Patrizio e Benefattore

Pietro DebenedettiNacque in Sanremo l'11 luglio 1775 dall'avvocato Gerolamo. La madre si chiamava Maria Maddalena (Rosa) Capone.

Largamente benefico, non avendo avuto prole, schiuse la sua lunga vita, tutta spesa a pro dei poveri, disponendo, con testamento del 10 gennaio 1855, notaro Rodi, confermato con altro del 15 settembre 1858, dello stesso notaio, che l'usufrutto dei suoi beni spettasse alla moglie, signora Caterina Grossi; ma che la proprietà della sua casa, dei fondi. e delle botteghe, posti nel quartiere Spirito Santo, (oggi Via Debenedetti), passasse al nipote, canonico, avvocato Giovanni Borea. a titolo di legato, con obbligo di costituire ogni anno, in perpetuo, sempre quando vi fosse il prodotto netto di trecento lire, una dote di tale somma a quella figlia che fosse riconosciuta povera dal Prevosto di S. Siro.

Pure a titolo di legato, lasciava. ancora al detto canonico Borea due terre, una in regione Bonmoschetto e l'altra in Pian di Nave, con l'obbligo di dare ai poveri, di età superiore ai 15 anni, un Soldo per ognuno, tutti i venerdì di ogni settimana.

Questi beni, con l'aggiunta della mobilia, roba e argenteria, dal Debenedetti lasciate alla moglie, e da questa al Borea, erano poi, con testamento del 24 maggio 1871, notaro Nota, destinati dal Borea alla fondazione di un Monte di pietà, che, quantunque costituito, in ente morale con R. Decreto del luglio 1873, non funzionò mai, perché i fondi furono devoluti con altri all'erezione dell'Asilo di Carità, di cui un'ala porta il nome del Borea, essendo stato lasciato da parte quello del Debenedetti.

Di tutti gli altri suoi beni il Debenedetti lasciò invece in eredità tutti gli altri beni all’Ospedale Civile, dove venne murata una lapide sotto il suo busto in marmo, con la seguente iscrizione dettata dall’abate Antonio Amoretti. «Pietro Debenedetti / Patrizio sanremese / che con raro esempio di carità / larga parte del ricco suo censo / volle consacrata a questo Ospizio / l’Amministrazione / alla grata memoria dei cittadini / raccomandava / MDCCCLXXII / morì in età di LXXXIV anni / il MDCCCLVIII».

Via Debenedetti verso Piazza EroiQuando venne chiusa la sede dell’Ospedale Civile di allora, che si trovava accanto alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, e aperta quella nell’antico convento dei padri di San Nicola, la lapide fu abbandonata.
Via Debenedetti da San Siro

Soltanto nel 1939, con l’apertura del nuovo Ospedale su punta Francia, ha ritrovato il posto degno per ricordare ai posteri un così tanto benemerito benefattore della comunità sanremasca nel corridoio d’ingresso al piano terreno del nosocomio sotto il busto marmoreo.

Debenedetti morì a Sanremo il 14 novembre 1858.

Su deliberazione del Consiglio comunale del 28 novembre 1870 gli venne dedicata la via, già denominata via Spirito Santo, che da piazza Eroi Sanremesi conduce a piazza San Siro.



(Fonti: testo A.Gandolfo; immagini da archivio privato)