Villa delle suore Immacolatine 

La facciata della villaScorcio dell'ingressoSituata in via Privata Peiranze, una traversa di corso Cavallotti, la villa, già denominata Lurati, venne eretta nel 1898 su progetto di Pio Soli secondo un’impostazione architettonica tipicamente liberty, in ossequio ai canoni mutuati dalla cultura francese.

 

Cartolina con viste diverseAttorniata da un vasto giardino e attualmente salvaguardata dalle Belle Arti per la sua particolare importanza storica e artistica, la costruzione presenta una caratteristica pensilina in vetro e ferro battuto, tetto in ardesia a scaglie di pesce, mansarde realizzate secondo la moda parigina dell’epoca e merletto di ferro lavorato al martello posto alla sommità del tetto.

Cartolina con varie visteLa struttura architettonica della villa si caratterizza per le forme sobrie e classicheggianti con timpani sormontati da cartigli e per la tradizionale soluzione dell’attico e della ringhiera in ferro battuto.

All’interno si segnala in particolare l’ambiente attualmente destinato a sala da pranzo con soffitto finemente stuccato e affrescato, mentre un’ala dell’edificio ospita una cappella adibita a locale per cerimonie.

Cartolina con diverse veduteLa villa è stata sede di una comunità di Suore Immacolatine fino al 2003, quando l’edificio è passato in gestione ad una società privata che ha provveduto ad una sua accurata ristrutturazione e alla sua trasformazione in casa per ferie.

(fonte: testo Andrea Gandolfo; immagini archivio privato)

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