Pittore, Poeta e Storico

Alberto CarloAlberto Carlo era nato a Sanremo da Giovanni Battista e da Maria Asplanato il 26 novembre 1900, in via Palma. Figlio d'arte, in quanto il padre era stato autore di molte decorazioni liberty nelle più belle ville cittadine, si avvicinò sin da giovanissimo al mondo della pittura fino a frequentare 'Accademia di Belle Arti di Genova: apprese ben presto la tecnica del colore osservando i numerosi artisti inglesi che erano presenti a Sanremo in quei tempi. Realizzò fregi di alcune ville sanremesi poi passò decisamente alla raffigurazione di vedute della nostra cittá , in particolare la Pigna con i suoi suggestivi angoli. Resta una vasta produzione di acquerelli e tele ad olio.

Molto sensibile alle tradizioni si adoperò in molte iniziative per divulgare le memorie cittadine: fondò il Gruppo Folkloristico Sanremese, dotandolo di costumi tipici ricostruiti in base ai suoi studi.

All'inizio degli anni Trenta aveva fondato, insieme con il duca Michele Borea d’Olmo, l’avvocato Nino Bobba, il dottor Giovanni Guidi, l’ingegner Stefano Canepa, il pittore Alberto Beltrame e l’architetto Silvio Gabrielli, il 'Comitato Arti e Tradizioni', allo scopo di salvaguardare il patrimonio artistico e monumentale della città.

Nel corso della seconda guerra mondiale aveva salvato la statua di Garibaldi scolpita da Leonardo Bistolfi, destinata ad essere fusa per ricavarne del metallo a fini bellici. Nel dicembre 1959 si oppose con vigore al tentato abbattimento del Bastione della Ciapella (meglio conosciuto come 'Torre Saracena') in piazza Eroi Sanremesi.


Nell’immediato dopoguerra era anche intervenuto per impedire che il prezioso altare dei Grimaldi di Monaco, già appartenente alla chiesa delle Salesiane in piazza Colombo (andata distrutta nel corso del bombardamento del 20 ottobre 1944), venisse acquistato e trasferito in Venezuela, e che attualmente fa bella presenza di sè nel Santuario della Madonna della Costa.

Nel 1943 aveva inoltre ridato vita alla Consorteria dei Consoli del Mare, un’antica istituzione marinara retta da due consoli, che, dal Seicento, erano preposti al regolamento del traffico marittimo.

Aveva anche collaborato attivamente con l’Istituto Internazionale di Studi Liguri e aveva avuto frequenti contatti con il professor Nino Lamboglia, al fine di tutelare più adeguatamente il patrimonio artistico e storico locale. Nel 1981 aveva fondato il 'Circolo Ligustico Arte e Ambiente', che divenne un valido strumento per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del Ponente ligure.

Sempre nell’81 reperì, negli scantinati della Villa Comunale e nell’Ospedale Civile, tele di Poussin, Salvator Rosa, Grosso, Ferrari e Grechetto, provvedendo alla loro catalogazione. Si deve anche a lui il recupero della grande tela raffigurante San Napoleone, nascosta nel Santuario della Costa ed ora esposta al Museo Civico. Aveva recuperato anche un busto del podestà Pietro Agosti a San Romolo, un ritratto su tela dell’avvocato Costanzo Balestreri, e il plinto della fontana ottocentesca, che fungeva da piedistallo alla statua di Siro Andrea Carli, in via Padre Semeria. Dietro sua proposta era stata anche aperta la nuova sede del Museo Civico nel Palazzo Borea d’Olmo di via Matteotti nel 1983.

Morì a Sanremo i
l 23 maggio 1987.


Dalle colonne dell’«Eco della Riviera» aveva condotto una strenua battaglia per difendere la “vecchia” Sanremo dall’invasione del cemento che stava avanzando inesorabilmente e senza controllo. Era stato anche autore di testi per canzoni, musicati dai maestri Marabotto, Panizzi, Feriati e Valcasara; organizzò inoltre festeggiamenti locali e mostre d’arte come quelle della Flotta in miniatura, tenuta nell’ottobre 1966, del Cristo nell’arte e delle Effigi della Madonna della Costa, conservate da privati. Per i suoi meriti artistici e culturali era stato nominato 'Cittadino benemerito' di Sanremo nel 1975, mentre il 25 ottobre 1953 era stato insignito del titolo di 'Cittadino onorario' da parte dell’Amministrazione comunale di Sanremo.


( fonte: A
ndrea Gandolfo)