Politico, generale e criminale di guerra tedesco
Nato a Rosenheim, 12 gennaio 1893 nei pressi di Norimberga, fu un abile pilota da caccia delle forze aeree tedesche durante la prima guerra mondiale.
Nel dopoguerra entrò nel Partito nazista, diventando rapidamente il principale luogotenente di Adolf Hitler. Dotato di grande energia e determinazione, fu accanto ad Hitler con una responsabilità spesso decisiva in tutte le fasi iniziali del nazismo fino alla presa del potere e alla costituzione del Terzo Reich.
Dopo la presa del potere, Göring accumulò un gran numero di titoli, cariche, riconoscimenti e beni materiali, seguendo uno stile di vita stravagante e dissoluto.
Svolse una importantissima attività politica all'interno del Reich dirigendo, con il titolo supremo di Maresciallo del Reich, la creazione della Luftwaffe, la costituzione della polizia segreta, le attività repressive e il sistema concentrazionario e di sterminio.
Il feldmaresciallo Hermann Göring, dal 5 marzo al 9 maggio del 1939, con improvvise partenze e rientri, fu a Sanremo per una lunga vacanza, ospite presso l'Hôtel Royal, , accompagnato dalla consorte Emmy Sonnemann, dalla nipote Ellen e da una numerosa scorta.
I primi di maggio fu raggiunto anche dalla sorella Olga Riegele.
Il suo soggiorno in Riviera fu in in realtà inframmezzato da assenze di alcuni giorni per inderogabili impegni politici e governativi che lo portarono a Berlino, in Africa e a Roma.
Più volte Göring, che era anche presidente del Reichstag e del Consiglio di difesa nonché comandante in capo dell'Aeronautica, passeggiò per le vie della città, presenziò al Corso fiorito ammirando i carri fioriti scorrere su e giù per corso Umberto (attuale corso Mombello), giocò a tennis sui campi del Solaro, raggiunse la vetta di Monte Bignone, visitò i parchi cittadini.
La sua Mercedes, fresca di fabbrica, partecipò al Concorso di Eleganza Coppa Impero e il 26 marzo, giorno del compienno della moglie Emmy, intervenne al Casinò a una festa in suo onore.
Il 9 maggio si imbarcò sulla motonave germanica Huascaran per raggiungere la Spagna. Non farà mai più ritorno a Sanremo.
Quattro mesi dopo scoppierà la Seconda guerra mondiale al termine della quale, per i suoi crimini di guerra, venne condannato a morte durante il Processo di Norimberga.
Si suicidò alla vigilia dell'esecuzione, il 15 ottobre 1946.
(fonti: dal libro "Sanremo e l'Europa, l'Immagine della Città tra Otto e Novecento" a cura di Letizia Lodi; ediz. Scalpendi, 2018; Wikipedia)