Come una semplice Villa possa diventare una Casa di Cura
L’Ospedale Elioterapico Pavese, (uno dei primi sorti in Italia con spiaggia propria) da tutti conosciuto come “Villa Spinola” è ubicato in una posizione incantevole, protetto dalla collina a nord e immerso in un grande parco ricco di piante subtropicali risultando un luogo ideale per un soggiorno.
Racconta lo storico Nilo Calvini che alla fine del sec. XVI un nobile di Taggia, Gio Tomaso Lercari convinse il prevosto bussanese Stefano Soleri a vendergli la grande terra Arma situata tra la spiaggia del mare, il Rivo dei Fonti ed il colle dei Castelletti fino alla chiesa-grotta dell’Annunziata, proprietaria appunto di tutto quel territorio.
La popolazione di Bussana tentò invano di impedire tale vendita perché infatti nel 1602 la terra Arma passò in proprietà alla famiglia Lercari che tuttavia la lasciò abbandonata e incolta per circa un secolo.
All’inizio del secolo XVIII il Cardinale Nicolò Lercari di Taggia, segretario di Stato del Papa Benedetto XIII, vi fece costruire l’artistica villa su vecchi disegni dell’architetto Gian Lorenzo Bernini. Sorse così, in uno splendido parco, il celebre palazzo che, ornato nella facciata da pregevoli disegni e dallo stemma cardinalizio, attirò l’attenzione dei viaggiatori che percorrevano la sottostante Via Aurelia.
Si racconta che anche il Pontefice Pio VII nel suo viaggio di ritorno dalla Francia abbia sostato per qualche minuto davanti alla villa per sorseggiare un ottimo moscatello.
Questo storico palazzo fu abitato saltuariamente dalla famiglia Lercari fino a quando il ramo si estinse con Nicolò figlio di Gio Tomaso.
Rimase una figlia che andò in sposa al marchese Carlo Donghi che ereditò la proprietà. Successivamente i Marchesi Donghi la cedettero ad un diplomatico olandese, conte Considine, che restaurò la villa modificandola alquanto.
Il conte, infine nel 1885 vendette la villa Lercari al Marchese Federico Spinola, senatore del Regno e ministro alla corte di Lisbona, e da allora essa assunse il nome del nuovo proprietario.
Le suore Orsoline di Trevoux acquistarono la proprietà nel 1910 per cederla nel 1920 al Consorzio Antitubercolare di Pavia.
Furono eseguiti diversi lavori di ristrutturazione ma venne conservata l’originale antica costruzione.
Con decreto prefettizio del 1929 l’istituto fu dichiarato Ospedale Specializzato di II categoria.
Da diversi anni i pazienti sono stati sfrattati dagli Amministratori della locale Azienda Sanitaria che vi hanno collocato gli uffici e parzialmente alcuni ambulatori medici.
(fonte: per il testo, Marco Mauro; immagini da Archivio personale)