Sacerdote e Parroco di Bussana 

Padre Francesco LombardiDon Francesco Lombardi nasce il 24 febbraio 1851 a Terzorio, un paesino dell’entroterra ligure di ponente. Francesco fu il primogenito di tredici figli. Ben presto si resero evidenti in lui i frutti di un’autentica educazione religiosa.
Don Giacomo Lombardi, suo compaesano e coetaneo, che fu parroco di San Siro a Sanremo, disse:« Lo ricordo sempre pio e devoto, modesto e puro, sempre attratto verso la chiesa del nostro paesello natìo, assiduo nella preghiera e nella frequenza ai sacramenti ».

La divina chiamata non tardò a manifestarsi. Accolto nel 1864 nel monastero di Subiaco, si propose di diventare monaco benedettino.
La salute precaria interruppe però, dopo soli due anni, quell’esperienza feconda che servì comunque a plasmare profondamente la spiritualità del futuro sacerdote.
Tornò a casa e attese serenamente che il Signore gli indicasse la strada da seguire.
Dopo una parentesi tra i padri Scolopi di Savona, nell’ottobre del 1868 egli veniva avviato agli studi classici e filosofici che seguì nel collegio della Missione di Sarzana.
Nonostante lo spirito e la regola di San Vincenzo lo affascinavano, disse di sì al suo vescovo quando lo chiamò, nel 1870, al seminario diocesano di Ventimiglia.

Ormai la strada era chiaramente segnata e, terminati gli studi teologici, il 19 settembre 1875 Francesco Lombardi divenne sacerdote.
Il Vescovo Lorenzo Biale lo nominava provvisoriamente reggente nel paese natìo di Terzorio e pochi mesi dopo lo inviava nella parrocchia di Bussana, che, per varie circostanze, era priva del parroco da molti anni.

Un senso di apprensione e di umile perplessità pervase l’animo del giovane prete, che però fu pronto all’obbedienza ed il 9 novembre 1875 arrivò a Bussana.
Il nome di don Francesco Lombardi è legato allo storico terremoto che nel 1887 distrusse Bussana vecchia, tanto che il suo primo biografo, don Vincenzo Novella, bussanese, intitolò il suo libro: «Il Parroco del Terremoto».

È stato, inoltre, l'artefice principale per la costruzione del nuovo grandioso Santuario dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Dopo aver posto la prima pietra per la nuova costruzione il 15 settembre 1889, dovette appianare infinite dispute e traversie per poter celebrare, insieme al vescovo Reggio, la prima messa il 13 dicembre 1891.

Il famoso barnabita ligure padre Giovanni Semeria disse che « il terremoto aprì la testa dell’umile parroco di campagna e ne face un genio ».
E’ una bella frase che non rende però giustizia alla verità: don Lombardi era già un «genio». La sua genialità era quella del buon pastore, animato da una fiamma interiore che faceva di lui un grande apostolo: l’apostolo del Sacro Cuore.

Si spense sempre a Bussana, il 13 febbraio del 1922.

(tratto da una rievocazione nell'anniversario della sua morte, da parte della Diocesi Ventimiglia-Sanremo)