Sacerdote e pittore

Angelo RescalliDon Angelo Rescalli, sacerdote per vocazione e pittore per dote naturale, nacque ad Azzanello il 14 novembre 1884.
Entrato nel Seminario Vescovile di Cremona nel 1897, venne ordinato presbitero nel 1909 ed inviato come vicario a Vescovato e poi ad Olmeneta.

In quegli anni nacque la passione di Rescalli per la pittura : conobbe i pittori Vespasiano Bignami e. Vittore Grubicy dai quali attinse le tecniche della pittura ed i fondamentali del divisionismo.
Nel 1915, all'entrata in guerra dell'Italia, venne chiamato alle armi e successivamente mandato a San Remo, dove divenne vice-cappellano nel 1916 e cappellano nel 1917.

Nonostante la fine delle ostilità e le richieste di rientro da parte della Diocesi di Cremona, Rescalli rimase in Liguria dove la sua carriera pittorica diventava sempre più promettente: entrò infatti sotto la protezione di due nobildonne del luogo, la baronessa Matilde Van Eys, che lo ospitò nella sua villa di Corso Cavallotti e di cui affrescò la cappella privata, e la contessa Modesta Dell'Oro Hermil, che gli garantiva ospitalità nella sua casa di Susa, presso la quale fece costruire una pagoda come studio di pittura.

A Sanremo si inserì facilmente sia nel mondo ecclesiastico sia in quello intellettuale.
Partecipò alla costituzione della Famiglia Artistica Sanremasca ed insieme a Giuseppe Ferrari organizzò la Quarta Esposizione d'Arte a Villa Ormond.

Contemporaneamente svolgeva il suo ministero presso la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Numerosissime furono le città che ospitarono mostre con le sue opere. I suoi continui viaggi in Italia, in Francia e nei Paesi Bassi gli permisero di costruirsi una solidissima committenza e conoscenze altolocate: tra queste, il Generale Luigi Cadorna e soprattutto il Principe Umberto II, con il quale fu per anni in un rapporto di viva cordialità. Alcuni suoi dipinti furono infatti acquistati per le collezioni sabaude, e il Principe fu per anni presenza frequente alle inaugurazioni delle mostre personali del sacerdote.

Nel 1940, sull'onda del successo, si trasferì a Roma. Il precipitare della situazione politica lo portò a rifugiarsi a Susa.
Alla fine della guerra, tentò il ritorno a Roma, ma scoprì con amarezza che i beni presenti nel suo alloggio erano stati trafugati, e non riuscì nemmeno a riprendere possesso dell'immobile. La vicenda gli causò grande amarezza: seguì il definitivo ritiro a Susa, il ritiro dalla vita pubblica e l'inizio del declino umano e professionale. Ciononostante fu nominato membro onorario dell'Instituto de cultura americana de Tolosa (La Plata) in Argentina (1943) e Accademico Pontificio da Papa Pio XII (1953).
Fu pittore divisionista, di scuola segantiniana ma con uno schietto linguaggio personale ed originale.

Si spense a Susa il 10 dicembre 1956.

(fonte : Marco Mauro)