Sacerdote, scrittore e benefattore

Stefano RambaldiNato alla Colla di Sanremo (odierno Coldirodi) il 25 dicembre 1803, trascorse gran parte della sua vita a Firenze.
Per dieci anni rettore del Seminario, l'origine piemontese e i rapporti di amicizia con un Gioberti e con un Pellico causarono la sua rimozione dalla carica quando gli Austriaci occuparono la sua città in seguito ai moti rivoluzionari del 1849.
Da allora visse solo, perseguitato e poverissimo.

Soltanto dieci anni dopo, il governo della Toscana gli affidava l'istruzione catechistica nel Liceo, mentre nel 1863 Vittorio Emanuele II gli assegnava una pensione annuale sulla mensa della Real Basilica di Superga.
Durante tutta la sua vita si adoperò per costituire una ricchissima collezione di dipinti, di oltre cinquemila volumi e incunaboli che, per testamento, alla sua morte lasciò al Municipio della Colla e che costituiscono tutt'ora la Raccolta Rambaldi, esposta appunto al museo di Coldirodi.

Fanno parte della raccolta oltre cento pregevoli tele, fra cui una Madonna con il bambino attribuita a Lorenzo di Credi, una cinquantina di volumi rari, trentuno incunaboli tra cui il Naturalis Historia di Plinio del 1476, una bibbia del 1480 e le Historie Romanae di Tito Livio stampate nel 1470 oltre a numerosi manoscritti e tantissimi volumi di argomento religioso.

Morì il 5 aprile 1865.

(fonte: Marco Mauro)