo eco agli altoparlanti lungo il percorso che diffondevano l’allegro motivetto. Nutrito il lancio di caramelle, confetti e fondenti che faceva a gara, per originalità e dovizia, con il carro della Carlin’s Boys.
Il fiorista Antonio Bestagno presentò in proprio tre vetture: “Carrozza Fiorita” ornata con 18 dozzine di strelitzie e allietata da alcuni allegri “arlecchini”; “Farfalle”, con garofani rossi e fior di pescoe una altra “Carrozza Fiorita” addobbata con garofani rosa e fiori di pesco.
La vettura “Fantasia Marinara”, di Eugenio Ferrari, con cavallucci e stelle di mare in garofani rossi e alcune allegre “marinarette”.
Dello stesso Ferrari anche la vettura “Omaggio Floreale”, riccamente infiorata con garofani rossi e rosa.
Seguì la vettura “Rosso di Sera”, allestita dalla nota allestitrice per numerosi corsi fioriti Lindita Biggio e ornata con garofani rossi: a bordo alcuni figuranti dai costumi rossi e neri.
Ancora di Lindita Biggio le vetture “Primavera”, con garofani rosa e fiori di pesco, e “Serenata Spagnola” addobbata con garofani rossi e bianchi: eleganti ed ammirati i costumi degli equipaggi.
Molto successo riscossero anche le vetture presentate da Cina Cagnacci: “La Pompadour” con una grande crinolina realizzata con stipa pennata e roselline; “Orchidea” con una lussuosa auto sormontata da un originale tronco d’albero, infiorato con pregiate orchidee catleje, rose e piselli odorosi; “Chanteclair”, con un misterioso uovo in garofani Minerva che si aprì davanti alla giuria rivelando la presenza di due graziosi bimbi; “Carrozza Fiorita” tutta rivestita di rose; “Ranuncolo” con ranuncoli gialli e rossi e tre bimbe dai costumi perfettamente intonati; infine “Corbeille”, realizzata in garofani Saffo.
Molto apprezzata ed applaudita la vettura “Cocchio” di Lena Molonaro, che presentava un elegante cocchio ornato di rose, preceduto da un valletto in costume, che ospitava alcuni bimbi e bimbe in costumi d’epoca: dapprima intimiditi dagli scroscianti applausi, ma ben presto sorridenti e allegri.
Fu quindi il turno della vettura “Panne alla Roma-Pechino”, originale ed allegra realizzazione di Luciano Salvo e Armando Anselmi, con un bue che trainava una macchina perfettamente modellata su quelle utilizzate dai pionieri dei viaggi automobilistici. Gli occupanti indossavano tutti abiti di fine ‘800 ed erano muniti di cannocchiali e indecifrabili carte geografiche; sul pubblico venivano soffiate nuvole di borotalco e lavanda.
A chiudere la sfilata furono due vetture fuori concorso: una, presentata dall’Associazione Commercianti, era addobbata con delicate rose, l’altra, dell’Associazione Albergatori, era ornata di garofani bianchi e rossi.
Dopo il tradizionale giro di presentazione iniziò un fitto lancio di caramelle, confetti e mazzetti fioriti composti in prevalenza da violette: il comitato organizzatore riferì di averne messo a disposizione circa 150.000 esemplari, mentre si calcola che in tutto furono lanciati circa 600.000 mazzolini.
Durante la manifestazione aveva iniziato a cadere una leggera pioggia, ma verso la fine diventò progressivamente più fitta, inducendo le giurie ad accelerare le operazioni per designare i vincitori dei premi.
Le giurie erano composte da: prof. Charles Henry, ing. Stefano Canepa e sig. Giovanni Bottini per i carri; per le vetture da: prof. Antonio Beltrame, prof. Silvio Gabrielli e sig. E. Conte. Il presidente onorario fu il sig. Arnaldo Fraccaroli ed effettivo l’ing. Bartolomeo Corradi.
Il verdetto fu il seguente:
Categoria Carri:
1° classif. “Colombofila” di Soc. Colombofila Sanremo
Ex-aequo “Cronaca Rosa” “ Unione Prov.le Giornalisti 3° classif. “Gala Bianco-Lilla” “ Marchini e Ricci
4° classif. “Fiorito Asil” “ Nino Rossi
5° “ “Zampillo Fiorito” “ Giuseppe Carbonetto
6° “ “Bolle di Sapone” “ Domenico Ziviani
7° “ “Carlin’s Boys” “ A.C. Carlin’s Boys
8° “ “Santa Cecilia” “ Banda Filarmonica Poggio
9° “ “Colori ed Armonie” “ Tennis Club Ventimiglia
10° “ “L’Altalena dell’Amore” “ Cina Cagnacci
Dall’11° al 20° classificati a pari merito.
Categoria Vetture
1° classif. “Pompadour” di Cina Cagnacci
2° “ “Bianco e Nero” “ Unione Prov.le Giornalisti
3° “ “Carrozza Fiorita” “ Antonio Bestagno
4° “ “Damine del ‘700” “ Conte Bellentani
5° “ “Coppa Fiorita” “ Marchini e Ricci
6° “ “Carrozza Fiorita” “ Antonio Bestagno
ex-aequo “Orchidea” “ Cina Cagnacci
8° “ “Chanteclair” “ Cina Cagnacci
9° “ “Farfalle” “ Antonio Bestagno
10° “ “L’Oca della Riviera” “ Giovanni Rissone
Dall’ 11° al 30° classificati a pari merito.
Da segnalare che il verdetto della giuria ha incontrato il disappunto di qualche concorrente, in quanto nell’assegnare i premi non si sarebbe tenuto conto delle disposizioni del concorso, secondo le quali l’elemento predominante doveva essere il fiore fresco, con preferenza per quello disposto sciolto, mentre il carro e la vettura dichiarati vincitori, non avrebbero osservato tali norme.
Mentre erano in corso le premiazioni la battaglia dei fiori continuava ad essere alimentata e si manteneva molto vivace, ma il persistere della pioggia piuttosto forte indusse gli organizzatori a far defluire carri e vetture che si diressero verso lo “Zampillo” per uscire dal percorso, venendo circondate e letteralmente assalite da torme di spettatori che cercavano di strappare i fiori più belli a ricordo di una giornata indimenticabile.
A chiusura della cronaca un elogio particolare per il comitato organizzatore che ha saputo creare i presupposti per la riuscita dell’evento e agli allestitori dei carri che hanno realizzato le opere meravigliose ammirate durante la sfilata, contribuendo al miglior successo della manifestazione.
(Notizie estratte da:“L’ECO DELLA RIVIERA” del 01.02, 04.02, 08.02, 11.02.1951)
Anno 1952.
Particolarmente curata fu l’organizzazione dei festeggiamenti di carnevale che prevedevano corsi mascherati notturni e il tradizionale corso fiorito. L’illuminazione fu completamente rivista, con l’installazione di 30 archi metallici, ai quali vennero fissati i pannelli di legno dipinti dal valente bozzettista architetto Enrico Tavaglieri, che rappresentavano le più famose maschere italiane, mentre le luci vennero collocate secondo le indicazioni della scenografa ing. Enrica Cattaneo.
Soggetto dei corsi carnevaleschi fu lo scontro fra cow boys e pellirosse, animato come sempre dal l’indomito Luciano Salvo con il contributo di altri noti buontemponi e con la partecipazione dei due gruppi musicali “Fregamusoni” di Cantù e “Gate Avenue Straw Hatters” di Genova.
Il comitato aveva fatto stampare per tempo la pubblicazione “Sanremo, Carnevale Fiorito” con la copertina di Vittorio Buttafava, che con la sua originalità, richiamava i motivi ispiratori dell’addobbo della città, mentre all’interno erano stati raccolti divertenti scritti d’occasione dovuti ad Achille Campanile, Alberto Cavaliere, Dino Falconi, Clara Grifoni, Giuseppe Marotta, Riccardo Morbelli, Giovanni Mosca ed Angelo Nizza: amene illustrazioni e interessanti riproduzioni completavano il volumetto, di cui furono inviate in tutta Italia 3.000 copie per pubblicizzare la manifestazione.
Il corso fiorito fu programmato per Domenica 24 febbraio con la partecipazione di 24 carri e 30 vetture: l’ingresso dei mezzi era previsto da via XX Settembre e dovevano ripetere tre volte il percorso su via Roma dallo Zampillo fino al piazzale della stazione e ritorno.
La folla degli spettatori superò ampiamente le 30.000 persone e il servizio d’ordine e gli sbarramenti predisposti lasciarono a desiderare generando alcuni inconvenienti.
La sfilata fu aperta dai gruppi musicali e da quattro carrozze che portavano alcune fra le più note e tipiche maschere italiane: Meneghino e la Cecca da Milano, il dottor Balanzone da Bologna, Gianduia e Giacometta da Torino e Arlecchino da Venezia.
Il percorso fu quindi invaso, fra gli applausi e le risate, da cow boys e pellirosse che si esibirono in una serie di divertenti quadretti in perfetto stile western sotto la denominazione “Arrivano i Nostri !”, con assalti alla diligenza, inseguimenti e sparatorie che coprirono gli spettatori con una nube di talco alla lavanda della ditta Biggi di Imperia.
Dopo un intervallo alquanto prolungato, ebbe finalmente inizio il corso fiorito vero e proprio, con il passaggio del carro fuori concorso “Messaggio d’Amore”, allestito dalla ditta Conte di Bordighera per conto dell’Associazione Albergatori di Sanremo, che presentava una profusione di garofani, iris e margherite, fra i quali si notavano alcune graziose damigelle.
Il primo carro in gara fu “Alice nel Paese delle Meraviglie”, progettato da Mario De Carli e realizzato da Domenico Ziviani con ciclamini, giacinti, garofani e anemoni: grazioso e curato il motivo architettonico e molto ricchi ed appropriati i costumi.
Il carro seguente fu “Fantasia”, di Mario Piras e Rino Ceriolo, realizzato in violette, garofani e roselline con due giovani fanciulle sorridenti.
Subito dopo sfilò “Serenata alla Luna” di Carla De Fabianis, con una grande luna realizzata in garofani bianchi, mentre la coppia di figuranti indossava ricchi costumi sivigliani.
I Giovani Operai del Patronato San Vincenzo presentarono il carro “Bi-Bo-Bu Re Bantù”, che per la verità aveva pochi fiori anche se la buona volontà aveva ottenuto un risultato apprezzabile.
Il carro “I Genietti del Bosco”, di Giovanni Bensa, presentava un paesaggio alla Walt Disney, ma la decorazione floreale era insufficiente per farlo apprezzare maggiormente, malgrado fosse animato dalla presenza di un gruppo di allegri giovanissimi.
Seguiva “Fonte Viva”, un carro di Alessandro Donetti di Bussana, addobbato con viole e garofani rossi e allietato da quattro eleganti damine.
Il carro successivo era “La Casa dei Nani”, di Felice Dore di Poggio, mentre a bordo un gruppo di bimbi e una signorina impersonavano Biancaneve e i suoi piccoli amici.
Veniva quindi il carro di ottimo effetto “Polo Nord” di Mery Moraglia e Wilmo Donzella, molto ammirato: un grande cervo trainava una slitta gigante, realizzati in garofani bianchi, mentre tre graziose fanciulle, avvolte in morbide pellicce bianche, reggevano le redini.
Sfilava quindi il carro “Primavera a Sanremo” di Giuseppe Carbonetto, uno dei migliori artefici dei corsi fioriti sanremesi: fra garofani e delicati fiori di pesco risaltava la bellezza di alcune “paesanelle”.
Il prossimo carro era “I Fiori di Sanremo nel Mondo” del pittore Ferdinando Lemme, con a bordo quattro giovani fanciulle.
Subito appresso si vedeva il carro “Frantoio” del comm. Antonio Nuvolone, Anfossi e Anselmi, che presentava un gigantesco frantoio rivestito di garofani, mimose e violaciocche, con la presenza di un folto numero di giovanotti e signorine che animavano la scena.
Passava subito dopo il carro “Fungo Fiorito” di Liliana Monti e Rino Ceriolo con un grande fungo ricoperto di ranuncoli e violette, attorno al quale si notava un numeroso gruppo di ragazze.
Seguiva quindi il carro “Giardino all’Italiana” dell’esperta Lindita Biggio, che aveva riprodotto una grande aiuola ornata con strelitzie, violette e garofani, sulla quale spiccava una dama di corte scortata da due araldi.
Di seguito veniva il carro “Scarpette Rosse” dell’Unione Provinciale Giornalisti, già vincitori a pari merito della precedente edizione, che presentavano un soggetto fine ed originale anche se non molto appariscente, realizzato dalla fiorista Scarpellini. Un gruppo di alunne della scuola di danza classica diretta da Germaine Casassa, eleganti nei loro bianchi tutù hanno mimato alcuni passi del celebre balletto, fra gli applausi del pubblico.
Il carro “Il Campiello Veneziano”, anch’esso ideato dal pittore Reni Peretti, mostrava una realizzazione architettonica pregevole. Sul carro un gruppetto molto intonato.
Un folto gruppo di giovani che indossavano il classico costume matuziano componevano l’equipaggio del carro “La Colombiera”, ideato da Carlo Alberto e presentato da Vincenzo Liberatore. Giunto davanti alla tribuna delle autorità, fra i garofani, i fiori di pesco e i giacinti, si è levato un volo di piccioni viaggiatori della Società Colombofila.
Il carro “Regina dei Fiori” di Lena Molonaro presentava un soggetto indovinato, buona la realizzazione, sia per i fiori che per i costumi molto appropriati.
Seguivano alcuni carri presentati da Cina Cagnacci del “Jardin Fleurì” su progetto di Reni Peretti.
“Serenata Veneziana”, con una gondola, ben modellata, ricca di garofani e plumosus biondo, appoggiata su di un letto di foglie tinte di blu-mare, che ospitava un gondoliere e due dame molto eleganti.
Fine e ben curato “Geishe”, allestito con garofani gialli, semprevivi variopinti, ranuncoli, fior di pesco e foglie decorative di magnolie sterilizzate e tinte di verde e bordeaux, mentre quattro “giapponesine” e alcuni bimbi corredavano il carro.
Il carro “Alta Velocità 1800” presentava una grande antidiluviana locomotiva realizzata con oltre 5.000 garofani.
Sfilò quindi il carro “Fiori e Beghe” (fiori e bruchi) di Domenico Ziviani, che alludeva al problema dei bruchi che possono infestare e rovinare i nostri garofani.
Venivano quindi “Sorpresa della Pesca” di Jeannot Gastaldi, “Mulino della Felicità” di Bramé e Khanemann, e “Giostra Fiorita” di Mario Battistotti. Purtroppo di tali carri manca una descrizione accurata in quanto i loro allestitori non presentarono in tempo la prevista scheda tecnica.
Fra le trenta vetture concorrenti da ricordare le sei allestite dalla ditta Ebe Flora, autentici gioielli di buon gusto e di arte floreale, approntate da mani artistiche: “Cinguettio” in garofani bianchi e fior di pesco, “Tropicale” con una dovizia di strelitzie, “Fantasia” in margherite gialle e strelitzie, “Primavera” di fiori di pesco, “Haway” in garofani Radio e giacinti bleu e infine “Fedora” con garofani rossi.
Molto ammirate ed allestite con particolare cura anche le vetture allestite da Cina Cagnacci della ditta Jardin Fleurì: “Landau chic” in lillà bianco, roselline pompon di serra e pizzo bianco, “La Casina delle Rose” con rose Virlandia Vandergon e rampicanti, “Carrozza Fiorita” di garofani Corallino.
A seguire le vetture, pregevolmente allestite, presentate da Giuseppe Carbonetto: “Nido” con un grande uccello in pampa multicolore, violette, ginestra e garofani, “Pergola” con garofani bianchi, plumosus, violette e ginestra, “Fontana fiorita” di garofani bianchi, verde ornamentale e strelitzie , ed un superbo “Arco Fiorito”, in violette e garofani Meraviglia, con i figuranti che indossavano i costumi di Otello e Desdemona.
Lindita Biggio e i fratelli Bernocchi hanno abilmente lavorato garofani, rose e violette per allestire le vetture: “Armonie di Fiori”, “La Cometa”, “Falene”, “Sombrero y Mantilla”.
La signora Annetta Anfossi ha allestito in maniera elogiativa quattro vetture: “La Tavolozza”, “Bianco e Nero”, “La Rosa e la Farfalla” e “La Cappelliera”.
Giovanni Bonfante, con Zanfi e Ricci, hanno presentato tre vetture addobbate con orchidee, garofani, violette e rose: “Sua Maestà l’Orchidea”, “Abbondanza” e “Il Trionfo del Garofano Rosa”. Forse l’accurato lavoro avrebbe meritato maggior considerazione da parte della giuria.
Seguivano quindi altre vetture, tutte decorate con garofani, margherite, rose e violette. L’Agenzia di Viaggi Italtours ha presentato la vettura “Il Globo”, Alessandro Donetti di Bussana ha allestito “Cuori fra le Nevi”, Secondo Marchini e Viacava “Sogno”, Emilio Nobbio e Rolleri “Serenata a Margherita”, Rosa Carbonetto e Lindita Biggio hanno presentato “Notturno” e Giorgia D’Emarese “Penicillina Floreale”.
Infine, fuori concorso, la vettura “Gioia dei Bimbi”, allestita da Angelo Diamante con garofani e rose.
Al termine del primo giro di presentazione è stata ingaggiata una vivace battaglia fra gli equipaggi di carri e vetture e il pubblico che affollava tutto il percorso. Fra tutti è apparso particolarmente ricco il lancio di mazzetti ad opera dei carri allestiti da Cina Cagnacci dei Jardin Fleurì e dalla ditta Ebe Flora.
La manifestazione riscosse un notevole successo fra gli spettatori e unanime consenso da parte di esperti del settore. Purtroppo, confusi nella folla, numerosi borseggiatori misero a segno parecchi colpi, malgrado le misure cautelative adottate in precedenza e l’assidua sorveglianza delle forze dell’ordine.
A conclusione della manifestazione le giurie, con presidente onorario Arnaldo Fraccaroli, resero note le loro decisioni, che forse, secondo alcuni pareri, non sarebbero state tutte pienamente condivise.
CATEGORIA CARRI (giuria: ing. Bartolomeo Corradi, sig. Ermanno Moro, arch. Renato Camus e dr. Elvio Bracci)
I premio “Geishe” di Jardin Fleurì
II “ “Fiori e Beghe” “ Domenico Ziviani
III “ “Serenata Veneziana” “ Jardin Fleurì
IV “ “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Mario De Carli
V “ “Il Mulino della Felicità” di Kahnemann e Bramé
VI “ “Giardino all’Italiana” “ Lindita Biggio
VII “ “Scarpette Rosse” “ Unione Giornalisti
VIII “ “Primavera a Sanremo” “ Giuseppe Carbonetto
IX “ “La Colombiera” “ Vincenzo Liberatore
X “ “AltaVelocità 1800” “ Cina Cagnacci
XI “ “I Genietti del Bosco” “ Giovanni Bensa
XII “ “Polo Nord” “ Mary Moraglia
XIII “ “Regina dei Fiori” “ Lena Molonaro
XIV “ “Il Fungo” “ Liliana Monti
XV “ “Frantoio” “ Antonio Nuvolone
XVI “ “Bi-Bo-Bu” “ Patronato S. Vincenzo
XVII “ “La Casa dei Nani” “ Felice Dore
XVIII “ “Campiello Veneziano” “ Reni Peretti
IXX “ “Serenata alla Luna” “ Carla De Fabianis
XX “ “Sorpresa della Pesca” “ Jeannot Gastaldi
XXI “ “Giostra Fiorita” “ Pietro Battistotti
XXII “ “Fantasia” “ Mario Piras
XXIII “ “Il Mondo” “ Ferdinando Lemme
XXIV “ “Fonte Viva” “ Alessandro Donetti
CATEGORIA VETTURE (giuria: sig.ra Ada Novaro, pittore Bernardino Palazzi, dr. Ludovico Ronco)
I “ “Landau Chic” “ Jardin Fleurì
II “ “Primavera” “ Ebe Flora
III “ “Arco Fiorito” “ Giuseppe Carbonetto
IV “ “Cinguettio” “ Ebe Flora
V “ “Fedora” “ “ “
VI “ “Tropicale” “ “ “
VII “ “Fantasia” “ “ “
VIII “ “Haway” “ “ “
IX “ “Penicillina Floreale” “ Giorgia D’Emarese
X “ “Nido” “ Giuseppe Carbonetto
XI “ “S. M. l’Orchidea” “ Giovanni Bonfante
XII “ “Trionfo” “ “ “
XIII “ “La Cometa” “ F.lli Bernocchi
XIV “ “Sogno” “ Secondo Marchini
XV “ “Fontana Fiorita” “ Giuseppe Carbonetto
XVI “ “Carrozza Fiorita” “ Jardin Fleurì
XVII “ “Pergola” “ Giuseppe Carbonetto
XVIII “ “La Cappelliera” “ Annetta Anfossi
IXX “ “La Casina delle Rose” “ Jardin Fleurì
XX “ “Abbondanza” “ Giovanni Bonfante
XXI “ “La Rosa e la Farfalla” “ Annetta Anfossi
XXII “ “Bianco e Nero” “ “ “
XXIII “ “Falene” “ Lindita Biggio
XXIV “ “Globo” “ Agenzia Italtours
XXV “ “Notturno” “ Rosa Carbonetto
XXVI “ “Serenata a Margherita” “ Emilio Bobbio
XXVII “Armonia di Fiori” “ F.lli Bernocchi
XXVIII” “Cuori fra le Nevi” “ Alessandro Donetti
IXXX “ “Tavolozza” “ Annetta Anfossi
XXX “ “Sombrero y Mantilla” “ Lindita Biggio
(Notizie tratte da L’ECO DELLA RIVIERA del 21.2 – 28.2.1952)
Anno 1953.
L’edizione di quest’anno fu particolarmente degna di nota.
Per i corsi carnevaleschi in notturna fu allestita una magnifica decorazione luminosa, posizionata lungo via Roma, costituita da una serie di archi fioriti con al vertice una figura femminile ed una maschile che sembravano versare cascate di fiori: i pannelli degli archi furono disegnati dal pittore Albertarelli.
Per la prima volta il Comune, accogliendo le richieste dei carristi, concesse l’uso dell’autostazione di piazza Colombo, ancora in corso di costruzione, per l’allestimento di carri e vetture.
La sfilata era programmata per domenica 15 febbraio, ma purtroppo proprio quel giorno si scatenò sulla città una violentissima bufera di vento con raffiche oltre i 100 Km all’ora, mettendo a forte rischio l'incolumità di spettatori e addetti alla sfilata, in quanto si verificò la caduta di qualche elemento delle luminarie o di altro materiale dai palazzi vicini.
Vista la situazione di estrema pericolosità, gli organizzatori furono costretti, per la prima ed unica volta, a rimandare la manifestazione per le avverse condizioni meteorologiche, mentre gli altoparlanti collocati lungo il percorso invitavano ripetutamente il pubblico a non sostare nei punti pericolosi e ad allontanarsi dalle strade.
Il fatto creò notevoli difficoltà agli allestitori per conservare in buono stato le decorazioni floreali già installate, ma, grazie all'uso di molto ghiaccio, il problema venne superato e il corso si svolse regolarmente il martedì successivo.
Da sottolineare che la giuria, per poter esprimere un giudizio più corretto, visionò i carri già la domenica, mantenendo il verdetto riservato fino al termine della manifestazione.
Come da tradizione, passata finalmente la bufera di vento della domenica, il sole la fece da padrone riscaldando tutti i convenuti.
La sfilata fu aperta dalla banda folcloristica “Matussia Canta e Sciuscia”, accompagnata dai maestri direttori Ferrari e Bruzzone e da un folto gruppo di graziose ragazze in costume sanremasco, al suono del nuovo brano ”Canta è Carnevale”, composto dal maestro Bruzzone. Impeccabili ed eleganti le nuove divise allestite dalla sartoria Loraschi: vivace interesse e ilarità suscitarono i buffi strumenti musicali accolti da calorosi applausi.
Il percorso si snodava ad andata e ritorno lungo via Roma e sul corso O. Raimondo fino al chiosco della musica; gli spettatori sono stati calcolati in circa 35.000 persone giunte a Sanremo con ogni mezzo, malgrado la giornata feriale.
La prima ad iniziare il carosello fiorito della categoria vettura fu “Canestro di Viole Mammole” presentata da Ebe Flora di Antonio Bestagno, con un elegante cestello di violette dal quale sbucava una graziosa ragazza che indossava un vaporoso abito bianco.
Altre opere di Ebe Flora furono le vetture:
“Carrozza Fiorita”, addobbata con garofani rosa e fiori di pesco e con cinque signorine molto carine; “Meraviglia” con garofani gialli e calle assieme a tre belle fanciulle;
“Sinfonia Rosa”, ancora in garofani rosa e fiori di pesco ai quali si armonizzavano i costumi i quattro eleganti signorine;
“Souvenir de Lillà”, con un lussuoso landau e una profusione di lillà bianchi e rosa.
“Fior di Loto”, “Fanny”, “Rosellina”, “Auto Fiorita” e “Iris”, nonché la vettura fuori concorso presentata dall’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo con un vivace arlecchino e due gentili fanciulle in mezzo a superbe strelitzie e splendenti violette.
I fratelli Semiglia hanno presentato la vettura “Bianco e Nero”, con un enorme cilindro trainato da un simpatico pinguino guidato da un bimbo accompagnato da due figuranti che indossavano eleganti frac.
Seguiva la vettura “Culla Fiorita” di Giorgio Ricci con garofani rosa e anemoni: al suo interno c’erano due giovani fanciulle.
Un caratteristico lampione in anemoni, garofani e violette era il soggetto della vettura “Luci della Città”, allestita da Paola Battistello, e due giovani con seducenti costumi costituivano l’equipaggio.
Veniva quindi “Vettura in Giallo e Rosa” di Oreste Peri, con tre contadinelle che distribuivano fiori e sorrisi.
Era poi il turno di “Natura Morta” di Stefano Bobone, ma erano ben vive le due giovani pittrici che si destreggiavano fra tavolozze e pennelli.
La vettura “Sulla Spiaggia di Sanremo” di Ferrari, ospitava personaggi in costume da bagno malgrado la stagione invernale, dimostrazione eloquente del nostro clima mite.
Seguiva “Forza Milan” vettura presentata da Vilmo Leo Donzella, con abbondanti garofani rossi sapientemente disposti e quattro avvenenti “calciatrici”.
“Dolce Sogno” era la vettura allestita da Alessandro Donetti, ispirata alla fiaba di Biancaneve e del Principe Azzurro.
La nota e brava fioraia Lindita Biggio presentò le vetture:
“Violetera” con un armonioso cestello di viole contenente due simpatiche bimbe;
“Danubio Bleu” in garofani rossi e bluet;
“Il Trionfo delle Rose” con pregiate rose “Impero” prodotte da Vincenzo Asseretto.
I fratelli Bernocchi hanno realizzato le vetture:
“Canto d’Amore” addobbata con strelitzie e garofani,
“Gelosia”, infiorata con mimosa, al colore della quale s’ispirava l’abito giallo della figurante.
“Egiziana”, e infine “Tulipano Perroquet”
Sfilò quindi la vettura “Giuliana” presentata da Emilio Nobbio adornata con garofani rosa.
Un altro “mago” del corso fiorito, Giuseppe Carbonetto, ha presentato un numeroso gruppo di magnifiche vetture:
“Il Mulino” con un mulino a vento di ginestra, garofani e due olande- sine;
”Gondola Fiorita” con una prua di gondola decorata con pampa e tanti garofani bianchi;
“Il Pozzo dei Fiori” con garofani bianchi e verde ornamentale che ricoprivano un pozzo e i suoi archetti;
“Tavolozza” con una tavolozza realizzata in muschio e decorata da macchie di pampa colorata; “Arcobaleno” con un grande arco allestito con pampa multicolore, oltre a fiori di pesco, ghirlande e festoni di garofani;
“Chiar di Luna” con una sorridente mezza luna in pampa gialla oltre a violette e ciuffi di garofani rosa;
“Cestello Fiorito” con un canestro guarnito da garofani e verde ornamentale;
“La Prima Sveglia” con un galletto in pampa variopinta, garofani bianchi e plumosus.
Un altro “Mulino Olandese” fu presentato da Rosa Carbonetto con due vezzose “olandesine”.
Di A. Anfossi le vetture:
“Semprevivo” con una soffice bordura di ginestre e garofani bianchi mentre due graziose fanciulle indossavano eleganti candidi costumi da pattinatrici;
“Portafortuna”, con tre ragazze elegantemente vestite e un addobbo di garofani e plumosus;
“Carrozza in fiore”, con due giovani paesanelle: la decorazione era di garofani e anemoni;
“Meraviglia rosa” con garofani rosa e tre belle ragazze.
“Sole in gabbia” con due damine incipriate e imparruccate in mezzo a garofani bianchi e rosa.
Veniva poi una serie di vetture allestite da Domenico Ziviani:
“Corallino” con rose e garofani rossi: due damine e due bimbe si dondolavano sull’altalena fiorita;
“Van der Gen” in rose gialle con tre graziose fanciulle;
“Lillà”, un ricco landau con lillà bianchi e rose e due signorine in costumi d’epoca;
“Meilland” realizzata con rose rosse dell’omonima varietà e due giovani;
“Gloria di Roma” pure in rose rosse con il medesimo nome.
Veniva quindi la vettura “Orientalismo” di Renato Peretti, con a bordo due seducenti odalische e un simpatico negretto;
Sfilò poi un veicolo anonimo, senza il prescritto numero, realizzato con garofani rosa;
Di seguito le vetture: “Campane a festa” di Isacco Agrifogli, “Margherita della Riviera” di Emanuele Cichero.
Infine “Libellula” di Bestagno e “Promenade des fleurs” di Pier Luigi Pizzi.
Fu poi la volta dei veicoli della categoria carri.
Uno dei più originali fu “L’inviato speciale”, progettato da Renato Peretti e realizzato da Nino Rodi per l’Unione Provinciale Giornalisti: al centro, un abbozzo di mappamondo e una grande papera di cartapesta, sulla quale si trovava il popolare strillone “Barba” Triulzi, che per l’occasione si era raso metà faccia e scatenava le risate dei bimbi ammiccando buffamente con il suo vistoso cappello di carta; attorno c’erano tre belle ragazze impersonavano “la cronaca mondana”, “la cronaca sportiva” e la “radiocronaca”. Purtroppo ad un soggetto così originale e ben realizzato non era abbinato un adeguato addobbo floreale.
“Marte ha scelto i fiori” era il carro presentato da Lindita Biggio, ornato con ginestre e garofani: presentava tre belle “Marziane” e un disco volante che ospitava una graziosa bimba.
“Mio-Mao” era il titolo del carro di Prevosto e Kahnemann, con un gattone e un topolino sbeffeggiante realizzati in pampa, calendula, violette e garofani bianchi: cinque giovani e graziose “gattine” assistevano alla scenetta.
Di Pier Luigi Pizzi “Les Amours d’Arlequin” di garofani e altri fiori variopinti, animato da un Arlecchino e alcune damine.
Barla e Lentisco di Taggia presentavano “Pappagalli maldicenti”, con garofani gialli, ranuncoli e stipa variopinta e un gruppetto di allegre fanciulle.
Veniva quindi “La Campagnola” di Giuseppe Benso, con un chiassoso e numeroso equipaggio accompagnato da chitarra e fisarmonica.
“Favola fiorita”, suggestivo carro di Bassilana, decorato con garofani bianchi e rosa, presentava una minuscola casetta fiorita, una graziosa Biancaneve e sette bambini in veste di nanetti.
Seguiva “Melodie floreali” di Liliana Monti.
“La Dea dei fiori” era uno splendido carro di Giuseppe Carbonetto: in mezzo a quattro grandi palloncini su colonnine fiorite riccamente ornati con garofani bianchi e rosa c’era un alto cocchio, anch’esso di garofani rosa e bianchi, con assisa la dea dei fiori vestita elegantemente di raso bianco e tulle che guidava un volo di colombe bianche ed era accompagnata da quattro graziose ancelle che indossavano abiti di raso bianco.
Rino Ceriolo presentò “Maschere e fiori”, con una specie di teatrino decorato da immagini in tema: l’addobbo era in garofani variopinti e i figuranti indossavano i costumi di alcune note maschere.
Di seguito il carro “L’arca dei comici” di Renato Peretti infiorato con garofani, mentre a bordo c’era l’autore con la moglie e alcuni amici.
Era quindi la volta di “Fantasia messicana” di Mario de Carli, molto variopinto e ammirato.
Molto bello fu “Il re della musica” di Giovanni Pesante, che rappresentava un grande sassofono decorato con garofani di vari colori, dal quale faceva capolino una fanciulla in smoking, inoltre un gruppetto di ragazze che avevano costumi decorati con le note musicali.
Il carro “Mostra del fiore”, di Mary Moraglia e Vilmo Leo Donzella, presentava una scalinata dov’erano “esposte” alcune fra le più importanti varietà di garofani assieme ad eleganti fanciulle con abiti intonati al colore dei fiori.
Infine ecco “Più veloce del suono” di Domenico Ziviani, raffigurante un grosso lumacone in mezzo ad una profusione di giacinti, anemoni, ranuncoli e ciclamini. Sul carro un gruppo di ragazze e due vispi bambini.
Fuori concorso sfilarono un’auto della Flormenta e uno strano veicolo che dispensava squisite frittelle.
Dopo la conclusione del corso, il gruppo guidato da Luciano Salvo portò a spasso per le strade un piccolo circo con saltimbanchi, buffoni, un finto scimmione e un domatore per divertire i passanti. Per la cronaca il gruppo aveva presentato un progetto che prevedeva l’attracco e lo sbarco in piazza Colombo di due galeoni dei pirati, ma non ottenne l’approvazione del Comune, e furono costretti a ripiegare su di un’altra alternativa.
Infine venne diffuso il risultato delle votazioni della giuria che era composta da: sig.ra Elena, sig.ra Mimma Bobba, sig. Bernardino Palazzi, ing. Fenolio, arch. Camus, sig. Pietro Farina e sig. Massimo Boeris. Probabilmente il responso volle tener conto dei problemi affrontati dai carristi in seguito alle difficoltà provocate dalla bufera di vento e vennero elargiti molti premi ex-aequo.
Furono premiati:
Per la categoria CARRI
1 ex aequo “ Il re della musica ” di Giovanni Pesante
“ “ “ Più veloce del suono ” “ Domenico Ziviani
“ “ “ Favola fiorita “ “ Bassilana
2 ex aequo “ Dea dei fiori ” “ Giuseppe Carbonetto
“ “ “ Mio-Mao ” “ Prevosto e Kahnemann
“ “ “ L’inviato speciale ” “ Unione Provinciale Giornalisti
3 ex aequo “ Melodia floreale ” “ Liliana Monti
“ “ “ Pappagalli maldicenti ” “ Barla e Lentisco
“ “ “ Fantasia Messicana “ “ Mario De Carli
Per la categoria VETTURE
1 ex aequo “ Canestro di viole mammole “ di Ebe Flora
“ “ “ Il trionfo delle rose “ “ Lindita Biggio
“ “ “ Corallino “ “ Domenico Ziviani
2 ex aequo “ Souvenir de lillà “ “ Ebe Flora
“ “ “ Meraviglia “ “ Antonio Bestagno
“ “ “ Lillà “ “ Domenico Ziviani
3 ex aequo “ Gloria di Roma “ “ Domenico Ziviani
“ “ “ Il mulino “ “ Giuseppe Carbonetto
“ “ “ Vettura fiorita “ “ Antonio Bestagno
“ “ “ Violetera “ “ Lindita Biggio
“ “ “ Promenade des fleurs “ “ Pier Luigi Pizzi
(Notizie tratte da L’ECO DELLA RIVIERA Giovedì 19 Febbraio 1953)
Anno 1954.
L’edizione di quest’anno si è svolta giovedì 25 febbraio, dopo una vigilia travagliata, con qualche timore che la manifestazione potesse venir compromessa dal maltempo o dagli altissimi prezzi dei fiori a causa della scarsa fioritura, conseguenza di un inverno particolarmente rigido.
Per fortuna il corso fiorito, la più caratteristica e gentile fra tutte le manifestazioni carnevalesche italiane, motivo di orgoglio e vanto per Sanremo, che ne ha l’esclusiva, si è tenuta regolarmente.
Il Comitato Organizzatore era composto da Ing. Bernardo Corradi (presidente), Sig.ra Codoni, D.ssa Stresino Amoretti, Bruno Tamponi, Roberto Lardera, Edoardo Morandi, dr. Squarciafichi, Mario Sogliano, Mario Cupisti, Pietro Conti (segretario).
I fiori sono stati adoperati senza parsimonia: decine e decine di migliaia, fra strelitzie, garofani, violette e altre varietà sono state utilizzate per l’addobbo di carri e vetture e non meno di 300.000 mazzetti sono stati messi a disposizione per la battaglia fra equipaggi e pubblico. La spesa è stata stimata in circa 13 milioni: un vero record!
Ogni apprensione, dopo una mattinata piovigginosa, è stata fugata e il tempo ha finalmente messo giudizio e nelle prime ore del pomeriggio una incontenibile folla, valutata in oltre 30.000 persone, ha affollato il percorso della sfilata facendo ala al passaggio di carri e vetture.
La sfilata è iniziata alle 15 in punto, sotto la direzione di Nello Ferrua, con il complesso caratteristico “Rumpe e Streppa” di Finalmarina; a distanza hanno sfilato anche il “Cau de Noli” e la locale “Canta e Sciuscia”, diretta dal maestro Demo Bruzzone: rinforzata nel numero e negli “strumenti”, con le sgargianti divise e i pennacchi, può reggere il confronto con qualsiasi banda similare.
Categoria VETTURE A CONCORSO.
Ad aprire il corteo è stata una serie di vetture progettate e realizzate da Ebe Flora ed ispirate ad ognuna delle quattro stagioni:
“Primavera”, presentava una profusione di delicati fiori di pesco e garofani Liliana. Un volo di variopinte farfalle finte ed un mosaico di fiori richiamavano le costellazioni nel cielo della stagione, completando l’allegoria, mentre una fanciulla con un vaporoso ed elegante costume sorrideva al pubblico.
“Inverno”, in garofani bianchi e lillà con una graziosa sciatrice.
“Estate”, con una seducente pescatrice in un mare di fiori dai vivaci colori e spighe di grano indorate, un accenno di spiaggia con una sirena ed un grande ombrellone.
“Autunno” presentava Bacco a cavallo di un tino, fra pampini e garofani Cattleya color vino, mentre due contadinelle offrivano uva di Dolceacqua. Le costellazioni delle rispettive stagioni erano ancora richiamate da mosaici di fiori.
Ancora di Ebe Flora la vettura “Arlecchinata”, con strelitzie e garofani Orfeo: a bordo il simpatico e conosciuto “Gaietto” era inutilmente truccato da donna perché tradito dalla stazza e dal fisico.
Da parte di Giuseppe Carbonetto, un altro apprezzato veterano dei corsi fioriti, sono state allestite sei vetture molto ammirate:
“Campana di Viole”, splendida e fine realizzazione, decorata interamente di violette, con a bordo due simpatici bambini, vestiti uno da violetta mammola e l’altra da violetta di Parma, molto applauditi da tutto il pubblico.
“Girandola di Fiori di Pesco”, con due “cinesine” e un baldo giovanotto.
“Bersò”, infiorato con garofani rossi e rosa, con tre ragazze che indossavano eleganti abiti di raso rosa.
“Pergola”, pure con garofani rosa, con due paesanelle sorridenti.
“Farfalla”, con una grossa farfalla di pampa gialla e garofani in tinta oltre a due ragazze con abiti di raso e tulle rosa.
“Ombrello” adornato di garofani, violette e fiori di pesco, con tre graziose fanciulle.
La vettura “Trionfo del garofano Begum” di Domenico Ziviani, con ben 1.500 fiori della varietà dedicata alla consorte dell’Aga Khan, di colore rosa mentre di raso rosa era l’abito indossato dalla giovane al centro del bouquet.
La “Conchiglia”, altra riuscita vettura allestita da D. Ziviani, con garofani Anita rosa e
plumosus. Una graziosa e sorridente “perla”, elegantemente vestita, completava la scena.
Seguivano due vetture allestite da Lindita Biggio, molto applaudite:
“Il Sogno” con iris blu, piselli odorosi e garofani rosa e due ragazze con ricchi costumi.
“Caterina De’ Medici”, un cocchio infiorato con 2.000 garofani bianchi e rosa, medeola (verde ornamentale) e 100 dozzine di roselline rosa e bianche: due giovanissime, con costumi del 700, impersonavano Caterina e il suo paggio.
Venivano quindi tre vetture dei fratelli Piero e Carlo Bernocchi:
”La Messicana”, con garofani bianchi e rossi e verde sprengeri.
“Le Stelle Stanno a Guardare”, violette, calendula e garofani variegati.
“Allegri Cinesini”, con tre bimbi in costume cinese, adornato con garofani e lillà.
Sfilarono poi la vetture di Ada Moirano: “La Paloma”, in garofani bianchi e “Incanto”, con al centro un’avvenente gitana.
“La Postina della Val Gardena” era il titolo di una vettura riccamente allestita da Vito Casazza con oltre 1.500 garofani; a bordo una giovane molto carina indossava un abito intonato all’insieme del soggetto. Davanti al palco delle autorità si è levato un volo di colombi.
Due vezzose damine animavano la vettura “Chiquerie” di Nicodemo Bruzzone.
Di Ada Moirano “Campane a Sera”, creazione elegante, impreziosita da due giovani fanciulle.
Suggestiva la vettura “Occhio di Falco” ideata da Rino Ceriolo, con due giovanotti che indossavano appropriati costumi da pellerossa.
Seguiva “Cestello Fiorito”, di Piera Potenti, dove occhieggiavano due graziose fanciulle.
Quindi “Passeggiata Primaverile” presentata da Ida e Vanna Tani, mentre Elda Pescialli ha allestito “Olandesine” con due ragazze molto carine.
Le ultime due vetture in concorso erano presentate da Liliana Monti: una era “Ventaglio”, addobbata con garofani Fiume; l’altra era “Idilio di Primavera” con tre belle signorine.
Categoria CARRI A CONCORSO
Di particolare rilievo ”QuoVadis Pinocchio? ”, di Giovanni Pesante, che rappresentava una grande balena con la bocca spalancata, nella quale si notava una coppia di bimbi; sul capo del cetaceo un altro bimbo impersonava Pinocchio, mentre due bimbe avevano preso posto sulle pinne caudali. L’addobbo era di 3.500 garofani Fanny e verde plumosus: gli eleganti costumi erano della Scuola di Taglio Carrara.
Ancora di G. Pesante “Tartaruga Gigante”, coperta da un manto vaporoso e variopinto di garofani abilmente disposti, che portava sul dorso un cestello contenente tre vispe contadinelle.
Un’altra creazione molto felice era “Giostra Spagnola” di Domenico Ziviani: sopra una grande ruota fiorita, sormontata da un trionfo di strelitzie, giravano lentamente tre belle gitane e altre due completavano l’equipaggio tutte con eleganti costumi spagnoli.
Altro carro di Ziviani è stato “Trionfo della Strelitzia”, con ben 45 dozzine di questo superbo fiore che sovrastavano un verde bersò al cui interno si trovava un gruppo di belle fanciulle.
Altro carro molto apprezzato era “Ore Liete” di Liliana Monti, realizzato con una profusione di garofani, ranuncoli e fiori di pesco. Due ragazze si dondolavano su di un’altalena fiorita circondati da un gruppetto di giovani con eleganti costumi.
A seguire “Calamita Fiorita”, di Gino Barla; presentava un grande sole attratto da una calamita gigante a forma di U sulla quale c’era un gruppo di vispe contadinelle: l’addobbo floreale era di garofani, calendule e verde plumosus.
Molto interesse ha destato “Fantasia Marinara” di Amedeo Moreno, sia per la ricchezza dell’addobbo floreale che per le belle ragazze inghirlandate di fiori che indossavano camicette bianche e gonne a strisce multicolori.
Ha destato ammirazione anche “Giardino di Butterfly” di Renato Fusi, ambientazione fiabesca con un gruppo di eleganti e affascinanti geishe.
Seguiva il carro “Trionfo di Fiori” di Giuseppe Carbonetto: un soggetto imponente, che presentava un gruppo di archi fioriti convergenti e un trofeo di fiori, realizzato in maniera perfetta con garofani bianchi e verde ornamentale e animato da sei vivaci e graziose fanciulle.
Era quindi il turno dei carri allestiti con positivi risultati da Lindita Biggio.
“Minuetto” addobbato con 50 dozzine di roselline, 100 dozzine di piselli odorosi e 3.000 garofani Corallo: a bordo un’elegante dama con paggetti e damigelle, tutti in costumi del ‘700.
“Moulin Rouge” di notevole effetto, progettato ed allestito con originalità e perfetta aderenza al tema: un bimbo impersonava il celebre pittore Toulouse Lautrec mentre “gigolò e gigolettes” completavano la scena.
Il carro “Inverno Imprigionato” era progettato da Rino Ceriolo e realizzato con garofani Primavera, verde ornamentale e fiori di pesco: presentava un grande sole fra i cui raggi sedeva la Primavera alla quale facevano ala due paggetti e due armigere sorvegliavano l’Inverno, rappresentato da un bianco pupazzo avvinto in catene.
Nino Rodi presentava ”CanzoneFloreale” su bozzetto del prof. Rambelli di Roma e “Dragone di Gala” con un grande drago cinese posto su di un letto di garofani bianchi e ginestra, sormontato da un padiglione in stile orientale contenente un gruppo di giovani “cinesine”.
Carri e Vetture FUORI CONCORSO.
Insolitamente nutrita la partecipazione di carri e vetture, fuori concorso, presentate da Enti e Associazioni sanremesi.
“I Folletti del Gioco”, progettato ed allestito da Lorenzo Musso per conto del Casinò Municipale; il carro, trainato da quattro cavalli montati da altrettanti valletti, presentava un soggetto realizzato in modo accurato e riccamente allestito, con i quattro assi, impersonati da belle fanciulle, mentre due frugolette in aderenti costumi rosso e nero rappresentavano i jolly. Oltre ai mazzolini di fiori venivano lanciati al pubblico, senza parsimonia, anche marenghi di cioccolato e boccettine di profumo.
L’Associazione Albergatori ha presentato un’elegante vettura addobbata con pazienza ed abilità da Cesare Cullino di Bordighera con tulle, garofani rosa e strelitzie; a bordo due graziose ragazze e un baldo giovanotto.
L’Azienda Autonoma di Soggiorno ha presentato un carro affidandone la preparazione ai Goliardi Sanremesi Associati e alla F.U.C.I. che hanno allestito, con il supporto di Nello Ferrua, “Noi Siamo le Colonne” animato da un gruppo di simpatici e rumorosi studenti .
Nino Rodi ha allestito l’ammirato carro “Furandoles” per conto dell’Associazione Commercianti, con a bordo un gruppo di belle fanciulle.
Cesare Cullino ha preparato anche la vettura “Trionfo del Fiore” per l’Associazione Provinciale della Floricoltura, addobbata con garofani rossi Villafranca e bianchi Minerva e che recava a bordo tre ammiratissime signorine con eleganti abiti da sera in raso bianco.
Inoltre hanno sfilato quattro vetture del Comitato organizzatore della manifestazione: “Pergolato”, “Bouquet” con garofani e strelitzie, “Haway” e infine una carrozza sormontata dallo stemma della cittadina belga di Knokke recante un gruppo di vivacissime e graziose “ambasciatrici” molto applaudite al loro passaggio.
Carri Pubblicitari.
Per finire sono transitati anche alcuni veicoli pubblicitari.
Le Lane Rossi hanno presentato un carro ispirato al loro motivo pubblicitario, eseguito da Ebe Flora con ben 20.000 garofani e con la collaborazione della “Compagnia dei Scassagoti” di Ventimiglia. Le occupanti indossavano costumi in rosso e nero e lanciavano una coppia di garofani rossi e bianchi uniti assieme con un cartellino che recava la “R” iniziale della ditta.
Nello Ferrua ha allestito il carro delle ditte Gillette e Campari che offrivano al pubblico, rispettivamente, confezioni di lamette da barba e bottigliette del noto aperitivo Campari Soda.
Terminava così la presentazione dei veicoli fioriti che sono stati rapidamente depredati degli addobbi floreali dalle rapaci mani degli spettatori e ridotti come relitti di navi travolte da una tempesta.
La manifestazione ha riscosso un grande apprezzamento con piena soddisfazione del Comitato Organizzatore che poteva finalmente dimenticare i timori per la minaccia di maltempo.
I verdetti delle giurie per le categorie in concorso hanno visto premiati i seguenti veicoli:
CATEGORIA VETTURE (Giuria: sig.ra Flora Elena, prof. Luigi Enrie, dr. Renzo
Mescola - Presid. Arnaldo Fraccaroli)
I premio - “Primavera” di Ebe Flora
II “ “Estate” “ “ “
III “ “Caterina dé Medici” “ Lindita Biggio
IV “ “Autunno” “ Ebe Flora
V “ “Il Trionfo del Garofano Begum” “ Domenico Ziviani
VI “ “Arlecchinata” “ Ebe Flora
VII “ “Idilio di Primavera” “ Liliana Monti
VIII “ “Inverno” “ Ebe Flora
IX “ “Il Ventaglio” “ Liliana Monti
X “ “La Postina della Val Gardena” “ Vito Casazza
CATEGORIA CARRI (Giuria: Sig.na Alberta Rispoli, Pittore Bernardino
Palazzi, Agr. Stefano Bensa – Presid. Arnaldo Fraccaroli)
I Premio “Tartaruga Gigante” di Giovanni Pesante
II “ “Inverno Imprigionato” “ Rino Ceriolo
III “ “Ore Liete” “ Liliana Monti
IV “ “Trionfo dei Fiori” “ Giuseppe Carbonetto
IV ex-aequo “Dragone di Gala” “ Nino Rodi
(Notizie tratte da l’ECO DELLA RIVIERA di Domenica 28.02.1954)