Compositore, Direttore d'Orchestra e Arrangiatore
Pippo Barzizza nacque a Genova il 15 maggio del 1902. Da giovanissimo imparò a suonare il violino.
Studente di ingegneria, trascurò gli studi per esibirsi nei locali della sua città: la musica era la sua vera vocazione.
Strumentista inquieto e curioso, dal violino passerà al pianoforte, alla fisarmonica, al sax e alla batteria, fino ad approdare ai ‘nuovi lidi’ della composizione e dell’orchestrazione.
Dopo aver lavorato come strumentista nelle formazioni orchestrali dirette dai Fratelli Di Piramo, iniziò a dar vita a formazioni di cui fu arrangiatore e direttore. Ricordiamo a tal proposito la leggendaria "Blue Star", con la quale debuttò a Milano nel 1925.
Il successo non tardò ad arrivare: il suo stile alla ‘americana’ - con molto swing, e sezione fiati in evidenza - era innovativo e colpiva.
Nel 1936 diviene direttore stabile dell' "Orchestra Cetra" con la quale trasmetteva dalla Radio Nazionale (EIAR).
La collaborazione con cantanti di successo - Alberto Rabagliati, Norma Bruni, Silvana Fioresi, Otello Boccaccini, Trio Lescano, Natalino Otto... e la trasmissione via etere segnarono il successo su larga scala.
La sua "Canzone del Boscaiolo" era sulla bocca di tutti, così come "Sera", la sigla di chiusura della sua band.
A contendergli la ‘palma’ della popolarità e della critica era Cinico Angelini, fautore di un’orchestrazione meno ritmica, più tradizionale e melodica.
Tra gli anni ’30 e gli anni ’40 intensificò, in quel di Torino, la sua carriera di compositore.
Passò con disinvoltura da un genere all’altro, una summa dei generi musicali in voga nell’Italia di quegli anni.
Poi ci fu la guerra, ma la sua attività durante e dopo di essa continuò, per oltre un decennio, approdando nel dopoguerra alla musica per il cinema.
Sposato felicemente, Barzizza ha avuto due figli: Isa, destinata a diventare una famosa soubrette nonché attrice per il cinema, la tv e il teatro, e Renzo, attivo sul fronte della comunicazione e della pubblicità.
Negli ultimi anni della sua vita si ritirò a vivere a Sanremo, dove continuò l'attività di musicista e compositore scrivendo alcuni brani dialettali per la Famija Sanremasca e fornendo la sua collaborazione alla " Compagnia Stabile Città di Sanremo".
Negli anni sanremesi la sua abitazione era diventata una scuola di musica e di canto.
Morì a Sanremo il 4 aprile 1994. Fu nominato cittadino onorario di Sanremo.
Oltre a numerosi lavori musicali, dalle canzoni alle colonne sonore, dalle fantasie radiofoniche alla musica sacra, di Barzizza resta il trattato "L’orchestrazione moderna nella musica leggera", vero e proprio vademecum per gli addetti ai lavori, che da oltre cinquant’anni è strumento utilissimo per chiunque si avvicini alla - secondo la sua definizione - «Nobile arte dell’Arrangiamento».
(testo basato su note di A.Gandolfo)