Artista poliedrico
Un personaggio molto famoso in quell'epoca, conosciuto come "Bacì u Curnajùn" (G. Battista il Cornacchione).
In realtà si chiamava Adriano Lombardini, nato a Sanremo nel 1885 e morto nel 1957.
Divenne molto famoso in città per la sua vena di maccchiettista, cantante, attore dialettale e impareggiabile burlone.
Assieme ad altri artisti dell'epoca aveva creato un gruppo musicale che si esibiva per gli ospiti dei grandi alberghi o del Casinò, oppure in occasione di matrimoni ed altri festeggiamenti, ricoprendo anche il ruolo di cantante essendo in possesso di una voce intonata.
Moltissimi sono gli aneddoti che circolavano sul suo conto, in parte autentici ed in parte inventati.
Uno dei più famosi narra di quando, fingendosi un esperto guaritore "curò" alla sua maniera i calli di un certo Don Lasagna,facendogli tenere per un paio d'ore i piedi immersi in una bacinella contenente un spessa fanghiglia "miracolosa" che in realtà era cemento a presa rapida: facile immaginare l'effetto che ne derivò, specialmente sull'umore del malcapitato religioso.
Un'altra volta transitando in piazza del mercato vide un contadino che cercava invano di convincere, a suon di improperi, un asinello a trainare un pesante carretto; avvicinatosi si chinò sull'animale e gli sussurrò: "Au meschin ch'u porta u bastu u mugugnu u ghe tèn pastu, perché stu güstu de mugugnà u gh'ence a pansa ciü che u mangià" (Al poveretto che è costretto a portare il basto, le proteste sostituisticono il pasto, perché il piacere di brontolare gli riempie lo stomaco più del cibo). L'asino, forse avendo capito e apprezzato queste parole tanto piene di comprensione, con rassegnazione si rimise in cammino, trainando il suo carico.
L'apice del successo fu raggiunta quando nel 1930 ricoprì, al teatro Principe Amedeo, il ruolo da protagonista di Mastr'Antò u basté, (Mastro Antonio costruttore di basti), nella prima edizione della famosa commedia dialettale "U Ciaravüju" (La chiassata), scritta a quattro mani da Gin De Stefani e Vincenzo Jàcono. Successivamente indossò con successo inarrivabile gli abiti femminili per interpretare il ruolo di Bigin Sciacastrasse (Brigida Schiacciastracci) in alcune commedie scritte ancora da Jàcono.
Un personaggio di altri tempi, che ha saputo esprimere il carattere dei sanremesi con una serie incredibile di macchiette e interpretazioni memorabili.
(Notizie e immagini tratte da "Sanremando" di F. D'Imporzano- R. Lupi e da "... Noma du Treatu" di F.Colt, B.Monticone, M.Scolesi, V.Venturi).