L'antica Sede del Consiglio Comunale di Sanremo
L’antico edificio, situato ancor oggi, pur con un aspetto esterno quasi completamente trasformato, nell’omonima piazza del quartiere della Pigna, era detto anche palazzo del Consiglio, per via della sua funzione di sede delle riunioni dei consiglieri comunali e di luogo adibito all’amministrazione giudiziaria da parte del vicario della comunità.
Sopra gli stipiti di pietra nera di accesso alle due sale del pianterreno, il cui ingresso è situato all’altezza circa dell’attuale civico dodici della piazza, erano incisi anticamente i motti « Cornu bos capitur voce ligatur homo (il bue si prende per le corna e l’uomo si lega con la parola) » e il verso tratto dalle Satire di Orazio (2, 2, 8): « Male verum examinat (omnis) corruptus judex (un giudice corrotto giudica male il vero) », che allude proprio all’antica funzione giudiziaria del sito.
Nei locali del palazzo, il capitano delle milizie del re di Napoli Roberto d’Angiò, Giovanni Mansella, giurò solennemente il 20 ottobre 1319, a nome del suo sovrano, di mantenere integri tutti i diritti e benefici goduti fino ad allora dalla popolazione locale, alla presenza di trentuno consiglieri del Comune.
La struttura fu sede del Parlamento dei capifamiglia matuziani fino al trasferimento degli uffici comunali e governativi nei locali del Palazzo pretorio nell’odierna piazza dei Dolori verso la fine del XIV secolo.
(Fonti: testo di Andrea Gandolfo; immagini da Archivio privato)