Architetto, progettista.

Nacque a Linköping (Svezia), il 24 Dicembre 1841.

Enrique Aberg  alias Henrick ÅbergNel 1863 si iscrive all'Accademia Reale di Belle Arti di Stoccolma specializzandosi in Architettura. Dopo aver effettuato nel 1866 un viaggio di studio in Germania e Francia, nel Giugno del 1869, appena laureatosi, decide, congiuntamente al suo compagno di studi Carl Kihlberg, di emigrare in Argentina.
L'Argentina viveva in quegli anni una forte depressione economica causata da alcuni anni di cattivi raccolti e la sfavorevole congiuntura economica colpì indirettamente anche il settore delle costruzioni.

Progressivamente i due amici e colleghi iniziarono a trovare dei lavori anche con l'aiuto di alcuni ingegneri svedesi che si erano trasferiti in quel paese alla ricerca di fortuna.

Karl August KhilbergFu in quel periodo che Åberg e Kihlberg parteciparono al loro primo concorso pubblico per il nuovo penitenziario di Buenos Aires, ma la loro proposta architettonica venne giudicata eccessivamente benevola verso i detenuti. Iniziarono da quel momento a fare insieme svariati progetti. Nel 1871 vinsero anche degli importanti riconoscimenti all'Esposizione Nazionale Argentina nella città di Córdoba.
Tra il 1871 ed il 1873 gli incarichi professionali, soprattutto nel settore pubblico, aumentarono notevolmente facendoli conoscere ed apprezzare.
Il loro ultimo lavoro insieme sarà la “Scuola Normale delle Donne di Buenos Aires”, nel Dicembre del 1874. Il sodalizio fra i due colleghi però sarà destinato ad interrompersi e Kihlberg, nel Maggio del 1875, decide il ritorno in patria.

Da quel momento, Åberg, intraprese una individuale intensa carriera professionale che lo portò ad essere accorpato all'Ufficio degli Ingegneri giungendo così al culmine del riconoscimento quando fu nominato Primo e Unico Architetto Nazionale che aveva l'Argentina.
La sua attività di progettista si svolse principalmente nell'ambito dell'architettura di Stato, e comprese numerosi edifici monumentali tra i più rappresentativi del periodo 1870-1890.
A titolo esemplificativo si riportano sotto le immagini di alcune sue opere:

Buenos Aires Ufficio PostaleBuenos Aires  Museo del PlataBuenos Aires Mausoleo di San MarinRosario Stazione Ferroviaria


Tra le sue tante opere monumentali: la ”Casa Rosada” a Buenos Aires.

Buenos Aires La "Casa Rosada" 1923Buenos Aires La "casa Rosada" oggiLa "Casa Rosada" oggi - Interni

Ma la sua visione lungimirante, anche finalizzata ad interessi economici personali, lo portò a fondare una società immobiliare privata che chiamò "L'Edificadora" con la quale, in parallelo con la sua attività professionale nel settore pubblico, progettò, costruì e commercializzò svariate case private ed edifici commerciali.

I frenetici ritmi di lavoro però lo stancarono e sfinirono, così nel luglio del 1886, decise di tornare in Europa, lasciando al suo posto al Dipartimento di Ingegneria il suo ex assistente, l'architetto Carl Heynemann. Non prima di aver liquidato i suoi innumerevoli beni ad eccezione della quota di maggioranza in "L' Edificadora", che aveva trasformato il 6 luglio del 1885, in una Società a Responsabilità Limitata.

Milionario a 45 anni, si stabilì prima a Parigi dove studiò pittura e acquerello: la sua altra grande passione. Il 4 maggio 1888 sposò Olga Henrietta Evelina Synnerberg, finlandese (nata a Helsinki il 17/8/1848), con la quale si era incontrato a Buenos Aires.

Villa Åberg a SanremoLa coppia si stabilì a Sanremo dove Åberg pianificò quella che sarebbe stata la sua residenza definitiva costruendo una spettacolare villa, in mezzo ad un lussureggiante verde, cui diede il nome di "Villa Åberg".

Locandina per la tela Da allora dedicò quasi tutto il suo tempo alla pittura. Pare lo si potesse incontrare spesso sulla terrazza dei Giardini Regina Elena intento a dipingere i campanili di Sanremo (anno 1895).


Mantenne, tuttavia, un vivido ricordo di Buenos Aires, città in cui tornò in diverse occasioni. La sua nostalgia lo portò a progettare una dimora signorile, che prevedeva di costruire in quella capitale.
I suoi progetti non furono mai portati a termine anche a causa della grave crisi degli anni '90.

Il suo pensiero non trascurò neppure la sua città natale per cui progettò un palazzo e un Museo d'Arte. Nel suo testamento fu istituita una fondazione finalizzata a costruire e mantenere il Linko- Museum Art, che aveva progettato. Quando il suo desiderio fu finalmente realizzato nel 1939, fu materializzato secondo un altro progetto architettonico.
L'eredità di Åberg fu così generosa che la sua fondazione è ancora attiva con i lasciti immensi della sua eredità.

Del periodo in cui Áberg visse in Europa, si conoscono solo altri due progetti (ad eccezione di quelli sopra menzionati della sua Villa che venne costruita a San Remo e della Villa che pensò di costruire a Buenos Aires): entrambi sono successivi al 1900.
La tomba al cimitero del Testaccio a RomaUno è il progetto di un Casino-Kursaal a San Remo (1901) , e il secondo è il Museo d'Arte nella sua città natale. Nessuno dei due venne mai realizzato.

Åberg morì il 17 settembre 1922 è oggi sepolto a Roma. A fianco della moglie morta un anno dopo lui a 74 anni (12/6/1923)


(ricerche Alberto Ammirati e Umberto Ferrario - foto Wikipedia)