Il Grand'Hotel per Eccellenza 

Il Grand Hotel & Des Anglais fu costruito nel 1888 da Giuseppe Conio, costruttore sanremese e già proprietario dell'Hotel Eden, che aveva fatto fortuna in Inghilterra, il nome non è quindi casuale.                                          L'Hotel in mezzo a campi incolti.                     

L'entrata sterrata all'Hotel nel 1913Sul piano stilistico fu messo a punto dall’architetto Giulio Franco Gilli (lo stesso che avrebbe progettato il Palazzo Franco,vicino all'Hotel Royal, il primo e lussuoso condominio della Sanremo Belle Epoque) che lo modellò sul gusto della clientela inglese che in quegli anni incominciava a scoprire la Riviera dei Fiori.

L'albergo, anche se aveva il nome di Grand Hotel & Des Anglais, a lungo fu chiamato semplicemente Grand Hotel, per antonomasia, e aveva 150 camere (di cui 51 con bagno, un vero record per l'epoca) e un arredamento interno molto lussuoso.
In più ebbe una caratteristica unica perchè nel suo parco venne installato per la prima volta in Italia un antesignano del mini-golf. Si chiamava "Tom Thumb Golf" voluto e gestito da un imprenditore americano con personale del suo Paese. Aveva 18 buche.

Nel 1914 l'Hotel fu ceduto al Signor Adolf Schreiiber.
Negli ultimi tempi direttore fu Luigi Ravizza, principe degli albergatori, che lo gestì per trent'anni. 
                         Il viale d'accesso nel 1932                            L'Hotel               
Nel corso della sua storia, l’albergo ha avuto ospiti illustri come i protagonisti della Conferenza di Pace di Sanremo del 1920, dove l’hotel ospitò tutta la delegazione italiana, con il presidente del Consiglio Francesco Saverio Nitti, unitamente allo statista francese Alexandre Millerand e all’inglese Lloyd George. L’hotel fu scelto perché garantiva agli ospiti sicurezza, tranquillità, riservatezza oltre allo splendido scorcio sulla marina di Sanremo.

L’hotel ospitò altri clienti d’eccezione: Winston Churchill, Gabriele D’annunzio, il poeta Trilussa, Guglielmo Marconi, il Principe ereditario del Giappone, il Duca di Bergamo e Filiberto Duca di Pistoia, per citarne solo alcuni.

« messo il piede sulla magnifica gradinata che dà accesso all'Hôtel, sormontata da svelte colonne sorreggenti un terrazzo circondato da balaustre marmoree e da dove la vista si delizia in un paesaggio riboccante di meraviglie, tu indovini tosto che l'interno doveva essere ricco ed elegante con dovizia di pitture e d'ornati a oro abbelliti ».

L'albergo, tuttora in funzione, conserva solo una parte dell'arredo originario.Pubblicità dell'Hotel

Altra vista          Grand Hotel in cartolina

 

 (fonti: elaborazione da vari Autori; fonte immagini: Archivio privato)