Una tradizionale Processione dalla Madonna della Costa
Sono giusto 185 anni, quando l’attento e ignoto cronista del "Manoscritto Borea" (sicuramente un componente o addirittura il Capofamiglia dei Marchesi d’Olmo) poteva scrivere sul diario di famiglia, che ancora oggi é custodito nell’antico palazzo di Sanremo, queste significative parole: « Grazie al Cielo ne siamo rimasti liberi sino al Giorno d’oggi 4 Nvb 1835 ». Manca il soggetto perché in quel momento era l’unico motivo di “ciapéto” dalle rive del porto, alla piazza Bresca e nelle strette viuzze della Sanremo medioevale: Il colera.
Quindi a Sanremo 185 anni fa si era corso il pericolo di una epidemia da colera… A quei tempi questa malattia per noi oggi è sconosciuta e inesistente, sconfitta dagli studi e dalle medicine, era causa di morte e sofferenza per gran parte della popolazione interessata dall’epidemia.
In quell’anno numerosi casi di colera avevano colpito il basso Piemonte e la riviera italo francese sino a Marsiglia. I rimedi all’infezione erano tutti empirici e si affidavano più alla buona sorte che alla medicina.
Solo vent’anni dopo si giunse a capire perché e come questa malattia si sviluppava e progrediva.
Sanremo era già allora una città importante per il numero di abitanti e per i commerci mercantili del suo porto.
L’epoca delle devastazioni genovesi successive alla rivoluzione del 1753 e l’epopea napoleonica avevano ridotto la potenza di Sanremo erano ormai un ricordo.
Nel 1835 il colera colpiva con forza la riviera e quindi a Sanremo si temeva il contagio.
Come sempre quando l’uomo non può nulla si rivolge a Dio o alla Vergine Santissima.
A Sanremo la devozione e il culto alla Madonna della Costa era molto vivo e radicato nella popolazione.
In quell’anno il Sindaco invitò a fare i tradizionali festeggiamenti del 15 agosto in modo semplice evitando quindi possibilità di contagio.
Il citato " Manoscritto Borea " si dilunga nel descrivere lo sviluppo e la diffusione dell’epidemia oltre a informare sul numero delle morti.
A Sanremo l’Amministrazione del Santuario (Confraternita di N. S. Assunta in cielo o della Madonna della Costa) pensò di emettere un voto perpetuo che impegnava la Città a svolgere una solenne novena e una processione cittadina con il venerato quadro della Madonna della Costa.
Sanremo, salvata dal colera, si sarebbe ricordata per sempre ogni quindici anni dell’evento prodigioso.
In poche parole venivano posti i presupposti per celebrare una sorta di “Anno Santo mariano sanremese” ogni quindici anni.
La storia di quell’anno narra che Sanremo fu salvata dal colera e che la Città tenne fede al voto emesso.
Nel 1836 si celebrò il primo quindennio che venne riproposto con alterne fortune sino all’anno duemila, quando in occasione del grande giubileo anche il quindennio venne anticipato di un’anno.
Si ricordano alcune celebrazioni quindennali riuscite particolarmente bene, in particolare quelli dei primi decenni del ‘900.
Rimasero alla storia per la straordinaria partecipazione di popolo i quindenni del 1911 e del 1926.
Il quindennio del 1986 fu celebrato solennemente con una larga e attiva partecipazione di fedeli da tutta Sanremo. Il quadro della Madonna venne riportato, dopo 40 anni, in città. Per tre giorni rimase esposto alla venerazione dei fedeli nella Concattedrale di S. Siro.
Nell'anno 2000 le celebrazioni del Quindennio si svolsero nel mese di maggio ed anticiparono la scadenza di un anno per farla coincidere con l’anno giubilare.
La venerata effige lasciò per alcuni giorni il Santuario e rimase esposta all’adorazione dei fedeli in alcune fra le più importanti parrocchie cittadine: N.S.del Rosario di Baragallo, N.S. della Mercede di S.Martino, S.Maria degli Angeli, N.S. della Misericordia alla Marina, S.Rocco alla Foce, Annunciazione del Borgo, S.Giuseppe nella Pigna ed infine nella Concattedrale di S.Siro, per fare ritorno al Santuario con la più che mai solenne e suggestiva processione svoltasi il 12 maggio.
L'ultima celebrazione si svolse nel 2015, alla scadenza prevista e ricorrendo i 180 anni dalla formulazione del solenne voto cittadino, il Rettore del Santuario di N.S. della Costa Mons. Vittorio Marteletti aveva predisposto, oltre a molte altre iniziative liturgiche, la Processione per il 9 maggio per le ore 17,00 con l'Accoglienza della venerata Effigie della Madonna al Mercato Annonario, quindi Processione verso San Siro.
A seguire Rosario – Vespri e S.Messa celebrata dal Rettore stesso.
(fonti: elaborazione da testi di Ernesto Poggi ed appunti di Aldo Bottini; foto da archivi personali e Web)