L'ultimo dei Grand Hotel, il primo del nuovo Secolo
Inaugurato nel 1900, l'Hotel Savoy fu l'ultimo dei grandi alberghi sanremesi , una delle più prestigiose case alberghiere cittadine.
L'albergo, monumentale, voluto da Paolo Marini, noto imprenditore turistico, era stato uno dei primi progetti del giovane architetto Pietro Agosti, nel 1899 prendendo spunto dai modelli tipici della Costa Azzurra, ma anche dall'insegnamento dell'acclamato architetto sanremese Pio Soli, votato più ad un'architettura neorinascimentale, ed è considerato un vero e proprio gioiello di architettura liberty con le sue tre celebri cupole di forma tondeggiante.
Il 27 luglio 1925, Giovenale Gastaldi, figlio di Carlo, progetta e costruisce la lavanderia e il garage dell'Hotel Savoy.
Il Savoy, poi chiuso definitivamente all'inizio degli anni Settanta del Novecento, ebbe celebri ospiti, tra i quali i Duchi d'Aosta, Eleonora Duse, e, in anni più recenti, il duca di Edimburgo.
Un tragico evento caratterizzò invece l'edizione del Festival del 1967: il cantautore genovese Luigi Tenco, appresa la notizia della sua eliminazione dalla gara canora, si tolse la vita in una camera dell'Hotel Savoy, dove alloggiava; la notizia del suicidio di Tenco avrebbe quindi destato un'enorme impressione nell'opinione pubblica, che rimase profondamente colpita dal gesto compiuto dal cantautore genovese.
Originariamente il nome era Hotel Savoia, ma l'uso corrente era Savoy oppure, come all'inizio del XX Secolo, Hotel Savoy et des Iles Britanniques, nome probabilmente ereditato dal medesimo Hotel che poi diverrà Miramare
L’imponente edificio segna il profilo dell’insediamento turistico a ponente della città, soprattutto con le sue due cupole laterali, eredità dei progetti magniloquenti degli architetti del Sud della Francia, come il Biasini o il Delmas.
Oggi, dopo una profonda e lunga restaurazione, l'Hotel ha ripreso il suo magnifico aspetto, ritornando nella disponibilità ricettiva sotto forma di Residence. Ancora però non è stato riaperto, a causa di problemi tecnici e amministrativi.
(fonte:"Una stagione lunga cent'anni" di Bruno Monticone e altri; immagini archivio privato)