Musicista e Direttore d'Orchestra
Carlo Farina nacque a Sanremo il 7 novembre 1921 da Angelo e da Barbara Guardiano.
Appartenente a una nota famiglia di floricoltori, avvertì fin da giovanissimo la vocazione per la musica e decise di iniziare un regolare corso di studi iscrivendosi al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, dove studiò con Alfano, Cimbro, Gedda, Ghedini, Della Corte, Quaglia, Perracchio e Rocca, conseguendo con ottimi voti i diplomi in composizione, musica corale e direzione d’orchestra.
Nel dicembre 1951, poco più che trentenne, assunse la direzione dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, divenendone direttore stabile tre anni dopo.
Nel 1959, su iniziativa dell’assessore al Turismo del Comune Gino De Mori, gli venne assegnato il doppio incarico di Direttore artistico e stabile della Sinfonica, il cui organico veniva contemporaneamente allargato a sessanta elementi con l’ingaggio di nuovi professori d’orchestra. Nel 1960 tenne una serie di concerti con il maestro Aldo Ferraresi e incise su dischi della Cetra Isabeau di Mascagni, La Bohéme di Puccini e Concita di Zandonai.
Cinque anni dopo fu invece la volta del grande concerto celebrativo dedicato alla memoria del compianto maestro Franco Alfano.
Nel frattempo svolse un’intensa attività direttoriale anche all’estero, dirigendo concerti in Germania, Austria, Romania, Cecoslovacchia e Stati Uniti. Nonostante tali prestigiose affermazioni a livello internazionale, Farina dedicò tutte le sue energie all’Orchestra Sinfonica di Sanremo, che egli considerava la “sua” orchestra, e che, grazie all’intervento dell’assessore De Mori, membro dell’Associazione Italiana Attività Concertistiche, venne inserita nel 1967 nel novero delle istituzioni sinfoniche italiane di «interesse nazionale».
Dopo aver guidato ininterrottamente per ventisette anni la Sinfonica matuziana, Farina si spense infine per malattia in una clinica di Sanremo il 19 febbraio 1980 all’età di 58 anni.
Tre anni dopo la sua scomparsa venne organizzato un concerto commemorativo alla sua memoria, che si tenne presso il Teatro dell’Opera del Casinò il 28 aprile 1983. Della sua attività di compositore si ricordano in particolare alcune composizioni giovanili, tra le quali "Silenzio" e "Notte di pianto per canto e pianoforte", il "Poema delle montagne", che aveva presentato all’esame di musica corale al Conservatorio, e che fu poi affidato alla voce del baritono Arturo Testa, e la canzone sanremasca "Variante amurùusu" su versi di Carlo Alberto.
(Fonti: testo di Andrea Gandolfo; immagini da WEB)