Imprenditore dello spettacolo

Aristide Vacchino

Ariside Vacchino, imprenditore teatrale e cinematografico, era nato a Genova il 3 agosto 1907 da Carlo e da Emilia Accatino.

Alla morte del padre avvenuta nel 1918, nelle mani della vedova Emilia e del giovane figlio Aristide rimasero l'onore e l'onere di mantenere l'azienda di famiglia.
Riuscirono perfino nell'impresa di ingrandire la ditta con l'acquisto, nel 1933, del Centrale, un elegante cinema-teatro, decorato da Galileo Chini, edificato nel 1925 nel centro cittadino sulla struttura del preesistente Cinema Marconi.
Del complesso faceva parte anche il Tabarin Florida, un locale di piccole dimensioni, inaugurato nel 1929.

Dopo il periodo bellico, il 6 giugno 1947 Vacchino aprì il "Giardino", un cinema all’aperto, sull'area dell'ex Teatro Principe Amedeo (distrutto dalla guerra), ed intanto dall 1953, iniziarono i lavori di costruzione di un grandioso complesso destinato allo spettacolo: il “Centro Ariston”.

Nel 1957 venne inaugurato l’Ariston all’aperto, una vasta arena situata sul tetto dell’edificio di via Matteotti; il 5 dicembre 1962 fu invece la volta dell’Ariston Mignon (l’attuale Ritz), una sala di 446 posti, a forma di conchiglia, decorata con bassorilievi in metallo dello scultore Alfieri.
Infine, l’Ariston, un cinema-teatro, con 16 palchi, che venne inaugurato il 31 maggio 1963.

L'intenzione di Aristide Vacchino era quella di erigere un nuovo grande edificio che alternasse la rappresentazione teatrale a quella cinematografica (negli anni immediatamente successivi alla Guerra il cinema e l'industria cinematografica italiana subì un boom, raggiungendo un fulgore ed un prestigio internazionale che non avrebbe mai più eguagliato).

Un edificio che, in particolar modo, potesse raccogliere l'eredità artistica e la grandezza dello storico teatro “Principe Amedeo” di Sanremo, che, sebbene di proprietà comunale dal lontano 1877, era stato gestito dalla famiglia Vacchino per anni, finché non fu ridotto ad un cumulo di macerie da un devastante bombardamento aereo nell'agosto del 1944.

Già all’epoca della sua apertura il “Centro Ariston”, con le sue multisale, rappresentò un cospicuo esempio di complesso polifunzionale caratterizzato da comfort d’ambienti, eleganza di arredi e decori, soluzioni tecniche d’avanguardia, notevoli attrezzature sceniche e servizi multimediali di ultima generazione.
Il complesso soddisfaceva quindi l' esigenza della città di avere un nuovo grande luogo dedicato allo spettacolo, che compensasse la capienza molto limitata della piccola sala del Teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo.

Verso la fine degli anni Sessanta, con l’acquisizione dell’Orfeo (non più esistente, al suo posto oggi c'è l'Agenzia delle Entrate), un cinema-teatro aperto al pubblico il 23 ottobre 1962, il commendator Vacchino completò una presenza nel panorama dell’imprenditoria cinematografica locale consolidata nell’arco di un sessantennio.

Morì a Sanremo l' 8 dicembre 1980.

Alla sua memoria si svolge annualmente una regata internazionale di canottaggio nella rada di Sanremo organizzata dalla "Associazione Canottieri Sanremo".

(fonte : Marco Mauro)