Canonico, Avvocato e Benefattore

Casa di Riposo Massa - BoreaNacque a Sanremo il 3 febbraio 1793 da Giacomo e dalla sorella di Pietro Debenedetti, Caterina.

Canonico e avvocato, ereditò dallo zio Pietro Debenedetti, con testamenti del 10 gennaio 1855 e 15 settembre 1858 rogati dal notaio Rodi, a titolo di legato, la proprietà, restando tuttavia l’usufrutto alla vedova di Debenedetti Caterina Grossi, della casa, dei fondi e delle botteghe situati nel quartiere Spirito Santo (oggi via Debenedetti), con obbligo di costituire ogni anno, in perpetuo, sempre quando vi fosse il prodotto netto di trecento lire, una dote corrispondente a tale somma a favore della figlia che fosse stata riconosciuta in stato di indigenza dal prevosto di San Siro.

Targhe commemorativeSempre a titolo di legato, ereditò ancora dallo zio due terre, una in regione Bonmoschetto e l’altra in Pian di Nave, con l’obbligo di elargire ai poveri di età superiore ai quindici anni un soldo per ciascuno, tutti i venerdì di ogni settimana. In seguito alla morte della zia, avvenuta il 28 agosto 1870, cessò l’usufrutto dei beni situati nel quartiere Spirito Santo e così egli si trovò ad ereditare la mobilia, gli oggetti e l’argenteria già appartenuti al Debenedetti.

Con testamento rogato il 24 maggio 1871 dal notaio Nota, destinò tutto quanto gli era pervenuto dai coniugi Debenedetti, ad eccezione della terra di Bonmoschetto lasciata alle pronipoti Giulia, Caterina e Adelaide, alla fondazione di un «Monte di pietà» da erigersi in Sanremo.
A poche settimane di distanza dalla redazione delle sue ultime volontà, morì il 16 giugno 1871.

Questo Monte di pietà, quantunque venisse eretto in corpo morale con R.D. 27 luglio 1873, non entrò tuttavia mai in funzione, ma venne anzi convertito a favore del Ricovero di mendicità, eretto in corpo morale con R.D. 10 gennaio 1886, secondo quanto avevano proposto gli Amministratori comunali del tempo.

Nell’aprile-maggio del 1895 l’Amministrazione municipale deliberò infine l’erezione del ricovero per anziani che ancora oggi porta il suo nome nell’omonima via, inaugurata nel 1896 e subito intitolata alla sua memoria.  

(Fonte: Vite di Sanremesi Illustri di A.Gandolfo)                                                                                                                                                                                                       

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