Altro capitolo “storico” dell’industria alberghiera sanremese.
Fu uno dei primi quattro alberghi moderni realizzati in città nei primi sessant’anni del XIX°secolo.
Ma era nato dalla trasformazione del vecchio albergo settecentesco De la Palme, citato da Garibaldi e Ruffini.
Quando nella cittadina arrivò il re di Sardegna Vittorio Emanuele II il 29 gennaio 1857, a cui seguì, il 7 e 8 settembre successivi, quello dei suoi figli, principi Umberto, Amedeo e Oddone, alloggiarono proprio nell’allora prestigioso albergo, nel corso del loro breve soggiorno a Sanremo, albergo già celebre per aver ospitato Garibaldi nove anni prima.
Si trovava in Piazza Colombo in quello che oggi è l’Hotel Globo. Contava su una trentina di camere: Giovanni Domenico Ruffini stesso lo consigliò ai viaggiatori di commercio.
Lo stesso albergo, in una sua pubblicità del 1897, si raccomandava ai ciclisti che, allora, erano i turisti più accaniti.
L’Albergo mantenne molto a lungo il nome di Grande Bretagne.
Un punto di riferimento soprattutto per la clientela di passaggio più che per i turisti stanziali. Piazza Colombo era allora, forse ancor più che oggi, il punto nevralgico della città dove facevano capolinea i servizi pubblici per Taggia e si trovavano le fermate delle diligenze che viaggiavano tra Genova a Nizza.
(fonte: Una Stagione lunga cent'anni, di Bruno Monticone; immagni d'archivio)