Imprenditore ed Ingegnere

Giovanni MarsagliaNato a Torino il 23 maggio 1845, Giovanni Marsaglia, è particolarmente legato alla nostra città per le importanti modifiche urbanistiche che apportò alla città nella seconda metà del XIX secolo.

Primo di tre fratelli, all'interno della nobile famiglia dei Marsaglia, celebre e facoltosa stirpe di imprenditori e costruttori torinesi, nota per la sua filantropia e per la sua generosità.

Fu la costruzione della Ferrovia Genova-Ventimiglia, iniziata nel 1857, il fattore determinante che unì le sorti della famiglia Marsaglia con Sanremo e che aprì le strade al giovane Giovanni e ai suoi fratelli Ernesto e Luigi.
Lo zio di Giovanni, anch'egli in qualità di ingegnere, gestì i lavori di questa nuova linea, la cui costruzione, voluta da Camillo Benso Conte di Cavour nell'ottica del progetto ambizioso di una rete ferroviaria che si ramificasse in tutta la penisola, era considerata dai patrioti dell'unione un fattore determinante per accelerare il processo di unificazione dell'allora Regno D'Italia.


Nel 1860 un decreto emanato dal Regno d'Italia decise la fabbricazione della Ferrovia Ligure, una linea ferroviaria che unisse Ventimiglia con Massa Carrara, passando per la stazione ferroviaria di Sanremo, ed i mastodontici lavori di costruzione iniziarono.


Alla morte improvvisa dello zio, che stava dirigendo i lavori dell'ultima tratta, l'opera di completamento fu affidata al nipote Giovanni.

A ventun'anni appena compiuti il giovane rampollo si era già laureato in ingegneria: nel 1867 era già aiutante della Commissione Tecnica dell'Esposizione Generale di Parigi, e all'epoca stava facendo pratica in Belgio, lavorando nelle miniere di carbone fossile e negli stabilimenti metallurgici.

Dal 1873 l’ingegnere iniziò a occuparsi di costruzioni ferroviarie un po’ in tutta Europa, dalla Sicilia all’Ungheria. In Svizzera realizzò l’accesso meridionale del traforo del S. Gottardo.
La banca di famiglia, la F.lli Marsaglia, superò indenne le turbolenze finanziarie degli anni ’80 e nel 1894 diventò il partner di riferimento in Piemonte della Banca Commerciale Italiana (Comit) creata in quell’anno da Otto Joel per convogliare in Italia capitali mitteleuropei, in seguito guidata da figure del calibro di Giuseppe Toeplitz e Raffaele Mattioli.
Entrato nell’asse portante del capitalismo europeo, Giovanni Marsaglia continuò a lavorare anche nel Ponente ligure, operando su impulso del Crédit Lyonnaise la radicale trasformazione di Ospedaletti e realizzando gli acquedotti di Sanremo e Porto Maurizio.
La banca di famiglia aveva interessi e partecipazioni nelle maggiori imprese edilizie, idroelettriche, meccaniche e automobilistiche del paese.

Tra il 1871 ed il 1873 i lavori della ferrovia furono portati a compimento (il 25 gennaio 1872 la linea fu terminata raggiungendo Ventimiglia).

Giovanni si adattò presto alla vita mondana sanremese. Frequentò i salotti della più alta nobiltà matuziana, fra i quali quello della Contessa Adele Bianchi, moglie di quel Conte Stefano Roverizio di Roccasterone, di stirpe cerianasca, che era stato a più riprese Sindaco di Sanremo.
Egli si invaghì subito di Giuseppina, quinta delle otto figlie della contessa, ed i due convolarono a giuste nozze nel 1875. Ernesto e Luigi, fratelli di Giovanni, sposando anch'essi due delle figlie della contessa Adele (ed anzi Luigi, rimasto vedovo, ne sposò una terza), contribuirono a radicare la famiglia a Sanremo. Fu acquistato un vasto terreno che dal Corso Imperatrice, di fianco al parco dell'Hotel Royal, arrivava oltre il Corso degli Inglesi.


Targa commemorativa dell'Acquedotto MarsagliaTra le sue opere di maggior importanza per Sanremo va anche ricordato il lavoro di completamento nel 1883 di un grande acquedotto che da Argallo si estendeva per 28 km sino a Sanremo, opera che contribuì in maniera significativa a dirimere la problematica questione dell'approvvigionamento idrico di questa zona nell'ultimo decennio dell'800.


Monumento nell'Ospizio BoreaGiovanni Marsaglia si adoperò anche al di fuori della città e del territorio ligure: eseguì innumerevoli opere nel paese vicino di Ospedaletti per conto del Crédit Lyonnais e fu artefice della realizzazione di linee ferroviarie in Calabria, Sicilia e Sardegna. I suoi lavori continuarono persino all'estero: in Austria, dove fu tra i progettisti del traforo sud della Galleria ferroviaria del San Gottardo, ed in Ungheria, dove si occupò della costruzione del ponte fra le due zone della capitale, Buda e Pest. L'utilizzo della dinamite per la realizzazione dei suoi trafori e gallerie fu anche la base per l'instaurazione di una grande amicizia con il famoso scienziato ed inventore, Alfred Nobel anch'egli personalità legata alla storia della città di Sanremo.

Giovanni morì, a soli 55 anni, nel 1900, e la vedova Giuseppina lo volle onorare facendo dono al Municipio di un vasto appezzamento di terreno di sua proprietà per l'allargamento del cimitero della foce, nel quale riposava il marito.

I figli di Giovanni Marsaglia, Vincenzo e Roberto, fondarono nel 1913 la STEL, Società Trasporti Elettrici Sanremo Litorale.


(Notizie da INFO Sanremo)