Avvocato e Consigliera Comunale
Evelina Cristel nacque a Sanremo il 6 dicembre 1924 da Giovanni Battista, nato a Tesero (Trento), e da Giuseppina Saladini, nata ad Ascoli Piceno.
Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo “G.D. Cassini” nel 1942, si iscrisse alla facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, trasferendosi tuttavia l’anno successivo presso la stessa facoltà dell’Università di Genova.
Nel primo pomeriggio del 4 ottobre 1944, Evelina, che nel frattempo era entrata nelle file della Resistenza, venne arrestata, insieme alla sorella Giuliana, nella sua abitazione di corso Garibaldi durante un’irruzione della Guardia nazionale repubblicana. Entrati in casa, i militi colsero sul fatto Evelina mentre batteva a macchina alcuni volantini antifascisti, mentre il padre Gianni riusciva fortunosamente a mettersi in salvo uscendo da una porta rimasta incustodita.
Deportate nel lager di Bolzano, vi rimasero per due mesi, dove vissero in condizioni estremamente precarie sia sotto il profilo sanitario che sotto quelli igienico e alimentare. Le due sorelle vennero infine liberate il 30 aprile 1945.
Dopo la Liberazione la Cristel fu nominata membro della Giunta provvisoria di governo, formata dal Cln per amministrare temporaneamente il Comune di Sanremo in attesa della nomina della prima giunta democratica, in qualità di rappresentante del Gruppo di Difesa della Donna.
Alle elezioni amministrative del 24 marzo 1946 venne eletta consigliere comunale nelle liste del Pci a soli ventuno anni di età, poco dopo essersi laureata in Lettere.
Tra l’altro, tale elezione la rende - a tutt’oggi - la più giovane consigliera mai entrata nel Consiglio comunale di Sanremo.
Nel 1948, tuttavia, si dimise dal Pci per divergenze di carattere ideologico.
Nel 1951 conseguì la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Genova con il punteggio di 110 e lode. Dopo aver brillantemente superato gli esami da procuratore legale e da avvocato (circostanza allora inusuale perché all’epoca – a differenza di oggi – si diventava automaticamente avvocato dopo un determinato numero di anni di professione), cominciò ad esercitare la professione forense diventando la prima avvocato donna del foro di Sanremo.
Favorita da una grande facilità di parola e da una notevole forza di persuasione, oltre che da una stringente logica degli argomenti, si distinse soprattutto nel campo penale, ma si occupò anche di cause civili , interessandosi pure di medicina legale, di cui acquisì una discreta competenza.
Profondamente onesta e generosa, non chiese mai favori e fu sempre pronta e disponibile a venire incontro verso chiunque avesse bisogno, tanto da affrontare alcune cause senza chiedere alcun tipo di compenso .
Era noto inoltre lo scrupoloso impegno con il quale ella studiava sempre molto accuratamente i problemi politici.
Alle elezioni amministrative del giugno 1970 si presentò nelle liste del Partito liberale entrando quindi nel Consiglio comunale in quota al Pli, di cui era ormai divenuta un’esponente locale di primo piano, assumendo la carica di capogruppo consiliare dello stesso partito, fatto che attestava anche l’importanza e il prestigio da lei raggiunti all’interno della sua organizzazione politica.
In tale ruolo intervenne sui principali problemi riguardanti la città: dalle scuole al Casinò, dal turismo allo smaltimento dei rifiuti, dal bilancio comunale al piano regolatore, oltre che sulle questioni di natura più propriamente politica, dimostrando la solita competenza e professionalità.
Si ripresentò alle elezioni comunali nel giugno 1975 nella lista indipendente “Nuova Sanremo”, entrando in Consiglio nell’ottobre 1979.
Rieletta capogruppo per la nuova formazione politica, si distinse ancora una volta per una serie di interventi su svariati temi: dal Festival della canzone alle aule scolastiche, dai concorsi per i dipendenti scolastici allo spostamento delle carceri e al calendario delle manifestazioni del Comune.
Per la sua attività politica e professionale fu anche una donna-simbolo dell’emancipazione femminile nella nostra provincia, per essere stata la prima donna avvocato e la più giovane consigliera comunale di Sanremo.
Per quanto riguarda la sua attività forense sono molti i processi celebri che la videro protagonista a difesa di imputati noti e meno noti delle cronache locali. Tra gli altri difese un ex sindaco implicato nella vicenda degli appalti del Casinò; negli anni Novanta si occupò invece di un collega coinvolto nello scandalo delle tangenti pagate ai politici sanremesi; nel 1976 assistette un siciliano giunto appositamente a Ventimiglia per difendere l’onore di un parente; nel 1983, infine, riuscì a evitare l’ergastolo a una donna che aveva organizzato con l’amante l’omicidio del marito.
Nell’ottobre 2005, dopo oltre un cinquantennio di onorata attività, decise di abbandonare la toga cancellandosi dall’Ordine degli Avvocati di Sanremo .
È mancata a Sanremo il 5 settembre 2011 nella sua casa di corso Garibaldi, dove aveva trascorso i suoi ultimi giorni accudita dalla sorella Giuliana e da cugini e nipoti.
I funerali, svoltisi due giorni dopo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, hanno visto la partecipazione di una folla commossa di parenti, amici e colleghi, che hanno voluto così tributare l’ultimo saluto a una grande protagonista della storia politica, amministrativa e forense della nostra città.
(Fonte: testo di Andrea Gandolfo; immagine da WEB).